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Milano, incubo infortuni senza fine: "Ci stanno rovinando la stagione"

Quelli di Mirotic, Bolmaro e LeDay sono gli ultimi di una serie infinita: i numeri sono impietosi. La preoccupazione del coach: "La situazione è tremendamente seria" 

20 Gen 2025 - 14:10
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"Abbiamo una ricorrenza di infortuni muscolari che sta rovinando la stagione. Stiamo cercando di metterci una pezza, di capire. Vedremo cosa fare nei prossimi giorni. La situazione in questo momento, a livello di organico, è estremamente seria". Le parole post Venezia di coach Ettore Messina rendono ancor più evidente la gravità del problema infortuni creatosi in casa Olimpia Milano in questa prima parte di stagione.

Dal Media Day di Eurolega del 17 settembre 2024, durante il quale il coach biancorosso era entusiasta perché "Abbiamo fatto delle buone settimane, sono soddisfatto della positività e dell'energia. Ed è stato importante poter lavorare tutti insieme dall'inizio", alla conferenza stampa post sconfitta a Venezia del 16° turno di LBA (85-72, 19 gennaio 2025) sono trascorsi 124 giorni, nei quali l'infermeria biancorossa non si è mai svuotata completamente.

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Il primo a entrarci, e quello destinato a rimanerci ancora più a lungo, è stato Josh Nebo: il lungo ex Maccabi, fiore all'occhiello della campagna trasferimenti estiva dell'Olimpia, aveva riportato una lesione muscolare nella regionale inguinale sinistra già all'esordio europeo col Monaco; rientrato a fine ottobre, già nel derby di Eurolega con la Virtus ecco il secondo stop, a causa di un trauma all’arto superiore destro; nella gara del secondo ritorno, ossia la sconfitta di misura del Round 17 col Bayern, il centro naturalizzato sloveno ha poi subìto una ricaduta sullo stesso muscolo del braccio precedentemente infortunato, suggerendo un percorso riabilitativo conservativo e tempi di recupero di conseguenza assai più dilatati (le indicazioni sono, nel più ottimista dei casi, fine aprile).

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Quello di Josh Nebo è un caso estremo, ma rappresenta i continui intoppi con cui lo staff di Ettore Messina è costretto ad avere a che fare. Dalla lesione muscolare nella regione inguinale destra che ha allontanato Shavon Shields dal parquet per sostanzialmente un mese tra ottobre e novembre al doppio stop di Ousmane Diop (distorsione della caviglia destra a metà ottobre contro lo Zalgiris e la distrazione agli adduttori della coscia destra, riscontrato nel riscaldamento pre-Maccabi, che lo sta tenendo attualmente fuori), dai traumi contusivi al pollice di Neno Dimitrijevic all'infiammazione che ha costretto a rinunciare a Fabien Causeur dall'inizio del 2025. Per non parlare degli stop&go di Leandro Bolmaro, con le noie alla caviglia vissute con Sassari e l'infortunio agli adduttori della coscia durante la trasferta di Eurolega col Partizan già nella personale cartella clinica stagionale. Tra infortuni muscolari, attacchi influenzali o traumi contusivi, l'Olimpia Milano 2024/25 sta facendo esperienza di ogni incidente possibile e immaginabile.

Anche solo limitando il conteggio alle sfide di Eurolega stagionali, considerando i primi 22 Round della competizione, arriva a quota 62 partite complessive di stop per i giocatori biancorossi. Il calcolo è immediato: una media praticamente di 3 infortunati per partita, coi picchi dell'ultimo doppio turno con ALBA e Partizan Belgrado (5 indisponibilità sia con tedeschi che con serbi). Gli unici sin qui immuni da stop di natura fisica erano stati, in ordine di minutaggio medio e di "centralità" nelle gerarchie di coach Messina: Nikola Mirotic e Zach LeDay (condannati a inaugurare la serie di assenze della trasferta a Istanbul con l'Efes di coach Banchi, giovedì 23 ore 18.30 italiane), Armoni Brooks, Giampaolo Ricci, Freddie Gillespie e Nico Mannion (arrivati rispettivamente a inizio e fine novembre, col Red Mamba che aveva fatto tra l'altro tremare tutti per la scavigliata nei secondi finali col Partizan) e Guglielmo Caruso.

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"Abbiamo perso Mirotic all'inizio del secondo tempo per un problema muscolare, poi si è fermato Bolmaro dopo 4' per un indolenzimento. Poi abbiamo concluso con Zach (LeDay, nda), che temiamo abbia subito un infortunio serio alla spalla. Vedremo": le frasi di Ettore Messina al termine della gara del Taliercio non lasciano ben sperare per l'immediato futuro delle Scarpette Rosse. Con l'Efes potrebbero stringere i denti Dimitrijevic e Causeur, ma la coperta rimane al momento cortissima.

Non ci permettiamo qui di criticare le metodologie di lavoro, i carichi di allenamento e riposo consigliati al gruppo squadra, i trattamenti e le modalità di recupero con cui lo staff medico dell'Olimpia Milano sta operando da inizio stagione: non le si conosce nel dettaglio, e sarà eventualmente chi ha tutti gli strumenti per valutarne l'operato ad agire di conseguenza. Non potendo sindacarne le cause, non si possono però tacere le pesanti conseguenze sulla stagione dell'Olimpia Milano: un gruppo che ha dimostrato brani sempre più consistenti di solidità tecnica, ma obbligato a fare sempre più di necessità virtù.

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