Oklahoma City vince con una rimonta da -22 nell'ultimo quarto e ai playoff sfiderà i Rockets di Harden. I Raptors stendono anche Philadelphia
Impresa per gli Oklahoma City Thunder, che nel quarto parziale della sfida con Miami recuperano dal -22 e vanno a vincere 116-115 (Danilo Gallinari partecipa con 14 punti). Nei playoff della Nba affronteranno Houston, che perde contro Indiana nonostante i 45 punti di Harden (108-104). I Clippers stendono Denver 124-111 e sono certi del secondo posto a Ovest, implacabile Toronto: ko anche Philadelphia (125-121), 6 vittorie su 7 per i Raptors.
OKLAHOMA CITY THUNDER-MIAMI HEAT 116-115
Epica vittoria per gli Oklahoma City Thunder, che riescono ad avere la meglio su Miami in una partita che sembrava ormai compromessa e che invece vede Danilo Gallinari e compagni recuperare qualcosa come 22 punti di svantaggio in meno di un quarto di partita. La grande rimonta si concretizza proprio nell'ultima frazione di gioco, in cui OKC riesce nella missione di portarsi dall'82-104 al 116-115, sorpassando gli Heat in una sola circostanza che si rivela però decisiva. Decisive le due triple allo scadere realizzate da Mike Muscala, ma anche i 21 punti e 9 rimbalzi di Darius Bazley. Contribuisce alla vittoria dei suoi anche Gallinari, sebbene la sua prestazione non sia indimenticabile: arrivano sì 14 punti, ma con un 2/10 dal campo (per l'azzurro invece rotondo 10/10 dalla lunetta). Poco più di un'amichevole per Miami, già ai playoff e già certa della sfida inaugurale con Indiana: i 30 punti di Tyler Herro sono dunque utili solo per gli almanacchi. Thunder invece accoppiati agli Houston Rockets.
DENVER NUGGETS-LOS ANGELES CLIPPERS 111-124
La vittoria piuttosto chiara e squillante che i Clippers si regalano contro Denver in un autentico testa a testa certifica ciò che qualcuno aveva già quantomeno intuito: la seconda forza della Western Conference sono i losangelini, ormai supportati in tal senso anche dall'aritmetica. I Nuggets terzi a ovest cadono infatti di schianto al cospetto dei 27 punti di Paul George e i 26 di Kawhi Leonard, che con il resto della squadra accelerano in maniera decisiva nel terzo quarto con un parziale di 13-0. Per i Clippers arriva ora lo stuzzicante incrocio con i Mavericks di Luka Doncic, mentre Denver se la vedrà con i mai morbidi Utah Jazz (che pure a Orlando hanno dovuto affrontare non poche difficoltà). Servirà il migliore Nikola Jokic, che dovrà andare oltre i 17 punti e 13 assist della sfida contro i Clippers, in cui il più incisivo dei suoi è Jerami Grant (25 punti). Troppo poco, contro una versione decisamente ispirata degli avversari californiani.
PHILADELPHIA 76ERS-TORONTO RAPTORS 121-125
L'impressione è che i Raptors si trovino davvero bene in Florida, e nello specifico a Orlando. I campioni in carica della Nba arrivano infatti alla sesta vittoria in sette partite giocate nella "bolla", aggiudicandosi una sfida non facile contro Philadelphia. Toronto passa infatti quando mancano appena 4,9 secondi alla sirena grazie al guizzo in extremis di Stanley Johnson, lanciando a tutti un messaggio molto chiaro in vista della post-season: i ragazzi di coach Nick Nurse daranno del gran filo da torcere a tutti. Lo dimostrano Kyle Lowry e Chris Boucher, top scorer a quota 19 di una partita in cui i Raptors ne mandano sei in doppia cifra. Arriva invece a 22 Tobias Harris per i Sixers, ma Philadelphia non sorride. Anche perché Joel Embiid torna in campo, ma si ferma di nuovo per un infortunio al polso.
HOUSTON ROCKETS-INDIANA PACERS 104-108
Il segnale per i Rockets è arrivato, e anche bello chiaro: per fare bene ai playoff non basterà il solo James Harden. Contro Indiana infatti arriva l'ennesima prova sontuosa della stagione del Barba, che si concede 45 punti e sfiora anche la tripla doppia (i rimbalzi sono 17, gli assist 9), ma il tabellino finale racconta che Houston la partita la perde. Merito del carattere dei Pacers, che non escono mai dalla partita e la indirizzano a proprio favore nell'ultimo parziale, quando accelerano e salgono sul +14 per poi potersi permettere di controllare le operazioni. Un successo di squadra, come dimostrato dai 18 punti+12 rimbalzi di Myles Turner, i 18+6 rimbalzi di Justin Holiday, i 17 di Edmond Sumner. Ma anche i 16 di McDermott e pure di un Oladipo certo non in serata di grazia. Ma che premia il collettivo di fronte a una squadra "Barba-dipendente" e che con Russell Westbrook fermo per infortunio è autorizzata a tremare.