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Nba: Jokic fa ripartire Denver, Irving ko al debutto con Dallas

Il serbo realizza 30 punti e l'ennesima tripla doppia, Nuggets ok con gli Hornets. Kyrie e Doncic vengono sconfitti dai Kings, mentre i Lakers (senza LeBron) regolano Golden State

12 Feb 2023 - 10:17
 © Getty Images

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Notte di emozioni in Nba, con l'ennesima super-prestazione di Jokic: 30 punti, 16 rimbalzi e 10 assist per il serbo nella vittoria di Denver sugli Hornets (119-105). Va ko al debutto, invece, Kyrie Irving nei Dallas Mavericks: vincono i Kings, all'overtime, col punteggio di 133-128. I Lakers, senza LeBron, regolano Golden State (109-103). Successi anche per Sixers, Cavs, Knicks, Heat, Wizards e Spurs. Solo 16 punti per Banchero nel ko di Orlando.

CHARLOTTE HORNETS-DENVER NUGGETS 105-119
Riparte dopo quattro ko consecutivi la marcia dei Denver Nuggets, trascinati da un sontuoso Nikola Jokic: ventesima tripla doppia stagionale per il serbo, autore di 30 punti con 16 rimbalzi e 10 assist. Un risultato che aiuta Denver a consolidare ulteriormente il primato nella Western Conference (39-18), in una gara senza storia a partire dal terzo quarto. I primi due periodi sorridono infatti agli Hornets, che vanno al riposo sul +3 prima di crollare: il parziale decisivo è il 37-23 del terzo quarto, che stabilisce un solco incolmabile a favore degli ospiti. A Charlotte non bastano i 21 punti di Hayward e Washington, sommati ai 18 di LaMelo Ball (12 assist), per evitare la settima sconfitta consecutiva: Hornets ultimissimi a Est con 15 vittorie e 43 ko. 

SACRAMENTO KINGS-DALLAS MAVERICKS 133-128
Doncic e Irving, al debutto in tandem dopo la trade che ha portato Kyrie a Dallas, non deludono, ma i Mavericks vanno ko. La sfida, equilibratissima, viene riacciuffata dai Sacramento Kings in extremis e portata all'extratime, dove emerge la classe di De'Aaron Fox: 14 punti nel supplementare che valgono la vittoria per i suoi. Un'autentica prestazione da All-Star, con 36 punti complessivi e il ruolo da trascinatore dopo l'uscita di scena di Sabonis per il limite di falli. Domina sotto canestro Fox, ben coadiuvato dal lituano e da Davis, che realizzano 22 punti. Ai Dallas Mavericks non bastano le super-prestazioni delle sue stelle: Irving realizza 28 punti, Doncic 23 e Green li aiuta fermandosi a quota 23. Arriva però una sconfitta che mantiene i Mavs quarti (coi Suns) a Ovest con 31 vittorie e 27 ko. Terzo posto per i kings (32-24). 

GOLDEN STATE WARRIORS-LOS ANGELES LAKERS 103-109
Nonostante l'assenza di LeBron James (problema alla caviglia) e la serataccia di Davis (13 punti), i Lakers sbarcano San Francisco con un grande secondo tempo. La formazione losangelina raggiunge il +6 nel terzo quarto e lo controlla nell'ultimo periodo, con un giocatore sugli scudi: Dennis Schröder, stella della Germania che realizza ben 26 punti. Per lui si tratta della seconda gara da leader dei Lakers, mentre D'Angelo Russell si ferma a quota 15. Ai Warriors, sempre privi di Curry, non bastano i 29 punti di un ottimo Jordan Poole, che prova a suonare la carica nell'ultimo periodo. Secondo ko di fila per i Warriors, noni a Ovest con 28 vittorie e 28 ko. Non si schiodano dal 13° posto i Lakers (26-31). 

BROOKLYN NETS-PHILADELPHIA 76ERS 98-101 
Cade Brooklyn, dopo essere stata spolpata di tutte le stelle, venendo tradita dai nuovi acquisti. Contro Philadelphia, arriva un ko in rimonta dopo che i Nets erano stati sul +8 a metà partita. Il ribaltone si concretizza nell'ultimo periodo, con un parziale di 25-16 per i Sixers che vale il successo e il terzo posto a Est (36-19). Il trascinatore è Joel Embiid, con 37 punti e 13 rimbalzi, mentre James Harden ne mette a referto 29. Per Brooklyn, spolpata dagli addii di Irving e Durant, il miglior realizzatore è Bridges con 23 punti. Non bastano la sua prestazione e quella dei suoi compagni per evitare un ko che mantiene Brooklyn al quinto posto di Conference con 33 vittorie e 23 ko. 

