Tredici assist di James nella vittoria contro Dallas, trionfo in volata per Oklahoma senza Gallinari ancora fuori per infortunio
Dopo le quattro sconfitte consecutive culminate nel k.o. di Natale contro i Clippers i Lakers si prendono la seconda vittoria del loro back to back superando i Mavericks allo Staples, top scorer Anthony Davis con 23 punti. Per i Thunder sul campo dei Raptors decisivo Shai Gilgeous-Alexander, i Pelicans trascinati da un Lonzo Ball micidiale dall’arco battono i Rockets privi di Harden e Westbrook. Vittorie casalinghe per Denver e Memphis.
TORONTO RAPTORS-OKLAHOMA CITY THUNDER 97-98
Sfida dal sapore di casa che porta bene a Shai Gilgeous-Alexander, il playmaker dei Thunder nato a Toronto eguaglia il suo massimo di punti in carriera mettendone a referto 32. Gilgeous-Alexander si esalta nel finale punto a punto, infila il canestro decisivo a 36 secondi dalla sirena del quarto quarto ed è il primo a gettarsi sul rimbalzo dopo l’errore da tre di Van Vleet dall’altra parte. Fondamentale per Oklahoma City anche l’ennesima prestazione convincente del veterano Chris Paul, l’ex Rockets fa sentire la sua leadership con 25 punti, 11 rimbalzi e 6 assist. Sesta vittoria in sette partite per restare sopra il 50% di vittorie in stagione, ora il record dei Thunder è 17-15. Quarta assenza di fila per Danilo Gallinari, ancora fuori per l’infortunio alla caviglia sinistra. Ai padroni di casa non sono bastati i 20 punti di Kyle Lowry e Fred Van Vleet, terza sconfitta nelle ultime quattro per i Raptors che ora sono 22-11 e rallentano nella rimonta nella classifica della Eastern Conference ai danni dei Celtics appena battuti a Boston.
NEW ORLEANS PELICANS-HOUSTON ROCKETS 127-112
A New Orleans i Pelicans si prendono la quarta vittoria consecutiva contro i rimaneggiati Houston Rockets privi del miglior realizzatore della Nba James Harden, di Russell Westbrook e di Clint Capela. Dopo i tre punti messi a referto da Nicolò Melli contro i Pacers, l’italiano non vede il campo e rimane ancora una volta seduto in panchina per tutta la durata del match. Il migliore della sfida è sicuramente il playmaker dei Pelicans Lonzo Ball, l’ex Lakers mette a segno 27 punti, suo massimo in stagione, e soprattutto tira bene da tre mettendo a segno sette triple, suo massimo in carriera. Ball dimostra di aver lavorato molto su un fondamentale che gli aveva creato diversi problemi al suo arrivo nella Lega. Nonostante le assenze pesanti dei Rockets l’andamento della partita non è stato scontato come sembrerebbe suggerire il punteggio. Nei primi minuti del quarto quarto i Pelicans si sono trovati anche sotto di nove punti prima di prendere il controllo della gara e vincerla senza soffrire negli ultimi minuti. Per i Pelicans in evidenza il solito Brandon Ingram con 27 punti come Ball, per i Rockets il migliore è Danuel House con 22 punti e 6 rimbalzi.
DENVER NUGGETS-SACRAMENTO KINGS 120-115
I Nuggets (23-9) ospitano i Kings (12-21) che continuano la loro striscia negativa, sette sconfitte consecutive dopo la partita al Pepsi Center. I padroni di casa, davanti di 14 nel quarto periodo, si fatti rimontare dalla pioggia di triple di Sacramento. Sul 118-115 a otto secondi dalla sirena sono serviti i due liberi decisivi di Barton dalla lunetta per sigillare la vittoria dei Nuggets. Due vittorie nel back to back per Denver, Michael Porter Jr parte per la prima volta in quintetto e non delude con 19 punti e 6 rimbalzi. Positiva anche la prova di Will Barton, 19 punti anche per lui, e ovviamente anche quella del solito Nikola Jokić, per il serbo 17 punti, 8 rimbalzi e 4 assist. Per gli ospiti il più convincente è stato un altro serbo, Nemanja Bjelica, per il lungo 27 punti con 5 su 7 dall’arco. Segnali positivi anche da Buddy Hield con 20 punti e da un De’Aaron Fox da 18 punti e 13 assist nel suo rientro in quintetto dopo gli ultimi guai fisici. Non bastano però gli spunti dei singoli a dare continuità a una squadra che a inizio stagione aveva fatto sperare in risultati migliori vista la qualità complessiva del roster.
MEMPHIS GRIZZLIES-CHARLOTTE HORNETS 117-104
Gli Hornets (13-22) arrivano sul campo dei Grizzlies (13-21) di un Dillon Brooks in serata e non escono dal loro periodo negativo subendo la quinta sconfitta consecutiva. Quando Brooks segna almeno 20 punti, i Grizzlies hanno un record di otto vittorie e zero sconfitte, ma le ragioni della vittoria dei padroni di casa vanno ricercate nel collettivo. Oltre a quella di Brooks sono arrivate le prestazioni solide di Brandon Clarke, 18 punti tirando 7 su 12 dal campo, i 16 punti di Jonas Valanciunas e i 14 punti con 12 rimbalzi del sophomore Jaren Jackson Jr. Per Charlotte il migliore è stato Malik Monk, 18 punti alzandosi dalla panchina e soprattutto trascinatore dei suoi nel tentativo di rimonta dei suoi nel quarto quarto. Poco altro per gli Hornets, 16 punti sono arrivati da P.J. Washington e altrettanti da Devonte’ Graham che ha anche messo a referto dieci assist ma è stato soffocato dalla difesa di un Brooks decisivo anche in difesa e ha tirato 5 su 18 dal campo, in particolare con un desolante 3 su 12 dalla lunga distanza.
LOS ANGELES LAKERS-DALLAS MAVERICKS 108-95
Nella partita in cui LeBron James diventa il nono giocatore nella storia della Nba a raggiungere i 9000 assist i Mavericks perdono allo Staples Center e sporcano il loro invidiabile bilancio di 12-4 in trasferta. I Lakers di un Anthony Davis da 23 punti fanno registrare la seconda vittoria del loro back to back dopo quella sul campo di Portland arrivata dopo quattro k.o. consecutivi, il più bruciante sicuramente quello di Natale nella sfida cittadina con i Clippers. Mentre Davis ha guidato i suoi con i canestri James, trentacinque anni oggi, ha pensato più a servire i compagni, 13 punti e 13 assist. Positivo per i gialloviola anche il contributo di Kentavious Caldwell-Pope e Dwight Howard, 19 punti per il primo e 15 per il secondo. Per i Mavericks buona prova di Luka Doncić con 19 punti, lo sloveno però ha tirato male, 5 su 14 dal campo e 0 su 6 dalla lunga distanza. Forse il momento migliore della serata per lui è stato il saluto finale con Kobe Bryant, uno dei suoi idoli dall’infanzia. Dallas ha tirato male, disastroso il 30.4% del primo tempo durante il quale i Lakers hanno iniziato a scavare il solco che li ha portati alla vittoria, in particolare con il parziale 12-2 del secondo quarto. Dalla panchina è arrivato il contributo di Delon Wright, 14 punti per la guardia nata proprio a Los Angeles che però non sono bastati agli ospiti.