Senza il serbo non c'è gara, i Celtics vincono 118-106. Crisi conclamata per Phoenix, vincono Houston e Atlanta
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La notte dell'Nba non sorride ai Denver Nuggets che, senza l'acciaccato Nikola Jokic, cadono contro Boston: i Celtics vincono 118-106 in trasferta e restano secondi a Est. Stesso piazzamento (a Ovest) per Houston, coi Rockets che regolano i Wizards (135-112). Miami batte Golden State, Dallas sconfigge i Lakers senza Doncic e Irving. Problemi su problemi per Phoenix: ko contro Charlotte e post-season a rischio. Minnesota torna al successo.
DENVER NUGGETS-BOSTON CELTICS 106-118
Nikola Jokic è acciaccato e marca visita, e già la sua assenza basta per dimezzare l'apporto offensivo dei Denver Nuggets. La formazione di casa lotta e prova a non arrendersi, ma viene travolta dal 15-0 nel cuore del quarto periodo, che consegna la vittoria ai Boston Celtics: 118-106 e pronto riscatto dopo il tonfo contro Oklahoma di domenica. I campioni in carica esultano per le giocate decisive di Jayson Tatum, che spezza l'equilibrio coi suoi 29 punti e consegna la vittoria ai suoi. Ottima anche la gara di Porzingis, con una formidabile doppia doppia da 25 punti e 11 rimbalzi, non sfigura neanche Holiday (19). Numeri che consegnano il successo agli ospiti e rafforzano ulteriormente il loro secondo posto a Est (27-10), mentre Denver è quarta nella Western Conference (20-15). Senza Jokic è Westbrook a prendersi la squadra sulle spalle: i suoi 26 punti, sommati alle ottime gare di Murray e Strawther (19) e alla doppia doppia di Porter Jr. (15+10 rimbalzi), non bastano per evitare il ko.
DALLAS MAVERICKS-LOS ANGELES LAKERS 118-97
Dopo cinque sconfitte consecutive, i Dallas Mavericks tornano a sorridere proprio contro i Los Angeles Lakers, che vanno ko contro una squadra priva delle sue stelle. Sia Luka Doncic che Kyrie Irving sono ai box ma, nonostante questo, i texani decollano nella ripresa: +13 nel terzo quarto e nuovo allungo nell'ultimo periodo, per chiudere con una netta vittoria per 118-97. Bruttissima la prova dei Lakers, che hanno come di consueto in Anthony Davis (21) e LeBron James (18) i loro migliori realizzatori: doppia doppia per entrambi, con 12 e 10 rimbalzi rispettivamente, ma non basta per evitare il ko. Così come non basta il buon contributo di Reaves (15) e Knecht (13) a una squadra troppo fragile in difesa, che scivola in 6a posizione a Est (20-16) e viene scavalcata dai Mavs (21-16 e 5° posto). Nelle fila di Dallas il migliore è Quentin Grimes, che sfodera 23 punti dalla panchina con 9 rimbalzi e 6 assist, trovando sei triple: bene anche PJ Washington (22) e Dinwiddie (19).
GOLDEN STATE WARRIORS-MIAMI HEAT 98-114
Nel bel mezzo delle querelle con Jimmy Butler, ufficialmente sospeso dal team e disponibile per uno scambio che lo porterebbe altrove, Miami ottiene una grande vittoria: 114-98 su una Golden State molto modesta, che rischia di compromettere la corsa alla post-season. Gli Heat volano sul +13 a metà gara e non si voltano più indietro, trovando un grandissimo contributo dalla panchina: proprio da lì arriva il top-scorer della formazione della Florida, con Nikola Jovic che chiude a quota 20 punti davanti ad Adebayo (19) e Jaquez (18). Meno positivo Herro (14), ma gli Heat salgono al sesto posto a Est (18-17). Decisamente meno rosea la classifica di Golden State, che scivola in 10a posizione a Ovest (18-18) e incassa l'ennesimo ko dopo un avvio che aveva fatto rispolverare i sogni di gloria: Curry (31 punti e 8 triple) e Jackson-Davis (19) sono gli unici a salvarsi in una notte semplicemente disastrosa.
