Il Sesto Uomo dell’anno in carica era autorizzato per un funarale, ma una foto sui social lo inchioda
Lou Williams, stella dei LA Clippers e Sesto Uomo dell’anno in carica, è finito sotto indagine da parte della Nba per aver lasciato la 'bolla' di Orlando (era autorizzato) dove ripartirà il campionato americano ed essere andato in uno strip club. Una foto social, e l'inconfondibile mascherina della Nba, inchiodano Sweet Lou, che ora rischia di dover rimanere in quarantena per 14 giorni. "Non siamo certo contenti di quello che abbiamo visto online” ha detto coach Doc Rivers commentando la vicenda.
I fatti risalgono allo scorso giovedì. Mercoledì Williams ha giocato nel primo scrimmage, poi è stato autorizzato a lasciare il campus per "motivi personali" perché doveva andare ad un funerale, ma giovedì notte il rapper Jack Harlow ha postato in una storia su Instagram (subito rimossa) una sua foto con il giocatore al Magic City, un famosissimo strip club di Atlanta. Allo scoppiare della bufera Harlow prova a negare dicendo che si tratta di una vecchia foto e che l'ha postata perché lui e Williams sono amici di vecchia data, ma la scusa non regge: nella foto si vede infatti l'inconfondibile mascherina griffata Nba, che la Lega ha distribuito a tutte le persone rinchiuse nella bolla.
Williams è poi tornato nel campus: “Sì, è rientrato, ma non siamo certo contenti di quello che abbiamo visto online” ha detto il coach dei Clippers, Doc Rivers, prima dell'amichevole contro Washington. La Nba dal canto suo ha aperto un'indagine, necessaria per capire quanti giorni di quarantena far fare al giocatore prima di riammetterlo veramente all’interno della bolla. Di norma chi esce si sottopone ad una quarantena di 4 giorni, ma quella di Williams rischia di essere di 10 giorni se non addirittura di 14 se Lega e sindacato ritenessero particolarmente grave la violazione.
Williams era autorizzato ad uscire per andare a un funerale, non ad uno strip club, cosa che ha ammesso di aver fatto rivelando però di essere andato nel club solo per cena, dopo il funerale, e che non c’erano ballerine presenti. Un dettaglio di poco conto, soprattutto se paragonato al danno di immagine per la Nba: Williams rischia la punizione massima.