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Nba: Philadelphia ko contro Miami, Durant trascina Phoenix al successo su Denver

I Nuggets schierano le seconde linee, ma danno filo da torcere ai Suns, che conquistano la settima vittoria di fila in extremis. 76ers ko, gli Heat sperano nei playoff. Utah out dalla post-season

07 Apr 2023 - 08:48
 © Getty Images

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La sorpresa della notte Nba arriva da Philadelphia, dove i 76ers di Embiid vengono travolti da Miami: gli Heat vincono 129-101 e mantengono vive le chances di playoff a due gare dal termine della regular season. Serve uno sforzo-extra ai Phoenix Suns per battere le seconde linee di Denver e vincere la settima gara consecutiva, successi per Cleveland e gli Spurs. Utah perde contro Okc e dice addio alla post-season, 11 punti per Fontecchio

PHOENIX SUNS-DENVER NUGGETS 119-115
Denver tiene a riposo Nikola Jokic e tutti i titolari, ma fa comunque sudare i Phoenix Suns, che devono rimontare e dare tutto negli ultimi minuti della partita, blindando il successo con un parziale di 10-0 nel giro di due minuti. La quarta forza della Western Conference (45-35), già certa di essere tale, ottiene così la settima vittoria consecutiva e mantiene uno score di otto vittorie e nessuna sconfitta con Kevin Durant in campo. Proprio l'ex Brooklyn è il trascinatore con 29 punti, seguito a ruota dai 25 di Chris Paul (7 triple), con Ayton (16) e Booker (15) più indietro. La formazione sperimentale dei Nuggets, come si è detto, regge fino ai minuti conclusivi e ha un trascinatore a sorpresa in Bruce Brown: 31 punti per lui, con Reggie Jackson a quota 20. La differenza di talento è però notevole ed emerge negli istanti decisivi, col ko di Denver, che mantiene comunque il primato (blindato) a Ovest con 52 vittorie e 28 ko. 

PHILADELPHIA 76ERS-MIAMI HEAT 101-129
Miami mantiene in vita le sue speranze di evitare i play-in e centrare i playoff, distanti una sola vittoria, che varrebbero proprio la sfida a Philadelphia. Gli Heat, vincitori della Southeast Division, dominano contro i 76ers, irriconoscibili sul proprio parquet casalingo. Una controprestazione in piena regola quella dei Sixers, che mettono a referto solo 46 punti nel primo tempo (15 nel secondo quarto) e restano subito decisamente indietro rispetto a Miami, senza mai riuscire a rientrare. Il distacco alla fine è di 28 punti e neanche Joel Embiid può farci nulla: il candidato all'Mvp si ferma a quota 21 punti, venendo tenuto a riposo nell'ultimo quarto, con Harden a 14. Miami, di contro, pareggia il suo record di franchigia con 39 assist e ha due trascinatori: Buler ed Herro mettono a referto 24 punti a testa, ben supportati da Strus e Adebayo (14). Gli Heat sono così settimi a Est (43-37), ma a una sola vittoria dai playoff con due gare da disputare: affronteranno Wizards e Magic, già fuori da tutto, dunque la rimonta non è impossibile. Terzi, invece, i Sixers (52-28). 

ORLANDO MAGIC-CLEVELAND CAVALIERS 94-118
Nella scia della sconfitta Philadelphia restano i Cleveland Cavaliers, che pur tenendo a riposo tutti i titolari travolgono gli Orlando Magic, che mettono in gioco la stessa strategia visto che sono fuori dalla post-season. L'avvio è promettente per i padroni di casa, col primo quarto chiuso sul 42-33, poi Orlando si scioglie: 15 punti nel secondo periodo e 16 nel terzo fanno scivolare i Magic sul -22, con la gara ampiamente compromessa. Un'agevole vittoria, dunque, per i Cavaliers, che hanno in Danny Green il loro trascinatore: 21 punti per lui, a cui fanno seguito i 19 di Cedi Osman e i 18 di Mobley. Orlando, che tira col 28% negli ultimi tre quarti e scivola anche sul -33, si consola coi 22 punti di Suggs e i 18 di Bol Bol. I Magic scivolano al 13° posto in classifica, pur essendo appaiati ai Pacers e ai Wizards (34-46). Cavs quarti nell'Eastern Conference (51-30) a una sola vittoria dai 76ers terzi (52-28), ma con una gara in più. 

UTAH JAZZ-OKLAHOMA CITY THUNDER 98-114
La gara più vibrante in termini di post-season è quella tra Oklahoma e i Jazz, che si giocavano le residue chances di post-season sul loro parquet. Arriva il quarto ko di fila per Utah, è dunque certa di essere fuori da tutto a due partite dal termine. Lo scatto dei Thunder arriva nella ripresa, dopo che la sfida si era chiusa sul +3 di Okc a metà partita (52-55). Gli ospiti toccano anche il +20 e hanno come di consueto in Shai Gilgeous-Alexander il loro trascinatore con 22 punti: sorprendente la prova delle seconde linee di Oklahoma, che mettono a referto 50 punti. Ai Jazz, privi di Markkanen, non bastano i 22 punti di Dunn e i 16 di Olynyk. Simone Fontecchio esce dalla panchina, gioca 25 minuti e chiude con 11 punti e 3 rimbalzi: qualche errore di troppo per lui al tiro da tre, con un deludente 1/6. Jazz 12mi a Ovest (36-44) e fuori da tutto, ad Oklahoma invece basterà una singola vittoria per blindare i play-in: i Thunder sono infatti decimi (39-42) e hanno un successo di margine sui Dallas Mavericks (38-42), con cui hanno uno score positivo. 

SAN ANTONIO SPURS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 129-127
Arriva un'altra sconfitta per i Portland Trail Blazers, che schierano una formazione estremamente rimaneggiata per blindare il quinto peggior record dell'Nba e conservare qualche piccola speranza di una prima scelta nel draft. Nell'inedito scenario di Austin, casa dei San Antonio Spurs per le ultime due gare della regular season, festeggiano così questi ultimi con un'ottima prova di squadra, che consente la rimonta nell'ultimo quarto. La prova sono i quattro giocatori sopra quota 20 punti: ne realizza 25 Keita Bates-Diop, con Keldon Johnson e Champagnie a quota 24, mentre Collins chiude a quota 21 con 10 rimbalzi. A Portland, che perde la settima nelle ultime otto, non bastano i 24 punti di Knox e i 23 di Eubanks per evitare un altro ko. Trail Blazers saldamente in 13a posizione a Ovest (33-47), Spurs penultimi con 21 vittorie e 59 ko. Per loro, il terzultimo peggior record stagionale in Nba. 

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