Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

basket

Nba: Oklahoma fa 11, i Celtics cadono contro Indiana

I Thunder non si fermano più: ennesimo successo consecutivo e leadership solida a Ovest. Maxi-rissa a Houston: sei espulsi!

30 Dic 2024 - 08:39
 © Getty Images

© Getty Images

La notte dell'Nba ci consegna l'ennesimo successo per gli inarrestabili Oklahoma City Thunder, che regolano Memphis già nel primo tempo e scappano via: 11a vittoria di fila, con 35 punti per Shai Gilgeous-Alexander, e leadership solidissima a Ovest. I Celtics cadono in casa contro Indiana, Orlando vince in extremis su Brooklyn. Maxi-rissa a Houston: sei espulsi e i Rockets vanno ko. Minnesota batte San Antonio, nuova vittoria per gli Hawks

OKLAHOMA CITY THUNDER-MEMPHIS GRIZZLIES 130-106
Proseguono le dimostrazioni di forza degli Oklahoma City Thunder, sempre più padroni della Western Conference e sempre più in fiducia. Shai Gilgeous-Alexander e compagni di fatto chiudono i giochi contro i Memphis Grizzlies nel primo tempo, segnando 76 punti e portandosi sul +26, per poi limitarsi a gestire nella ripresa fino al 130-106 finale che vale l'undicesimo successo consecutivo e leadership consolidata a Ovest (26-5). I Grizzlies si confermano secondi (22-11), ma a distanza siderale e senza Ja Morant, dunque con pochissime armi offensive nonostante portino sei giocatori in doppia cifra: Bane (22) e Huff (17) i migliori negli ospiti, bene anche Kennard (16) e Kawamura va in doppia cifra con 10 punti. Troppo poco, però, per resistere allo strapotere di Shai Gilgeous-Alexander e compagni. La stella canadese continua a candidarsi al titolo di Mvp con 35 punti e un ragguardevole 14/19 dal campo, a cui aggiunge 7 assist e 6 rimbalzi. Oklahoma ne porta sette in doppia cifra e ottiene 61 punti dalla panchina, con le prove estremamente positive del rookie Ajay Mitchell (17) e di Aaron Wiggins (16). Un supporting cast che funziona, per quella che è la miglior formazione Nba con Cleveland. 

BOSTON CELTICS-INDIANA PACERS 114-123
Due giorni dopo la batosta subita al TD Garden, gli Indiana Pacers si prendono l'immediata rivincita e regolano i Boston Celtics in trasferta. Nel 123-114 notturno il momento decisivo arriva nel secondo quarto, quando gli ospiti rimontano e decollano sul +7 (65-58), costruendosi un margine di sicurezza che durerà fino al termine. I campioni in carica rientrano a un possesso di distanza nell'ultimo periodo, ma vengono ricacciati indietro da un sensazionale Haliburton: è lui il migliore di serata con 31 punti, precedendo Nembhard (17) e Siakam (17) in una formazione con sei giocatori in doppia cifra. Indiana sale così in 8a posizione a Est (16-17) e batte la seconda forza dell'Eastern Conference (23-9), che resta a quattro vittorie di distanza dai Cavs e infila la quinta sconfitta nelle ultime dieci. Non bastano i 31 punti di Jaylen Brown e i 22 di Jayson Tatum, sommati ai 21 di Pritchard, a una Boston che tira malissimo da tre: 16/54 la statistica, che condanna la formazione di casa. 

HOUSTON ROCKETS-MIAMI HEAT 100-104
Vittoria in trasferta pesantissima per i Miami Heat, che si confermano i più lucidi nel finale e regolano gli Houston Rockets. Succede di tutto in questa sfida, che vede gli ospiti gravitare a lungo a una brevissima distanza dalla formazione texana, per poi superarla nel finale grazie al contributo decisivo di Nikola Jovic (18 punti). Un finale che ci fa assistere anche a una clamorosa maxi-rissa, che avviene sul 99-94 per Miami e a 35.7 secondi dal termine: Herro e Amen Thompson si azzuffano dopo l'ennesimo contatto, con la guardia dei Rockets che scaraventa a terra l'avversario. Si scatena un parapiglia e vengono espulsi in sei: oltre ai due protagonisti escono dai giochi Terry Rozier per gli Heat, Jalen Green, coach Udoka e il suo assistente Marc Sullivan per Houston. In realtà non termineranno la gara in sette, visto che sei secondi prima era stato espulso VanVleet per aver messo le mani addosso all'arbitro, e i Rockets cadono nonostante i 22 punti di Dillon Brooks e la doppia doppia di Sengun (18+18): i texani restano comunque terzi a Ovest (21-11). Il già menzionato Herro, invece, è l'uomo decisivo per quella Miami che sale in 6a posizione a Est e aggancia i Bucks: 16-14 il suo score. 

