Shai Gilgeous-Alexander trascina Okc alla vittoria sulla capolista della Western Conference, quarto successo in quattro gare con Ja per i Grizzlies. Crisi Detroit: 27° ko di fila
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La notte dell'Nba ha due assoluti protagonisti. Il primo è Shai Gilgeous-Alexander, che trascina Oklahoma al successo su quei Minnesota Timberwolves che stanno dominando a Ovest: 129-106 per Okc, con 34 punti del canadese. Il secondo, invece, è quel Ja Morant che ha trasformato i Grizzlies: quarto successo su quattro per Memphis con lui in campo. Crollano i Kings, 27° ko consecutivo per i Pistons. Vince Utah, con Fontecchio che parte dalla panchina.
OKLAHOMA CITY THUNDER-MINNESOTA TIMBERWOLVES 129-106
I Thunder ottengono una vittoria netta e convincente contro la capolista della Western Conference, che perde troppi palloni chiave e non mostra la necessaria lucidità nella seconda parte del match, venendo nettamente sconfitta da Okc. Il trascinatore è ancora una volta Shai Gilgeous-Alexander, autore di una prestazione sontuosa: 14/19 dal campo contro la miglior difesa Nba, per arrivare a un totale di 34 punti, 9 assist e 6 rimbalzi. Alle sue spalle un quintetto in doppia cifra, capeggiato da Dort (20), che tira con un ragguardevole 5/6 da tre. Minnesota ottiene 25 punti da Anthony Edwards e 17 da Karl-Anthony Towns, ma esce sconfitta nel peggiore dei modi: 23 punti di distacco dalla terza della divisione Ovest. I Thunder inseguono infatti Minnesota (22-7) e Denver (22-10) con 19 vittorie e 9 ko.
PORTLAND TRAIL BLAZERS-SACRAMENTO KINGS 130-113
Nonostante le assenze dei padroni di casa, i Sacramento Kings affondano a Portland. L'attacco della formazione guidata da Mike Brown semplicemente non gira, con due soli giocatori in doppia cifra e un disastroso 3/27 dalla lunga distanza. Non bastano dunque le strepitose parte di De'Aaron Fox e Domantas Sabonis, che chiudono rispettivamente con 43 e 34 punti, col lituano che somma anche 12 rimbalzi. Nessun altro elemento supera i dieci punti e i 77 punti in due delle stelle di Sacramento vengono cestinati dalla prova sottotono della squadra. Brillano invece i Blazers, privi di Ayton e Sharpe: i trascinatori in questo caso sono Anfernee Simons (29) e il panchinaro Doup Reath (25), che firmano l'ottava vittoria stagionale a fronte di 21 sconfitte. Portland resta penultima a Ovest, dove i Kings scivolano in sesta posizione (17-12).
WASHINGTON WIZARDS-ORLANDO MAGIC 119-127
I Wizards provano a dare una scossa alla loro stagione, ma vengono dominati dai Magic nel pitturato e collezionano un'altra sconfitta. Il quarto ko nelle ultime cinque partite, che rende sempre più reale e vivido il penultimo posto a Est (5-24), matura con un Orlando dominante sotto canestro (70 punti) e la grande prova di Franz Wagner: il colosso tedesco mette a referto 28 punti, 8 rimbalzi e 9 assist, precedendo Banchero (24) e il rookie Anthony Black (23), che tira 9/13 dal campo. Non bastano a Washington i 30 punti di Poole e i 22 di Tyus Jones, mentre Gallinari entra come di consueto dalla panchina: per lui soli nove punti, tre rimbalzi e un assist in 16' di gioco. Orlando risale così la classifica ed è quarta a Est, con 18 vittorie e 11 ko.
NEW ORLEANS PELICANS-MEMPHIS GRIZZLIES 115-116 dts
La quarta partita in campo per Ja Morant coincide con la quarta vittoria consecutiva per i Memphis Grizzlies, trasformati dalla loro stella e capaci di infilare un'altra rimonta. Questa volta ne fanno le spese i New Orleans Pelicans, che dilapidano un vantaggio in doppia cifra, vanno sotto nei supplementari e sfiorano a loro volta il ribaltone: le triple di Ingram e McCollum non servono però ad evitare la sconfitta, maturata grazie alla freddezza ai liberi di Desmond Bane. Quest'ultimo chiude con 27 punti, ma non è il top-scorer della squadra: il già menzionato Ja Morant chiude infatti a quota 31, con 7 assist e 5 rimbalzi che risultano decisivi nella rimonta di Memphis. Le ottime prove di Ingram (24) e McCollum nei Pelicans non bastano per evitare il ko e New Orleans scivola al settimo posto a Ovest (17-14), dove i Grizzlies sono sempre terzultimi (10-19).
HOUSTON ROCKETS-INDIANA PACERS 117-123
Partita combattutissima a Houston, dove la spuntano i Pacers ribaltando tutto nel finale. L'uomo decisivo per ribaltare il dominio sotto canestro di Houston (74-44 in area) è Tyrese Haliburton, che chiude un finale punto a punto con la tripla che si rivelerà decisiva per la vittoria. Sono 33 i punti per la stella di Indiana, che si risolleva e torna a mostrare il suo gioco dopo le settimane di difficoltà seguite alla finale persa nella Nba Cup: Haliburton interrompe la striscia di tre ko consecutivi, servendo 10 assist e trovando sei rimbalzi in una serata che vede i Pacers tirare al 44.2%& da tre. Ai Rockets non bastano invece i 30 punti e 16 rimbalzi di Alperen Sengun, dominante a canestro, per evitare una sconfitta che li fa scivolare all'ottavo posto a Ovest (15-13). Stesso piazzamento, ma una sconfitta in più (15-14), per Indiana a Est.
LOS ANGELES CLIPPERS-CHARLOTTE HORNETS 113-104
I Clippers si distraggono e vanno sotto, ma poi si risollevano nell'ultimo e decisivo quarto, ottenendo una preziosa vittoria casalinga contro Charlotte. Il successo arriva infatti senza Kawhi Leonard, che era stato sin qui il trascinatore della formazione losangelina, ma soprattutto vale l'aggancio al quarto posto della Western Conference, in tandem coi Mavericks di Doncic (18-12). I trascinatori della formazione di casa sono James Harden e Paul George, che chiudono rispettivamente con 29 e 25 punti. Charlotte, sempre martoriata dagli infortuni, si aggrappa ai 21 punti con 11 rimbalzi di Miles Bridges, ma deve arrendersi al mostruoso finale dei rivali. Nasce così l'ottavo ko consecutivo per gli Hornets, che restano terzultimi a Est (7-21).
CHICAGO BULLS-ATLANTA HAWKS 118-113
I Chicago Bulls devono rinunciare a Vucevic e LaVine, ma riescono comunque a portare a casa la vittoria, sfruttando una serataccia da tre degli Atlanta Hawks: Trae Young e compagni tirano infatti al 28.3% da tre punti e non riescono a controbilanciare questo dato con una buona prestazione offensiva. Vincono così i Bulls, che trovano un leader a sorpresa in Andre Drummond: nella sua prima partenza stagionale nel quintetto, arrivano infatti 24 punti e 25 rimbalzi, decisivi per la vittoria insieme alla prova di DeRozan (25). Ad Atlanta non basta la tripla doppia del già menzionato Trae Young, che chiude con 21 punti e 13 assist tirando a sua volta malissimo da tre (3/13), per evitare la sconfitta. Gli Hawks scivolano in 11a piazza a Est (12-18), proprio alle spalle dei Bulls (14-18).
SAN ANTONIO SPURS-UTAH JAZZ 118-130
I Jazz confermano il loro momento positivo e si riavvicinano al gruppetto che si giocherà i play-in con la loro terza vittoria consecutiva, la quinta nelle ultime otto gare. Utah controlla la partita per larghi tratti, contro degli Spurs incapaci di trovare continuità e resistere agli assalti avversari, per poi piazzare l'allungo decisivo nel finale. I trascinatori sono sempre loro, Lauri Markkanen e Jordan Clarkson: 31 punti e 12 rimbalzi (12/17 dal campo) per il finlandese, mentre il secondo violino dei Jazz chiude a quota 24. Parte dalla panchina e gioca 23 minuti Simone Fontecchio, con 8 punti e 3 rimbalzi. Negli Spurs Keldon Johnson (26) e Vassell (22) sono gli ultimi ad arrendersi, mentre Wembanyama è spento: solo 15 punti, 7 rimbalzi e 4 assist. Numeri che non bastano per evitare l'ennesima sconfitta: gli Spurs restano ultimi a Ovest (4-25), dove Utah risale in 12a posizione (13-18).
DETROIT PISTONS-BROOKLYN NETS 112-118
Prosegue la caduta libera dei Detroit Pistons, che sommano la 27a sconfitta consecutiva: è la loro peggior striscia di sempre, con un altro ko sarà record assoluto in Nba. Anche questa volta Cade Cunningham è troppo solo per poter competere contro i "mulini a vento" avversari: la sua prova da 41 punti, coadiuvata dal solo Bogdanovic (23) e maturata con la bellezza di 37 punti nella ripresa e nove rimbalzi, non riesce ad evitare il tonfo di Detroit. Brooklyn controlla ogni singolo tentativo di rimonta dei rivali e vince grazie ai 24 punti di Cam Johnson e ai 21 di Mikal Bridges, con Claxton in doppia doppia: 11 punti e 11 rimbalzi. Numeri che impallidiscono di fronte a quelli di Cunningham, ma nel basket vince la squadra migliore e la spuntano i Nets, che ora sono noni a Est (15-15). Detroit resta ultimissima con due vittorie e 28 ko.