Bene anche Boston, Milwaukee e New York Knicks. A Ovest riscatti per Clippers, Suns e Kings
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Un Beal da 60 punti non basta per fermare la corsa di Philadelphia, sempre più prima a Est grazie ai 38 di Embiid. La tallonano Indiana e Orlando, rispettivamente vincenti contro Houston e Cleveland. Boston beffa Miami con il canestro decisivo di Prichard; Milwaukee ha la meglio contro Detroit, mentre i Knicks battono anche Utah. Si rialzano a Ovest i Clippers (che superano gli Warriors), i Suns e i Kings.
PHILADELPHIA 76ERS-WASHINGTON WIZARDS 141-136
Si conferma la migliore squadra della Nba, conquistando la sesta vittoria nelle prime sette gare di regular season. Philadelphia supera anche gli Wizards nonostante uno scatenato Bradley Beal e sembra oramai (quasi) inarrestabile. Alla sirena finale sono 60 i punti realizzati dal cestista di St. Louis, che nel giro di pochi giorni raggiunge Steph Curry nel club dei giocatori ad aver segnato così tanto in una singola partita. L’uomo più decisivo della partita però è un altro: Joel Embiid. Nessuno riesce a limitarne lo strapotere fisico del camerunense, che chiude con 38 punti a referto, otto rimbalzi, cinque assist, tre recuperi e tre stoppate. Fondamentali anche i 28 punti di Seth Curry.
INDIANA PACERS-HOUSTON ROCKETS 114-107
La vittoria casalinga dei Pacers contro Houston porta la firma di un monumentale Malcolm Brogdon, decisivo nonostante i 28 punti di John Wall (suo massimo stagionale) ai quali si aggiungono i 15 con 12 assist di un James Harden impreciso da 5/14 dal campo. A pesare in casa Rockets sotto canestro è l’assenza di Christian Wood, fuori per un problema alla schiena. Per Brogdon sono 35 punti (nuovo massimo in carriera), con tanto di tripla decisiva del sorpasso realizzata a meno di 150 secondi dalla sirena, quattro triple e sette assist. Decisivi anche i 20 punti di un chirurgico Justin Holiday.
ORLANDO MAGIC-CLEVELAND CAVALIERS 105-94
Vincono ancora i Magic, che si portano sul 6-2 di record in questo avvio di stagione dopo avere superato i Cavaliers. Decisivi i 20 punti in uscita dalla panchina realizzati da Terrence Ross, che chiude con 5/6 dalla lunga distanza, e a cui si aggiungono i 19 di Bacon e i 16 con 7 rimbalzi e 6 assist di Nikola Vucevic. Non bastano invece a Cleveland i 21 punti con 20 tentativi dal campo di un Collin Sexton che è l’ultimo a mollare tra i Cavs. Arrivano però brutte notizie per Orlando: il ginocchio di Markelle Fultz cede e la diagnosi è impietosa: lesione al legamento crociato e stagione purtroppo già finita.
MIAMI HEAT-BOSTON CELTICS 105-107
Il protagonista della giocata decisiva dei Celtics contro gli Heat è Payton Pritchard, abile a lanciarsi a rimbalzo d’attacco sull’errore di Marcus Smart, a catturare il pallone e correggere a canestro a due decimi dalla sirena. Miami, grazie a un 10-0 di parziale (in 55 secondi), aveva riportato in parità il punteggio a meno di un minuto dal termine. Da una parte Jayson Tatum chiude con 27 punti, a cui si aggiungono i 21 di Jaylen Brown; dall’altra parte non bastano i 26 punti di Jimmy Butler. Il match si è disputato nonostante qualche resistenza di Boston dopo l’assalto al Congresso da parte di una frangia estrema di sostenitori di Donald Trump.
MILWAUKEE BUCKS-DETROIT PISTONS 130-115
Secondo successo nel giro di tre giorni e terzo consecutivo per i Bucks contro i Pistons. Milwaukee tocca il +30 già sul finire di primo tempo e non si volta più indietro. Alla fine sono 25 punti per Giannis Antetokounmpo e 23 per Khris Middleton, alla guida dei sei giocatori in doppia cifra di Milwaukee, che sale così sul 5-3 di record. Detroit incassa così invece la settima sconfitta nelle prime otto gare stagionali, nonostante il ritorno in campo di Blake Griffin (9 punti complessivi) e l’ottimo Jerami Grant, che chiude con 31 punti, 10 rimbalzi e un paio di triple a bersaglio in 35 minuti.
