JD Notae, Trapani capolista col suo razzo tascabile

David Foster Wallace ha introdotto nel 2006, all'interno della narrazione dello sport, i cosiddetti Momenti Federer. Singoli istanti o porzioni più ampie di partita in cui un gesto tecnico sembra così facile, naturale, spontaneo da far venire i brividi. Nel Trapani Shark-Germani Brescia anticipo del 23° turno di LBA 2024/25, non si è visto nessun tennista svizzero, ma si è comunque vissuta l'esperienza di una prestazione ai limiti del capolavoro. Il protagonista? Janaud, per tutti JD, Notae.

Per la seconda volta nelle ultime 3 settimane, Justin Robinson è parso sin da subito troppo frenetico e confusionario. Come nella trasferta a Reggio Emilia, problemi di falli e intensità mal gestita, per il titolare in cabina di regia per coach Repesa. Al PalaShark si è ripetuta, per la fortuna dei granata, la stessa scena vista al PalaBigi: JD Notae esce dalla panchina e trova immediatamente la frequenza giusta per modificare il ritmo della partita, rendendosi imprescindibile per i meccanismi degli Shark nei momenti cruciali di gara.

Alla sirena finale, il tabellino del prodotto di Arkansas 26 punti (7/9 da 2, 4/7 da 3), 2 rimbalzi, 3 palle perse e 7 assist in 27': il trattamento bastone - tanto, tantissimo, sia da parte dello staff tecnico che per bocca della dirigenza - e carota sta raccogliendo ora gli stessi frutti già assaggiati nella scorsa stagione. Se quelle erano le fotografie della promozione in LBA, queste sono però i "momenti Notae" che mantengono Trapani in vetta alla Serie A: "Non è più un sogno", citando il presidente Valerio Antonini a fine partita.

Il classe '98 ha individuato sin da subito il più grande e irrisolvibile punto debole della struttura di gioco di Brescia: qualsiasi gioco a due che coinvolga difensivamente Miro Bilan può generare tanti vantaggi all'attacco, a patto di sfruttarlo adeguatamente. Tripla dal palleggio, alzata per la schiacciata spettacolare del "partner in crime" Horton, penetrazione a sinistra di mano destra, arresto-e-tiro creando separazione da Dowe: a cavallo tra 1° e 2° quarto, l'ex Aris Salonicco ha messo in mostra tutto l'inventario possibile per punire difensori sì più grossi e stazzati, ma che poco hanno a che fare col suo primo passo razzente.

Ancor più significativo e d'impatto è stato il secondo tempo di JD Notae: con Trapani costretta a rimediare e rimontare il 10-26 di parziale del 2Q, il play ha deciso di sacrificare molta della circolazione "ortodossa" del pallone pur di prendersi responsabilità in prima persona. La serie di 3 triple consecutive per ritrovare il vantaggio a fine 3Q, gli assist in fila per Horton e Gabe Brown per forzare il timeout di Poeta a metà 4Q, le preziose giocate difensive su Bilan e Della Valle a fare da contorno ai punti pesanti di Galloway nei minuti conclusivi: una partita da leader, per un giocatore che sembrava alla porta giusto un mese fa.

Da quei 4 punti in 14' nel quarto di finale di Coppa Italia con Trieste e dalle ipotesi di modifiche al roster siciliano, JD Notae ha mutato completamente approccio. Nelle 4 vittorie con cui Trapani ha ripreso la marcia in vetta alla classifica, l'americano ha mantenuto 21.8 punti (69.6% da 2, 59.3% da 3 su 6.8 tentativi a gara, 87.5% ai liberi), 3 rimbalzi, 4.3 assist a partita. Il 22.5 di valutazione media registrata nel mese di marzo lo metterebbero, se parametrato all'intero campionato, al di sotto solamente del 23.8 di Miro Bilan in tutta la Serie A. Un marzo pazzesco, per uno dei grandi protagonisti della storia recente della March Madness collegiale (la sua Arkansas venne eliminata alle Elite 8 del torneo del 2022 dalla Duke di Paolo Banchero).

Al termine della vittoria con Sassari di inizio gennaio, coach Repesa aveva commentato così in conferenza stampa: "JD Notae? Non sono soddisfatto. Deve giocare per la squadra, deve muovere la palla e deve difendere molto meglio. Nessuno in Italia fino adesso ha avuto credito come lo ha avuto lui. Deve voltare pagina o dobbiamo fare qualcosa". Varese, Reggio Emilia, Trieste e ora Brescia, per mantenersi in cima alla Serie A: JD Notae, e con lui tutta Trapani, ha decisamente voltato pagina.