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Nba: quarta vittoria consecutiva per gli Spurs di Belinelli, Harden ne mette 38 ma Houston va ko

San Antonio schianta Memphis 108-88 anche grazie ai 9 punti del Beli, battuta d'arresto per i Rockets, che cedono 101-110 a Portland

06 Gen 2019 - 09:25

I San Antonio Spurs calano il poker. Quarta vittoria consecutiva per i texani, che superano 108-88 i Grizzlies anche grazie ai 9 punti di Marco Belinelli. Battuta d’arresto per Houston contro Portland (101-110) nonostante i 38 di James Harden, mentre i 42 di Curry regalano il successo agli Warriors contro Sacramento (127-123). Toronto si aggiudica lo scontro al vertice a Est con Milwaukee (123-116), tutto facile per Denver, che piega Charlotte 123-110.

SAN ANTONIO SPURS-MEMPHIS GRIZZLIES 108-88
Quarta vittoria consecutiva per i San Antonio Spurs, che superano 108-88 i sempre più disastrati Memphis Grizzlies e si portano al sesto posto in classifica nella Western Conference, staccando i Los Angeles Lakers. Partita mai realmente in discussione, con i texani che passano anche grazie ai 9 punti di un Marco Belinelli sempre più decisivo in uscita dalla panchina. Dopo una prima frazione all'insegna dell'equilibrio, gli Spurs piazzano un parziale da 37-19 che taglia le gambe a Memphis, del tutto incapace di reagire. I Grizzlies, che tirano con un pessimo 37.8% dal campo, si affidano a Mike Conley, che chiude con 21 punti, ma devono fare i conti con la pessima serata di Marc Gasol (solo 6 punti per lo spagnolo). Dall'altra parte, invece, sono cinque gli uomini in doppia cifra, guidati dai 19 di Derrick White, ai quali si aggiungono i 18 (con 7 assist) di Aldridge e i 15 di Mills. Per Memphis, scivolata in 11esima posizione, si tratta della quinta sconfitta consecutiva, la nona nelle ultime 11.

MILWAUKEE BUCKS-TORONTO RAPTORS 116-123
Lo scontro al vertice tra le prime due della classe nella Eastern Conference vede uscire vittoriosi dal parquet del Fiserv Forum i Toronto Raptors: 123-116 il punteggio finale. Una vittoria, che permette ai canadesi di portarsi a un passo dal record dei Bucks, primi nonostante la sconfitta. Parte meglio Milwaukee, che si affida ai canestri di Brogdon e al fisico di Giannis Antetokounmpo: il 'Greek Freak' realizza 18 punti nel primo tempo, incendiando il duello con la stella di Toronto, Kahwi Leoanard, che ne mette 17. Toronto, anche grazie alla serata di grazia di Pascal Siakam (30 punti con 11/15 al tiro e massimo in carriera) cerca di piazzare la zampata decisiva nel terzo periodo, ma deve fare i conti con un Antetokounmpo in formato MVP, che riporta avanti i suoi. Nel finale, nonostante la prova monstre del greco (43 punti e 18 rimbalzi), sono gli ospiti a festeggiare e trovare il successo numero 29 in stagione, che li avvicina alla vetta della Eastern Conference, sempre occupata da Milwaukee. Sono 30 i punti per Leonard, decisivo dalla lunetta per l'allungo nel finale.

GOLDEN STATE WARRIORS-SACRAMENTO KINGS 127-123
Sono i Golden State Warriors ad aggiudicarsi la 'battaglia delle triple' contro i Sacramento Kings. Al Golden 1 Center finisce 127-123 per i campioni in carica, che realizzano 21 canestri da 3 punti contro i 20 dei padroni di casa: mai due squadre nella storia della lega avevano combinato per un così alto numero di canestri dall'arco. Il mattatore dell'incontro è Steph Curry, uno che non si tira mai indietro quando si tratta di sparare dai 7.25 m. Il numero 30 degli Warriors chiude con una prova sontuosa da 42 punti, 20 dei quali nell'ultimo e decisivo periodo, con cui spegne i sogni e le speranze dei giovani e atletici Kings. Sono 20 i punti di Thompson e 29 quelli di Durant, per un totale di 91 da parte dei Big Three. Per Sacramento, invece, da sottolineare la prova di Buddy Hield (32 punti e 8 triple a referto) e quella di Justin Jackson, che ne aggiunge 28 con 5 bombe dall'arco.

