Con i 60 punti sui Magic, firma la sua miglior gara in carriera. Vincono anche Miami, Phoenix e Memphis
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Kyrie Irving è autore di una prestazione storica: con i 60 punti realizzati nell’ultima notte di Nba (41 punti nel solo primo tempo), sigla la sua migliore partita in carriera, nonché nuovo record nella storia di Brooklyn. Orlando è travolta a casa sua in un match mai in discussione. Successi anche per le due squadre in vetta rispettivamente a Est e a Ovest: Miami soffre ma piega Detroit, Phoenix non ha problemi a New Orleans. Tutto ok per Memphis.
ORLANDO MAGIC-BROOKLYN NETS 108-150
Seconda partita da 60 punti individuali nel giro di 24 ore. Dopo Karl-Anthony Towns ieri per Minnesota, nell’ultima notte di Nba è Kyrie Irving a firmare il suo massimo in carriera, oltre al nuovo record nella storia di Brooklyn. Il numero 11 dei Nets era già a quota 41 già all’intervallo, chiudendo poi a Orlando con un pazzesco 20/31 dal campo, di cui 8/12 dalla lunga distanza, e 12/13 ai liberi in 35 minuti. Dopo i 53 di Kevin Durant, lui e Irving sono diventati la prima coppia di compagni nella storia Nba a segnarne 50+ in due partite consecutive. Nel match ci sono stati comunque anche 19 punti di Kevin Durant e le doppie cifre di Patty Mills (15), Kessler Edwards (14), Nic Claxton (12+10), Bruce Brown e Andre Drummond (10 a testa). Non bastano ai Magic quattro giocatori sopra quota 16 guidati dai 19 di Cole Anthony.
MIAMI HEAT-DETROIT PISTONS 105-98
Una partita realmente lottata, con numerosi cambi di leadership al proprio interno fino agli ultimi e decisivi sei minuti, è quella che vede il successo soffertissimo di Miami in casa contro Detroit. I Pistons si presentano all’ultimo quarto in vantaggio di tre lunghezze dopo una terza frazione da 22-11 sul campo degli Heat, ma devono poi arrendersi davanti ai 16 punti realizzati nel quarto periodo da Max Strus, reinserito in rotazione dopo una distorsione alla caviglia di Jimmy Butler. È lui, insieme a un Tyler Herro da 29 punti e un Bam Adebayo decisivo con la tripla del +5 a 2 minuti dalla fine, a firmare la vittoria di Miami. Superati i 22 di Jerami Grant per gli ospiti che, con Cade Cunningham assente per malattia non-Covid, ottengono anche i 16 da Livers e i 13 da Bagley e da Bey.
NEW ORLEANS PELICANS-PHOENIX SUNS 115-131
Se la capolista della Eastern Conference ha dovuto sudare per portare a casa la vittoria, la squadra che occupa saldamente la prima posizione in classifica a Ovest non ha invece sostanzialmente problemi sul campo di New Orleans. Phoenix tiene aperta la partita per due quarti e mezzo, poi accelera nel terzo quarto e non si guarda più indietro, guidata dai 27 punti di Devin Booker e dai 19 di JaVale McGee, di cui 9 a inizio quarto periodo per volare sul +23. La miglior squadra dell’Nba ha anche 20 punti da Mikal Bridges e 18 da Deandre Ayton. Mentre ai Pelicans non bastano i 22 di Herb Jones per evitare la quinta sconfitta nelle ultime sei partite nonostante il ritorno in campo di CJ McCollum (21 punti ma con 5 palle perse).
INDIANA PACERS-MEMPHIS GRIZZLIES 102-135
Nonostante non fosse presente in campo Ja Morant, tenuto fuori per problemi alla schiena, Memphis non dimostra alcun affanno nell’infliggere a Indiana la sua peggiore sconfitta stagionale. I Grizzlies mandano infatti sette giocatori in doppia cifra, guidati dai 21 punti di Desmond Bane, e realizzando 38 assist di squadra su 54 canestri realizzati. Tra i sette uomini in doppia cifra, da segnalare anche la doppia doppia (13 e 10 rimbalzi) di Steven Adams. Dall’altra parte si rivelano inutili i 15 di Jalen Smith. Si tratta della quarta vittoria consecutiva per Memphis, mentre ai Pacers non sono sufficienti cinque giocatori in tutta sopra quota 10, complice il pessimo 6/30 dalla lunga distanza.