ORLANDO MAGIC-BROOKLYN NETS 102-101
Successo all'ultimo respiro per gli Orlando Magic, che effettuano una clamorosa rimonta. Sotto di 17 punti nel terzo quarto, dominano l'ultimo periodo e strappano il successo per 102-101 sui Nets a 1.2 secondi dal termine con l'appoggio a canestro di Cole Anthony. Orlando continua così a marcare risultati nonostante le pesantissime assenze di Paolo Banchero e Franz Wagner, approfittando della particolare situazione di Brooklyn. In campo senza Finney-Smith e Milton, che passeranno ai Lakers per D'Angelo Russell e tre seconde scelte nei prossimi draft, la formazione ospite affonda nel finale realizzando solo cinque canestri dal campo: Cam Thomas lotta come un leone e trova 25 punti, ma questo bottino e i 16 punti di Wilson non bastano alla 12a forza dell'Eastern Conference (12-20). Bravissimi ad approfittarne i Magic, che rimontano con un parziale da 34-18 e due grandi prove: 21 punti per il rookie Tristan Da Silva, che ne segna 13 nell'ultimo periodo, a cui si aggiunge la doppia doppia di Bitadze (19 punti e 11 rimbalzi. Orlando resta così quarta a Est (20-14). 

MINNESOTA TIMBERWOLVES-SAN ANTONIO SPURS 112-110
Poche ore dopo aver fatto impazzire New York giocando a scacchi con tifosi e passanti, Victor Wembanyama è inarrestabile, ma i suoi San Antonio Spurs non riescono a centrare la vittoria. Merito dei Minnesota Timberwolves, che riescono a spuntarla nel finale dopo essersi fatti rimontare uno svantaggio da 12 punti nel terzo quarto. La formazione di casa approfitta proprio degli errori dalla lunetta di Wemby e di quella tripla sbagliata sulla sirena da Sochan, per chiudere i giochi e vincere sul 112-110 con un assoluto protagonista: Donte DiVincenzo trova 26 punti dalla panchina con cinque triple e sette rimbalzi, che vengono sommati alla doppia doppia di Gobert (17+15) e ai 16 punti di Randle. Sottotono Anthony Edwards che chiude a quota 14, ma i suoi riescono ugualmente a vincere e salire in 8a posizione a Ovest (17-14). Chiudono la top-10 invece gli Spurs, che sprecano i 34 punti di Wembanyama (con 8 rimbalzi) e le ottime prove di Barnes (24) e Vassell (22), perdendo in trasferta. San Antonio chiude la top-10 della Western Conference, 16-16 il suo score. 

TORONTO MAGIC-ATLANTA HAWKS 107-136
Quarto successo consecutivo e grandissima ripresa gli Atlanta Hawks, che decollano contro i Toronto Raptors e approfittano della loro confusione per dilagare, chiudendo sul 136-107 in un match semplicemente dominato in terra canadese. Sono ben 31 le palle perse dalla formazione di casa, che sbaglia troppo al tiro e spreca le buone prestazioni di Barnes (19) e Barrett (17), non eccessivamente supportati da una delle formazioni più deficitarie e disorganizzate dell'intera Nba: i Raptors incassano infatti la 10a sconfitta consecutiva e sono penultimi a Est (7-25). Quinta posizione invece per gli Hawks (18-15), che vengono trascinati da un sontuoso Trae Young: 34 punti e 10 assist per lui, che chiude con un sontuoso 7/13 da tre punti e si conferma come leader. Bene anche De'Andre Hunter con 22 punti da sesto uomo e gira tutta la squadra, che porta sette giocatori in doppia cifra in una notte da ricordare.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri