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Milano fa i conti dopo la (doppia) beffa: le prossime 8 gare saranno decisive

3 sconfitte consecutive, le ultime due bruceranno per parecchio. Ma ci sono ancora 16 gare da giocare, la metà prima della pausa per le coppe nazionali: in 35 giorni si deciderà il futuro europeo dell'Olimpia

27 Dic 2024 - 10:00
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Partite di Eurolega in casa, rimonte, controrimonte, finali tirati e rimpianti per la gestione degli ultimi possessi. Il ritornello che sta accompagnando la Virtus Bologna nelle ultime due stagioni lo sta cantando ora anche l'EA7 Emporio Armani Milano: il 78-79 col Bayern Monaco e l'83-84 con l'Olympiacos, con una direzione arbitrale non accettabile a questo livello, sono le ultime in ordine di tempo e quindi le più dolorose, quelle più fresche nella memoria.

Occorre ricordare che Milano, nelle serate infrasettimanali europee, arrivava all'attuale striscia di 3 sconfitte consecutive (il 17 dicembre, Kendrick Nunn non era d'accordo che si giocasse un Panathinaikos-EA7 ad armi pari...) da 8 vittorie nelle ultime 9. L'unica macchia nella rimonta da fine ottobre a inizio dicembre, la rimonta subita a Berlino dopo una consistente doppia cifra di vantaggio a favore, è destinata a tornare a breve alla memoria dei biancorossi: da qui alle settimane di sosta di Eurolega (complici coppe nazionali e finestra FIBA, il gruppo di coach Messina non giocherà in EL dal 6 al 27 febbraio), anche l'ALBA di Procida e Spagnolo è inclusa in una serie di 8 gare decisive in 35 giorni per disputare la volata finale senza dover rimontare troppe posizioni.

In 3 delle prossime 4 sfide, Milano avrà la possibilità/dovere di confermare il vantaggio dello scontro diretto e distanziare ulteriormente formazioni che le sono già dietro (viaggi in casa di ASVEL e Maccabi, visita all'Unipol Forum da parte del Partizan). Oltre alla "rivincita" con l'ALBA, però, l'EA7 ha l'opportunità di ribaltare la differenza canestri in viaggi complicati (si "parte" da -12 contro l'Efes a Istanbul, -1 al Sap Garden di Monaco e -3 alla Zalgirio Arena di Kaunas), con l'esaltante intermezzo della sfida col Panathinaikos di Ataman in Lombardia.

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L'Eurolega 2024/25, con la classifica più compatta e livellata nella zona media del gruppo, non permette tabelle e incastri a troppa distanza. Milano, e come lei diversi altri roster, ha dimostrato le capacità di ottenere 13 vittorie nelle ultime 16 così come di racimolarne 3. I precedenti di Eurolega dall'introduzione del nuovo format (girone unico, 34 sfide di regular season) indicano un record attorno al 50% per giocarsi i play-in: tra le squadre arrivate al 10° posto in anni recenti, alla Virtus nel 2023/24 e Stella Rossa nel 2022/23 "bastò" 17-17; l'ALBA Berlino nel 2021/22 sarebbe entrata con 12-16 (stagione segnata dal post Covid, ininfluente per numero di partite e condizioni di gioco); il Baskonia 2020/21 chiuse addirittura 18-16.

È in questo momento - indicato da allenatori e dirigenti di Eurolega come il più complicato dell'anno, con traguardi ancora "lontani" ma obiettivi e stanchezza già accumulati - che si dovrà valutare la bontà e la profondità delle risorse coltivate nell'EA7 Emporio Armani Milano. Assumendo che l'infortunio di Josh Nebo possa ieffettivamente riguardare "non pochi mesi", la gestione di una coppia di lunghi estremamente versatile ma con la riserva di carburante non infinita diventa lo snodo fondamentale: se la leadership emotiva di LeDay e quella tecnica di Mirotic non trovassero alternative a roster (Diop, Gillespie e Caruso, per un buon minutaggio, non sembrano esserlo), allora potrebbe essere il mercato a dare alcune risposte.

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Lì dove invece la campagna acquisti si è già fatta sentire a stagione in corso, invece, sarà la più grande sfida di Messina e del suo staff. L'inserimento di Mannion, il rientro di Bolmaro a pieno regime ("inquietante" coincidenza: con l'argentino a disposizione, il record dell'EA7 è 4-8, e il minutaggio in 3 delle 4 occasioni è stato inferiore ai 19') e l'aver ridisegnato ruolo e responsabilità offensive a Shields dopo l'infortunio sono costati minuti ad Armoni Brooks, uno dei più continui nei mesi più bui della Milano europea. Lo stesso spazio per tutti non potrà esserci, ma uno spazio migliore per ciascuno sarebbe la cosa più bella creata da Messina in questa stagione.

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Azzardare pronostici ottimisti all'indomani di un paio di sconfitte così dolorose è complicato, ma tutt'altro che vietato: sia contro il Bayern che contro l'Olympiacos, Milano si è comportata da grande squadra per buona parte di gara. La sfida, per le Scarpette Rosse, è esserlo con più continuità da qui (almeno) al 10 aprile: EA7 Emporio Armani Milano-Baskonia, ore 20.30, 34° e ultima giornata di stagione regolare. Poi si vedrà.

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