Miami s’impone a Los Angeles, Golden State (senza Curry) cade nel finale a Charlotte, Bulls ok contro Sacramento
Per i Lakers arriva la terza sconfitta nelle ultime quattro partite: i Miami Heat vincono in trasferta 96-94 e si vanno a prendere una piccola rivincita sulle ultime Finals. Un Chris Paul da record trascina Phoenix nel facile successo contro Memphis. Il canestro sulla sirena di Terry Rozier regala il successo di Charlotte contro Golden State. Zach LaVine è in versione All-Star nella vittoria dei Bulls contro Sacramento; Washington passa a Portland.
LOS ANGELES LAKERS-MIAMI HEAT 94-96
Vittoria meritata degli Heat, che superano i Lakers in casa loro nel primo match giocato dalle due squadre dopo le Nba Finals della passata stagione che hanno regalato il titolo ai Lakers. Miami, avanti per lunghi tratti della sfida, parte forte ed è guidata dai 27 punti di un ispirato Kendrick Nunn (10/14 al tiro), seguito dai 24, 8 rimbalzi e 5 assist di un chirurgico Jimmy Butler. Il match rimane in equilibrio fino alla fine quando gli ospiti, avanti di due lunghezze, sprecano malamente l’ultimo possesso: Andre Iguodala regala il pallone a LeBron James, che dopo la rubata decide di affidarsi ad Alex Caruso per il tiro decisivo, ma la tripla di quest’ultimo sulla sirena però si spegne soltanto sul primo ferro. Un errore che condanna i gialloviola alla seconda sconfitta consecutiva; la terza nelle ultime quattro partite. Kyle Kuzma è il migliore realizzatore del rimaneggiato roster dei Lakers, autore di 23 punti con 21 tiri; gli stessi tentati da LeBron James, che chiude con 19 punti, 9 assist e 9 rimbalzi.
MEMPHIS GRIZZLIES-PHOENIX SUNS 97-128
I Suns si scatenano fin dalla palla a due e ottengono una vittoria da grande squadra, approfittando di un primo tempo in cui Memphis non va oltre i 34 punti segnati. Quelli di Phoenix invece sono 31 in più già all’intervallo lungo, con Devin Booker a quota 23 e ben tre giocatori a 19 (Bridges, Saric e Payne). Chris Paul resta in campo 22 minuti, distribuisce sei assist e si prende il sesto posto all-time nella classifica dei migliori passatori Nba. I Grizzlies non vanno oltre i 12 punti con 12 tiri di Ja Morant, rimasto in campo 27 minuti. Il migliore realizzatore tra i padroni di casa è Gorgui Dieng, autore di 15 punti in 23 minuti in uscita dalla panchina. Debutto positivo per Justise Winslow a oltre un anno dalla trade Iguodala: 21 minuti, 9 punti, 7 rimbalzi per lui.
CHARLOTTE HORNETS-GOLDEN STATE WARRIORS 102-100
Gli Hornets si aggrappano a un fenomenale Terry Rozier e conquistano la vittoria all’ultimo secondo. A decidere la sfida è il canestro del n°3 di Charlotte sulla sirena di un match che Golden State perde in volata. Un’altra prestazione da ricordare per Rozier, che sulla sirena trova i punti 35 e 36 di una gara in cui dimostra di essere letale dall’arco (8/11 al tiro). Al suo fianco in quintetto, LaMelo Ball è autore di un match da 7 punti e 7 assist, molti dei quali utili ad armare la mano di PJ Washington, che chiude con 15 punti e 6/8 dal campo. Steph Curry è stato costretto invece a dare forfait pochi istanti prima della palla a due perché febbricitante. In sua assenza, il migliore realizzatore per i Warriors è Kelly Oubre Jr.: 25 punti con 6 rimbalzi e 4 triple, a cui si aggiungono i 19 realizzati da Andrew Wiggins.
CHICAGO BULLS-SACRAMENTO KINGS 122-114
I Bulls vengono trascinati da un fantastico Zach LaVine, alla sua ultima gara prima della chiusura delle selezioni per le riserve dell’All-Star Game. Sacramento, riportatasi sul -2 nel quarto periodo, sbaglia prima con Garrett Temple la tripla del possibile sorpasso a metà ultima frazione; ritorna poi nuovamente sul -6 a 45 secondi dal termine, prima di essere ricacciata definitivamente indietro dall’ultima prodezza del n°8 Bulls. Alla sirena finale sono 38 punti per Zach LaVine, che chiude on 15/20 al tiro, 3/6 dall’arco, a cui aggiunge anche 4 rimbalzi e 3 recuperi: quarta partita consecutiva con almeno 30 punti a referto e 11esima media punti all-time nella storia dei Bulls dopo due mesi di regular season (ai primi 10 posti c’è sempre Michael Jordan). I Kings si possono solamente consolare con il migliore Marvin Bagley III della stagione, autore di 26 punti e 11 rimbalzi con 11/19 dal campo.
PORTLAND TRAIL BLAZERS-WASHINGTON WIZARDS 111-118
Gli Wizards ottengono a Portland la quarta vittoria consecutiva dopo 40 giorni di enorme difficoltà. Nel finale è determinante una tripla decisiva di Davis Bertans a meno di tre minuti dalla sirena. Il migliore realizzatore è ancora una volta Bradley Beal, che festeggia segnando 37 punti con 16/27 dal campo la convocazione da titolare all’All-Star Game del prossimo 7 marzo. Beal aggiunge anche 7 rimbalzi e 3 assist. Tripla doppia per Russell Westbrook: 27 punti (con 17 tiri), condita con 11 rimbalzi e 13 assist. I Blazers si vedono cos’ interrompere la striscia positiva di sei vittorie di fila, nonostante un Damian Lillard da 35 punti, con 12 assist e 6 rimbalzi.