HOUSTON ROCKETS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 101-110
Continua il ‘magic moment’ di James Harden, alla dodicesima partita consecutiva sopra i 30 punti. Questa volta, però, i 38 messi a segno dal 'Barba' non sono sufficienti per piegare le resistenze dei Portland Trail Blazers, che al Moda Center si impongono 110-101. Primo tempo in cui la difesa di Portland collassa tutta sul numero 13, limitato dal campo e costretto a qualche palla persa di troppo. I Blazers chiudono avanti all'intervallo lungo grazie a un parziale di 20-3 propiziato dai canestri di Nurkic (25 punti e 15 rimbalzi) e arrivano a toccare anche le 16 lunghezze di vantaggio nel terzo periodo. Harden prova allora a mettersi in proprio e a caricarsi la squadra sulle spalle ma nel momento decisivo sono la tripla e il jumper di Cj McCollum (24 punti alla sirena) a scrivere la parola fine sul match. Doppia doppia per Lillard, che chiude con 17 punti e 12 assist.

CHARLOTTE HORNETS-DENVER NUGGETS 110-123
Tutto facile per i Denver Nuggets, che superano Charlotte 123-110 e si confermano la squadra da battere a Ovest. Il protagonista assoluto della sfida è ancora una volta lui, Nikola Jokic, il centro più dominante e completo di tutta la Nba. Il serbo chiude con una prestazione monumentale da 39 punti e 12 rimbalzi, compresi quelli decisivi nel finale, che spezzano le reni a Walker e compagni. Sono 18 i punti per Paul Millsap, ai quali si aggiungono i 17 di Gary Harris, autore di una schiacciata memorabile, che finirà probabilmente negli highlights della stagione. Per Charlotte, invece, brava a provare a rimanere a contatto fino alla fine, arrivano 20 punti dal solito Kemba Walker, ai quali si aggiungono i 16 (con 12 rimbalzi) di Bismack Biyombo, l’unico che ha provato (anche con falli da matita rossa) ad arginare Jokic. Sono 5 le vittorie consecutive di Denver, 8 nelle ultime 10. Charlotte, al secondo ko in fila, resta invece ottava a Est.

UTAH JAZZ-DETROIT PISTONS 110-105
Chi non riesce ad approfittare della sconfitta degli Hornets è Detroit, che deve arrendersi 110-105 ai Jazz. Utah parte malissimo, chiudendo un primo quarto inquietante con appena 13 punti a referto. Sembra tutto facile per Detroit, che scappa subito sul +19, ma che, come spesso le succede, si scioglie con lo scorrere dei minuti, allargando le maglie della propria difesa non certo inespugnabile. Per i Jazz, ancora una volta sugli scudi Donovan Mitchell, ormai prima bocca da fuoco della squadra, che chiude con 26 punti, 5 rimbalzi e 5 assist, ai quali si aggiungono i 16 di Joe Ingles. A Detroit, che manda ben cinque uomini in doppia cifra non può bastare la prova di Blake Griffin. L’ex Los Angeles Clippers chiude in doppia doppia con 34 punti e 10 rimbalzi. Continua il momento di crisi dei ‘Pistoni’, giunti al settimo ko nelle ultime 10 uscite stagionali, che rischiano ora di perdere il treno playoff.

DALLAS MAVERICKS-PHILADELPHIA 76ERS 100-106
Sono i Philadelphia 76ers ad aggiudicarsi l’elettrizzante sfida contro i Dallas Mavericks (106-100), che metteva di fronte alcuni dei giocatori più giovani e talentuosi di tutta la lega. E la next generation, guidata dai vari Simmons, Embiid e Doncic, non delude. L’australiano chiude in tripla doppia (20 punti, 14 rimbalzi e 10 assist), il centro camerunense aggiunge 25 punti e 12 rimbalzi, mentre lo sloveno classe 1999 deve fermarsi a quota 14 punti con 8 rimbalzi. Per la fredda cronaca, i Sixers controllano l’andamento del match, arrivando all’ultima frazione di gioco con 17 lunghezze di vantaggio. Qui, gli uomini di Brett Brown, oggetto di un clamoroso, quanto gratuito, attacco da parte di Jimmy Butler nelle ultime ore, alzano il piede dall’acceleratore, consentendo a Dallas di accarezzare il sogno di una rocambolesca rimonta che, però, non si concretizza. Philadelphia consolida il proprio quarto posto a Est, alle spalle di Milwaukee, Toronto e Indiana.

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