NEW YORK KNICKS-UTAH JAZZ 112-100
Uno scatenato Austin Rivers, con i suoi 14 punti nel solo quarto periodo, regala ai Knicks il quinto successo nelle prime otto gare stagionali. Sotto di 18 lunghezze nel primo tempo, la squadra di New York riesce rimontare approfittando della pessima serata al tiro di Utah (44% dal campo con 18 punti di Mitchell e 19 di Clarkson). Il protagonista in casa NY è ancora una volta Julius Randle: per l’ex giocatore dei Bulls sono 30 punti, 16 rimbalzi e 7 assist, a cui si aggiungono i 22 di un Elfrid Payton da 10/15 al tiro e 8 assist. Siamo soltanto l’inizio della regular season, ma i Knicks non vogliono smettere di sognare.
GOLDEN STATE WARRIORS-LOS ANGELES CLIPPERS 101-108
Gli Warriors devono arrendersi nel finale di quarto periodo ai Clippers, guidati dai 21 punti a testa realizzati da Kawhi Leonard e Paul George. Los Angeles vince nonostante la modesta serata a livello offensivo (44.4% dal campo di squadra). Non riesce a incidere come vorrebbe Steph Curry che, dopo i 92 punti complessivi nelle ultime due sfide, deve accontentarsi di una serata in cui il tiro non vuol saperne di entrare: alla sirena finale sono 13 punti con 5/17 dal campo e solo una tripla a bersaglio. Meglio di lui fanno Andrew Wiggins (19 punti, 8/12 al tiro) ed Eric Paschall, che ne mette 19 in 20 minuti in uscita dalla panchina.
PHOENIX SUNS-TORONTO RAPTORS 123-115
I Suns sfruttano i 24 punti di Devin Booker e dei 21 di Jae Crowder per prendersi il quinto successo nelle ultime sei partite. Vittoria decisiva per portare il record di Phoenix sul 6-2; lo stesso dei Lakers per conquistare la vetta della Western Conference. Discorso agli antipodi per i Toronto Raptors, che invece continuano a perdere in questo disastroso inizio di stagione. Non è sufficiente un Pascal Siakam da 32 punti e 11/21 dal campo, a cui si aggiungono i 24 di Kyle Lowry. L’1-6 di record racconta eloquentemente quanto siano state complesse queste prime settimane di regular season per i canadesi.
SACRAMENTO KINGS-CHICAGO BULLS 128-124
Il gioco da quattro punti realizzato da Buddy Hield a 38 secondi dalla sirena (nonostante abbia passato una pessima serata al tiro) regala a Sacramento il margine decisivo per portare a casa una partita molto combattuta contro i Bulls, una delle squadre più in forma dell’ultima settimana. Merito dei sette giocatori in doppia cifra, guidati da 24 punti di Richaun Holmes. Chicago lotta fino alla fine, ma non riesce a uscire dal campo imbattuta. Questo nonostante i 36 punti di Coby White e i 32 di Zach LaVine. I Kings si rialzano dopo tre sconfitte consecutive.
NEW ORLEANS PELICANS-OKLAHOMA CITY THUNDER 110-111
George Hill regala ai Thunder il successo in trasferta sul campo dei Pelicans grazie al suo tiro libero realizzato a 12 secondi dalla sirena. 21 punti di Shai Gilgeous-Alexander; 20 quelli di Darius Bazley. Steven Adams perde così nel giorno in cui riesce a mettere a referto la prima tripla doppia della sua carriera: 10 punti, 11 rimbalzi e soprattutto 10 assist. Altra partita trascorsa tutta in panchina per Nicolò Melli, in enorme difficoltà in questo inizio di stagione tutto in salita. Coach Van Gundy manda in campo soltanto nove giocatori, accorciando al minimo la rotazione.
ATLANTA HAWKS-CHARLOTTE HORNETS 94-102
Partita vinta con merito in trasferta dagli Hornets contro i rimaneggiati Atlanta Hawks, che devono ancora fare a meno dell’infortunato Danilo Gallinari. Charlotte resta in vantaggio (per lo più in doppia cifra) per quasi tutta la gara, resistendo al ritorno in corsa della squadra della Georgia nel quarto periodo. Gli Hornets approfittano della pessima serata di un Trae Young da 2/9 al tiro e da soli sette punti segnati. Gordon Hayward, invece, trascina i suoi 44 punti a referto, nuovo massimo in carriera per l’ex giocatore dei Celtics, presente in maniera costante in ogni aspetto del gioco nei 39 minuti sul parquet.