WASHINGTON WIZARDS-HOUSTON ROCKETS 112-135
Prosegue la marcia degli Houston Rockets, che concedono giusto un quarto agli avversari. I Wizards si illudono col +10 iniziale, poi affondano progressivamente fino al 135-112 che sancisce l'ennesima sconfitta per la formazione di casa, sempre ultimissima a Est (6-28) e reduce da tre sconfitte consecutive. Non bastano i 23 punti di Kispert (cinque triple), sommati ai 18 di Valanciunas e al buon contributo dei giovani Carrington e Bilal Coulibaly (12 punti) dalla panchina, per evitare il ko: Washington porta sei giocatori in doppia cifra, ma ha carenze di leadership e problemi difensivi evidenti, visto che lascia l'area ai rivali (62-44 i punti nel pitturato). Decollano invece gli Houston Rockets, sempre più secondi a Ovest (24-12) e trascinati da Jalen Green: 29 punti per lui, che precede le doppie doppie di Alperen Sengun (26+10) e Amen Thompson (20+15). Molto bene anche VanVleet (19+12 assist) e Whitmore) in quella che è una delle nuove realtà consolidate dell'Nba.
UTAH JAZZ-ATLANTA HAWKS 121-124
Serve una magia di Trae Young, che insacca da centrocampo con una tripla d'autore, per consegnare la vittoria agli Atlanta Hawks. La gara contro gli Utah Jazz si era infatti messa tutt'altro che bene per gli ospiti, dopo un match vissuto interamente punto a punto e la tripla del pareggio di Sexton a pochi secondi dal termine, ma si risolve con un tiratissimo 124-121. Il già menzionato Trae Young è il migliore dei suoi nella notte delle triple, chiudendo con 24 punti e 20 assist: bene i suoi compagni Capela (18), Hunter (17) e Daniels (16), buon contributo anche per Risacher (14) e Krejci (13). Gli Hawks riagganciano così Indiana al settimo posto (19-18) nell'Eastern Conference, Jazz sempre penultimi a Ovest (9-26). La strepitosa prova di Lauri Markkanen, con 35 punti e otto triple, non basta per evitare la sconfitta. Buono anche il contributo di Sexton (24) e Kessler (21+10), ma a decidere la sfida è la magia di Young.
CHARLOTTE HORNETS-PHOENIX SUNS 115-104
Crisi conclamata per i Phoenix Suns che, nel mezzo di una probabile rivoluzione invernale che ricorda molto quella attuata dai Brooklyn Nets nella scorsa stagione, affondano a Charlotte. Gli Hornets li superano con un parziale di 37-17 nel secondo quarto, chiudono la gara sul 115-104 e interrompono la loro striscia di dieci sconfitte consecutive, tornando al successo e rendendo meno amara quella 13a posizione a Est (8-27). In una sfida che cambia volto abbastanza rapidamente, il contributo decisivo è quello di LaMelo Ball, che chiude con 32 punti e 10 rimbalzi precedendo Bridges (21) e Richards (15+12) nel tabellino dei suoi. Phoenix trova 39 punti e 10 assist da Devin Booker ma, escludendo Durant (26), non c'è nessuno a supportarlo: malissimo Beal (10) e il resto della squadra. I Suns perdono ancora e la loro stagione rischia di diventare un incubo: 12a posizione nella Western Conference, per il momento, con 16 vittorie e 19 sconfitte. Se la stagione finisse oggi, Phoenix sarebbe completamente out dalla post-season.
NEW ORLEANS PELICANS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 97-104
Vittoria in volata per Minnesota, che resiste ai tentativi di rientro dei Pelicans e ne limitano l'efficacia offensiva vista nei due match contro i Wizards, tenendoli al 37.2% dal campo e vincendo per 104-97. Nonostante le evidenti difficoltà realizzative i T'Wolves tornano dunque alla vittoria e provano a consolidare quantomeno un posto nei play-in col momentaneo ottavo posto a Ovest (19-17) e un assoluto trascinatore: Anthony Edwards è il più lucido dei suoi con 32 punti, 9 rimbalzi e un ottimo 7/11 da tre. Randle (16) e Naz Reid (13+12) i migliori nel resto della squadra, mentre questa volta CJ McCollum (5 punti e 1/14 dal campo) tradisce New Orleans. I Pelicans, sempre ultimi nella Western Conference (7-30), trovano 29 punti da Dejounte Murray e 22 punti in 28' dal rientrante Zion Williamson, ma queste prestazioni non bastano per evitare la sconfitta.