Thunder e Rockets vincono in trasferta, mentre Bucks e Magic perdono in casa contro Brooklyn e Miami
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La notte Nba regala la nona vittoria di fila agli Oklahoma City Thunder, trascinati da Shai Gilgeous-Alexander sul campo degli Indiana Pacers. Festeggiano anche gli Houston Rockets, grazie al successo in casa dei New Orleans Pelicans, mentre cadono sia Milwaukee che Orlando: i Bucks perdono contro i Brooklyn Nets, i Magic contro i Miami Heat. Atlanta batte Chicago, Memphis surclassa Toronto. Sorridono pure Portland, Detroit e Washington.
OKLAHOMA CITY THUNDER-INDIANA PACERS 120-114
Gli Oklahoma City Thunder centrano la nona vittoria consecutiva e restano i primi della classe a Ovest. 120-114 il risultato finale sul campo degli Indiana Pacers, dove a trascinare Okc ci pensa il solito Shai Gilgeous-Alexander: il canadese è autore di una gara da 45 punti, 7 rimbalzi e 8 assist, eguagliando il suo massimo di punti in carriera in una singola partita. Con Indiana avanti anche di 15 punti nel corso della prima metà dell’incontro, Okc si conquista la vittoria nel finale, grazie a un parziale di 8-0 che cambia le sorti del match. I Pacers si affidano a Nembhard e Siakam, in una gara in cui Haliburton mette a referto solo 4 punti, ma non basta. Indiana interrompe la sua striscia di successi e resta all’ottavo posto a Est.
BROOKLYN NETS-MILWAUKEE BUCKS 111-105
I Brooklyn Nets passano 111-105 sul parquet dei Milwaukee Bucks, dove i newyorkesi sorprendono i recenti vincitori della Nba Cup grazie a un ultimo quarto giocato meglio. Costretti a rinunciare a Giannis Antetokounmpo per la terza partita consecutiva, i Bucks conducono il risultato per buona parte dell’incontro, ma poi si spengono nel momento decisivo e incassano una sconfitta che li tiene al quinto posto nella Eastern Conference. Brooklyn sale invece all’undicesimo posto, spinta dalle giocate di Cam Johnson e Noah Clowney. Il primo mette a referto una gara da 29 punti, con 4/6 da dietro l’arco, mentre il prodotto dell’Università dell’Alabama ci aggiunge 20 punti.
MIAMI HEAT-ORLANDO MAGIC 89-88
I Miami Heat vincono di misura il derby della Florida contro gli Orlando Magic, imponendosi per un solo punto alla sirena finale. La squadra di coach Spoelstra sorride grazie all’89-88 a proprio favore, prendendosi la rivincita a pochi giorni dalla sconfitta rimediata in casa sempre contro i Magic: gli Heat si godono i 20 punti di Herro e i 17 di Burks, di cui 11 tutti a referto nel quarto decisivo. Ancora senza Butler, Miami recupera uno svantaggio di 17 punti nel secondo tempo e si prende il match con il decisivo jumper di Herro a 0.5 dalla fine. Gli Heat restano così al sesto posto a Est, mentre Orlando rimane al quarto posto, alle spalle di Cleveland, Boston e Knicks. Ancora out Banchero.
HOUSTON ROCKETS-NEW ORLEANS PELICANS 128-111
Grande successo per gli Houston Rockets, vincenti 128-111 in casa dei New Orleans Pelicans. I texani riescono a imporre praticamente da subito il proprio ritmo, piazzando dei parziali che evidenziano tutta la differenza che attualmente esiste tra loro e i Pelicans (39-22 uno dei più decisivi). Ciò che esce è una partita facilmente amministrata dai Rockets, dove a divertirsi sono soprattutto un Jalen Green da 30 punti e un Cam Whitmore da 27 punti (in altrettanti minuti giocati). Houston tiene così il passo di Okc e si conferma la prima inseguitrice nella Western Conference, mentre New Orleans rimane la squadra fanalino di coda.