CLEVELAND CAVALIERS-CHICAGO BULLS 97-89
Prosegue la marcia dei Cleveland Cavaliers, che sconfiggono in rimonta i Chicago Bulls in una gara che sembrava indirizzata già a metà partita: gli ospiti si erano infatti portati sul +9, allungando poi nell'avvio del terzo quarto fino al +13. Per il ribaltone dei Cavs, è decisivo l'ultimo periodo, con un parziale di 28-15 che indirizza del tutto il risultato. Il trascinatore è Donovan Mitchell, con 29 punti (19 nella ripresa), ben coadiuvato da Allen (23) e Garland (19). Ai Bulls non basta la buona prestazione di LaVine (23), in una sfida che vede Chicago tirare con percentuali bassissime da tre (5/21) e perdere un'infinità di palloni. I Cavaliers si portano così al quarto posto a Est (37-22), Bulls sempre decimi (26-30). 

NEW YORK KNICKS-UTAH JAZZ 126-120
In una gara tiratissima dall'inizio alla fine, cadono gli Utah Jazz, che schierano Simone Fontecchio solo per quattro minuti e lo vedono sbagliare l'unico tiro della sua partita. Il trascinatore dei Knicks, vincitori col punteggio di 126-120, è Jalen Brunson con 38 punti e una super-prestazione. Ottima anche la prova di Randle, che ne mette a referto 31, e i due vengono ben coadiuvati da RJ Barrett (20), che esce per il limite dei falli. Ai Jazz non bastano i 29 punti di Markkanen e i 21 di Clarkson, arriva una sconfitta che li fa scivolare all'undicesimo posto a Ovest con 28 vittorie e 30 ko. Knicks, invece, sempre settimi a Est (31-27). 

ORLANDO MAGIC-MIAMI HEAT 103-107
Arriva una nuova sconfitta in rimonta per Paolo Banchero e i suoi Orlando Magic, con l'italoamericano che si ferma a 16 punti con 13 rimbalzi. La formazione di casa sprinta in avvio, col +10 al termine del primo quarto e il +8 di metà partita, ma viene riacciuffata dagli Heat con un ottimo ultimo quarto e una grande difesa, che tiene i Magic a 24 punti negli ultimi 17 minuti. Il turning point arriva proprio quando Banchero viene murato da Adebayo nell'ultimo possesso dei tempi regolamentari, portando tutti all'overtime dopo il 97-97 alla sirena. Il supplementare sorride così a Miami, che vince 107-103 (10-6 nell'extratime) grazie alle sue stelle: 23 punti per Herro, 22 per Butler e ben 17 rimbalzi per Adebayo. Gli Heat sono così sesti a Est (32-25), mentre Orlando mantiene il 13° posto (23-34). 

WASHINGTON WIZARDS-INDIANA PACERS 127-113
I Wizards non danno scampo a Indiana e blindano la vittoria già nel primo tempo, chiuso sul +23 con uno strepitoso secondo quarto (43 punti) e la bellezza di 80 punti realizzati nei primi due periodi. Non arriva la reazione dei Pacers, nonostante i 21 punti di Haliburton e i 20 di Turner. Washington tira col 70% dal campo nei primi tre quarti ed è letale nella zona offensiva, con la super-prestazione di Bradley Beal: è lui il top-scorer di giornata con 32 punti e 13/18 al tiro, mentre Porzingis e Morris ne realizzano 17 ciascuno. Indiana va così ko col punteggio di 127-113 ed è sempre dodicesima a Est (25-33), mentre i Wizards acciuffano il nono posto e la zona play-in con 26 vittorie e 29 ko. 

ATLANTA HAWKS-SAN ANTONIO SPURS 125-106
Arriva la dodicesima vittoria consecutiva per i San Antonio Spurs, che mettono a segno la seconda peggior serie negativa della loro storia recente: fecero peggio solo nel 1988-89, con 13 ko di fila. La sfida viene svoltata da Atlanta nel terzo quarto, dominato con un parziale di 32-17 dopo il +1 a metà partita. Il trascinatore è Trae Young, scatenato coi suoi 24 punti e altruista al punto da fornire 17 assist. Lo assistono alla perfezione Hunter (24) e Murray (18), in una grande prestazione di squadra degli Hawks, ora ottavi a Est con 29 vittorie e 28 ko. Ai San Antonio Spurs, sempre più penultimi a Ovest (14-43) e a rischio dell'ultima posizione, non bastano i 25 punti di Keldon Johnson e 18 di Sochan.

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