La guardia del Panathinaikos avrebbe accettato un triennale da €4.5 milioni a stagione, che lo renderebbe tra gli sportivi più pagati d'Europa. Alla faccia del nuovo fair play finanziario...
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Quella vista sul parquet e quella al commento delle prestazioni della squadra in Eurolega, non è stata decisamente la miglior settimana dell'ultimo biennio del Panathinaikos. La prestazione di MVP di TJ Shorts ha regalato al Paris Basketball lo scalpo dei campioni in carica a OAKA, con coach Ataman a non giustificare in alcun modo le sconfitte dei Greens - "Non stiamo giocando una buona pallacanestro, giochiamo come una squadra di veterani. Abbiamo un grosso problema: tutti pensano che saremo ai playoff, che avremo il vantaggio del campo, che andremo ad Abu Dhabi [Final Four]. Il basket è lotta, il basket è difesa, e noi lo facciamo solo quando siamo sotto. Con questa mentalità non andremo da nessuna parte".
Per la pressione dell'ambiente e degli investimenti degli ateniesi, una scossa emotiva "irrazionale", non necessariamente legata ai risultati sul campo, era quello che ci voleva. Ed eccola arrivata, nella serata di sabato 29 marzo, come riportato dal media ellenico SDNA: Kendrick Nunn ha accettato un prolungamento di contratto. Se l'accordo attuale prevede "solo" €2.5 mln all'anno e una scadenza nel giugno 2026, con inclusa una clausola di uscita verso l'NBA esercitabile dal giocatore in estate, la proposta del Panathinaikos è troppo invitante per essere rifiutata: estensione fino al 2028, annullamento di qualsiasi clausola di uscita per tornare a giocare oltreoceano, compenso annuale lievitato fino a €4.5 mln netti a stagione.
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Quello proposto a Nunn è un contratto, qualora venisse rispettato, senza precedenti in Eurolega, ma pienamente "comprensibile" se si considera la gestione salariale del Panathinaikos nel contesto ateniese ed europeo. Con la risoluzione anticipata del contratto che legava Mirotic al Barcellona, il salario netto di Nunn sarebbe il più alto mai riconosciuto a un cestista in Europa da una singola offerta di contratto triennale.
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Il Panathinaikos si è "permesso" di offrire determinate cifre sfruttando le eccezioni previste nel Financial Stability and Fair Play Regulations, che entrerà in vigore dalla prossima stagione di Eurolega: Nunn sarà uno dei 2 Anchor Players, elementi del roster di cui si considererà lo 0% dello stipendio per determinare il range di spesa delle singole squadre - impensabile che le franchigie non includano i due giocatori più pagati, per togliere dall'equazione le due buste paga più pesanti. I Greens del presidente Giannakopoulos hanno inoltre deciso di avere l'ultima parola nella sfida a distanza coi cugini dell'Olympiacos: se nell'estate del centenario i biancorossi si sono tolti lo "sfizio" di offrire €4.1 milioni all'anno a Sasha Vezenkov, concludere l'annata facendo capire che si è disposti a spendere di più è una grande vittoria, agli occhi della dirigenza del Pana, a prescindere da quello che si vedrà ad Abu Dhabi a fine maggio.
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Tali cifre renderanno Kendrick Nunn un profilo "fuori mercato" per la pallacanestro europea, almeno fino a quando si capirà il volume dell'eventuale nascita del progetto NBA in Europa. Si è ancora lontani dagli standard NBA - lo stesso Nunn, al 4° anno negli USA, aveva firmato un biennale da $10,25 mln coi Lakers, pur con uno status molto inferiore a quello maturato in meno di due stagioni al Pana - ma ci si avvicinerà a quelli del calcio europeo: nell'attuale Serie A sono 11 i calciatori con uno stipendio annuale netto superiore ai €4,5 mln (Vlahovic, Lautaro Martinez, Dybala, Barella, Calhanoglu, Marcus Thuram, Lukaku, Bastoni, Bremer, Pavard e Rafael Leão, via Capology), in Bundesliga 19 (16 dei quali al Bayern Monaco), in Liga 27, il Ligue 1 11 (tutti del Paris Saint-Germain), in Premier League 68.
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Se la stagione regolare di Eurolega ha forse espresso un paio di giocatori più Valuable di quanto Nunn abbia fatto vedere nel lungo periodo al Pana, da quest'estate sarà indiscutibilmente lui l'MVP degli stipendi di Eurolega.