CHICAGO BULLS-ATLANTA HAWKS 133-141
Gli Atlanta Hawks vincono 141-133 sui Chicago Bulls e salgono al settimo posto a Est, dove i Tori scivolano invece in decima piazza. Saldamente nelle mani di Chicago nei primi tre periodi, le sorti della gara cambiano completamente nel quarto conclusivo, dove Atlanta chiude con un incredibile parziale di 50-25, ribaltando il risultato. A trascinare la rimonta degli Hawks sono un Jalen Johnson da 30 punti e 15 rimbalzi e un Trae Young da 27 punti e 13 assist, mentre agli ospiti non basta un LaVine da 37 punti (7/9 da tre). A condannare i Bulls nel finale sono le troppe palle perse, a favore di un attacco di Atlanta che non sbaglia invece un colpo nella fase più calda dell’incontro.
TORONTO RAPTORS-MEMPHIS GRIZZLIES 126-155
Gara ad alto punteggio anche tra Toronto e Memphis, con i Grizzlies vincitori 155-126 tra le mura amiche. Una montagna di punti che permette alla squadra del Tennessee di stabilire il proprio nuovo record di franchigia, in una gara il cui risultato finale non è praticamente mai in discussione. Merito di una grande prestazione di gruppo da parte di Memphis, capace di portare ben otto giocatori in doppia cifra e di togliere ogni speranza a Toronto sin dalle prime fasi dell’incontro. Jaren Jackson e Zach Eday chiudono con 21 punti ciascuno, mentre ai Raptors non basta un ottimo RJ Barrett: il canadese va a un passo dalla tripla doppia, fermandosi a 27 punti, 10 assist e 9 rimbalzi. Memphis resta così al terzo posto a Ovest, Toronto rimane penultima a Est.
UTAH JAZZ-PORTLAND TRAIL BLAZERS 120-122
Portland fa sua 122-120 la sfida contro Utah, prendendosi la vittoria in un match che vede l’una contro l’altra due delle peggiori squadre della Western Conference. I Blazers sono infatti al tredicesimo posto, avanti di una sola lunghezza in classifica rispetto ai Jazz. Uno è anche il canestro che decide la disputa a un centesimo di secondo dalla sirena finale: a segnarlo è Scoot Henderson, firmatario di una prestazione da 18 punti e 10 assist. È la ciliegina sulla torta di un quarto quarto da 41 punti realizzati da parte dei Trail Blazers, mai così performanti in un singolo parziale da inizio stagione. 27 sono i punti invece messi a referto sia da Shaedon Sharpe che da Deni Avdija, mentre vani risultano i 25 punti di Lauri Markkanen e la doppia doppia di Collin Sexton (19 punti e 11 assist) per i Jazz.
DETROIT PISTONS-SACRAMENTO KINGS 114-113
Finale al fotofinish anche a Sacramento, dove Detroit batte i Kings 114-113. A decidere l’incontro è la giocata da 4 punti di Jaden Ivey a tre secondi dalla sirena: tripla a bersaglio e punto aggiuntivo dalla lunetta, causato dal fallo commesso da De’Aaron Fox. Un finale amarissimo per i Kings, spesso avanti nel punteggio nel corso della gara, ma sorpresi dai 33 punti e 10 assist di Cunningham e dai 22 punti di Beasley. Fox chiude invece con 26 punti segnati e una tripla della disperazione mancata da metà campo a tempo praticamente scaduto, mentre Simone Fontecchio resta in campo per 13 minuti, collezionando 3 rimbalzi, 2 assist e una palla recuperata (zero i punti). Detroit ora è al nono posto a Est, Sacramento al dodicesimo a Ovest.
CHARLOTTE HORNETS-WASHINGTON WIZARDS 110-113
I Washington Wizards gioiscono in casa contro gli Charlotte Hornets, piegati 113-110 in un’altra partita decisa all’ultimo canestro. A definire il punteggio finale sul tabellone ci pensa Jordan Poole a otto secondi dalla conclusione, con l’ex Golden State Warriors protagonista di una partita da 25 punti e 6 assist. Washington si fa preferire nel primo tempo, ma poi incassa il rientro di Charlotte nella ripresa ed è costretta a un finale punto a punto. Con 31 punti, 6 rimbalzi e 6 assist, LaMelo Ball guida la rimonta degli Hornets e prova il colpo alla Capital One Arena, prima della risposta decisiva degli Wizards. Nonostante la vittoria, Washington resta comunque all’ultimo posto in classifica a Est, dove Charlotte si trova invece in tredicesima piazza.