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PER UN TWEET ANTISEMITA

NBA, la Nike è il primo sponsor ad abbandonare Kyrie Irving

Il giocatore dei Brooklyn Nets nell'occhio del ciclone dopo un tweet antisemita

05 Nov 2022 - 12:09
 © Getty Images

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La Nike è il primo sponsor a scaricare Kyrie Irving, finito nell'occhio del ciclone per un tweet antisemita. Dopo essere stato sospeso (senza stipendio) per 5 giornate dal suo club, i Brooklyn Nets, ora le conseguenze delle sue dichiarazioni iniziano a sentirsi anche fuori dal parquet. "In Nike crediamo non ci sia spazio per nessuna dichiarazione d'odio e nessuna forma di antisemitismo - si apprende nella nota diffusa dal colosso dell'abbigliamento sportivo con sede a Beaverton, in Oregon -. Per questo abbiamo deciso di sospendere con effetto immediato il nostro rapporto con Kyrie Irving così come il lancio delle sue nuove scarpe, le Kyrie 8. Siamo dispiaciuti e delusi dalla situazione e dall'impatto che questa può causare nei confronti di tutti". Dall'accordo con Nike, nella passata stagione Irving aveva guadagnato 11 milioni di dollari.

Irving è una delle stelle indiscusse del basket americano, come giocatore non si può certo discutere, ma non è nuovo a uscite o scelte alquanto contestabili. Da convinto no-vax, infatti, nella scorsa stagione era stato prima sospeso dai Nets per essersi rifiutato di vaccinarsi, poi fino a marzo 2022 aveva potuto giocare solo le gare fuori casa a causa delle direttive molto stringenti dello Stato di New York nella lotta alla pandemia. La sua stagione si era così ridotta a sole 29 partite, chiuse a 27.4 punti e 4.4 assist di media. Prima ancora nel 2017, Irving aveva dichiarato candidamente che la Terra fosse piatta, di credere negli alieni e che lo sbarco sulla Luna non fosse mai avvenuto. Solo un anno e mezzo dopo, arrivarono le sue scuse agli insegnanti, messi in difficoltà con gli alunni dalle sue dichiarazioni. "In quel periodo ero in fissa con le teorie cospirazioniste - disse a un evento di Forbes - Pensavo fosse una cosa innocente: solamente dopo ho capito quanto possa essere potente la mia voce. Anche se credi che la Terra sia piatta, non dovresti dirlo in pubblico – quelli sono argomenti da conversazioni private, perché possono davvero cambiare il modo in cui vieni percepito. Io sono uno piuttosto intelligente. Mi dispiace per tutti gli insegnanti di scienze che sono venuti da me e mi hanno detto 'Per colpa tua devo ricominciare tutto il programma da capo!'. Mi dispiace e mi scuso per le mie parole".

LE SCUSE TARDIVE DI IRVING
"Sono dispiaciuto di aver causato dolore, cosa di cui mi scuso. La mia prima reazione è stata emotiva, per essere stato ingiustamente accusato di essere antisemita, quando avrei da subito dovuto concentrarmi sul dolore causato ai miei fratelli e alle mie sorelle di fede ebraica, offese dalle teorie contenute nel documentario ('Hebrews to Negroes: Wake Up Black America', ndr). Voglio scusarmi per aver postato il link a questo documentario senza specificare con esattezza ciò in cui sono d'accordo e ciò che non approvo di quanto contenuto al suo interno. Il film contiene al suo interno falsi messaggi antisemiti oltre a un linguaggio e a una narrativa lontane dalla verità e offensive per la razza/religione ebraica. Accetto tutte le responsabilità per le mie azioni. Voglio imparare da questa esperienza, nella speranza che riusciremo a trovare una miglior comprensione in futuro".

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