Lo stato di forma dopo la preseason, gli uomini più in forma e quelli più attesi, la chiave tattica: guida completa alla semifinale di stasera
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Coach Messina l'avrebbe voluta giocare a Milano, come solo nel 2016 nella storia. È però dell'anno successivo il ricordo più piacevole per i biancorossi tra le sfide alla Reyer: al PalaGalassi di Forlì fu 82-77 Olimpia, con Jordan Theodore MVP. 7 anni dopo, Olimpia Milano-Reyer Venezia inaugura il programma della Frecciarossa Supercoppa 2024 (palla a 2 alle 18) alla Unipol Arena: come ci arrivano le due squadre?
GLI ULTIMI PRECEDENTI
+28 dopo tre quarti: l'andamento del primo confronto tra Olimpia Milano e Reyer del 2023/24 concede poco spazio a repliche. Il 19 novembre 2023, per la 9° giornata di LBA, la squadra di Messina è trascinata dai canestri di Shields in apertura di partita (saranno 19 punti alla fine) e dalla vena realizzativa ancor più pronunciata del solito di Devon Hall (anche per la guardia ora al Fener, il tabellino segna 19): l'ultimo a mollare della Reyer è Wiltjer, che riduce il divario sino al 95-72 finale.
Il ritorno di campionato, invece, suona una musica completamente diversa: al Taliercio, nel giorno di San Patrizio, è un terzo quarto da 23-9 per i lagunari a segnare forse il momento più complicato dell'annata di Messina e soci. 22 assistenze a 11 è forse il dato più emblematico della pallacanestro corale della squadra allenata da Spahija, con 6 giocatori con 8 o più punti a referto. Niente hanno potuto Napier (18 punti, top scorer della gara) e Mirotic, soprattutto con uno Shields da 2/9 dal campo: alla sirena finale è 78-72 Reyer.
Più delle sfide di LBA, indicativo ed esemplare per considerare stimoli e motivazioni per la semifinale della Unipol Arena è stata la semifinale di Coppa Italia nella settimana di Torino. Il 17 febbraio l'efficacia realizzativa di Shields è solo la punta di un iceberg di solidità e fisicità applicate al parquet: i 22 punti dell'ex Trento e Baskonia sono sì utili per costruire il +23 a metà gara, ma è la difesa di Milano a silenziare le bocche da fuoco di Venezia. Solo un sussulto a cavallo di terzo e quarto quarto di Kabengele ridà vigore a una sfida altrimenti chiusa, che si conclude 100-77 grazie ai canestri a giochi rotti di Napier.
LA PRESEASON
Varese (in uno scrimmage a porte chiuse), Tortona, Brescia, Hapoel Gerusalemme: le tappe di avvicinamento dell'Olimpia Milano al primo appuntamento di livello Eurolega della prestagione non hanno visto inciampi imprevisti, né in termini di risultati né soprattutto di acciacchi fisici. L'International Basketball Tournament di Creta ha visto invece la squadra di Messina dividersi tra sconfitte più che onorevoli, per lucidità ed esecuzione, e affermazioni di autorità: l'81-76 col Fenerbahce fotografa bene il sostanziale equilibrio visto contro la squadra degli ex Melli e Hall, candidata quantomeno ai playoff di Eurolega, mentre il 73-62sulla Virtus Bologna inquadra lo status, a settembre 2024, del rapporto tra le big italiane.
Vittoria di 1 con Cividale (A2), vittoria di 3 al supplementare con Trieste, sconfitta di 5 con Treviso, tripla subita sulla sirena da Treier per il 76-77 con Napoli, il 99-81 con una Pistoia in piena costruzione come parziale palliativo. Considerata la costante alternanza tra parquet e riposi precauzionali di buona parte del roster orogranata tra Falcade, Jesolo e Lucca, dare un reale peso ai risultati prestagionali di Venezia è complicato, forse ingeneroso. Anche nella prima uscita ufficiale non si vedrà il roster completo: solamente in quel caso si potranno fare valutazioni ponderate.
L'UOMO CHIAVE
Il migliore nelle sfide vinte, tra i peggiori nell'unica sconfitta: il barometro dell'Olimpia Milano, in particolare negli incroci con Venezia non può non essere Shavon Shields. Nominato capitano in estate insieme a Giampaolo Ricci, il danese ha già dimostrato di essere in ritmo e con sempre più consapevolezza di essere il leader tecnico dei biancorossi. Immaginarlo come principale realizzatore di una vittoria milanese è tutt'altro che utopia...
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Nella costante revisione di accoppiamenti e minutaggi, l'unica costante dell'estate della Reyer Venezia è stata la presenza sotto canestro del nuovo capitano veneziano. Amedeo Tessitori fronteggerà un pacchetto lunghi dell'Olimpia rinnovato per nomi e caratteristiche: se per l'atletismo e l'esplosività di Nebo, McCormack e Diop il compagno Kabengele potrebbe rispondere con altrettante forza, Tex potrebbe ribaltare il campo del confronto, garantendo un basamento difensivo e di comunicazione per poi affidare le responsabilità offensive ad altri.
LA POSSIBILE SORPRESA
Lo si è visto quasi in ogni uscita, a Tortona e contro il Fenerbahce in particolare: l'impatto offensivo dalla panchina di Armoni Brooks è una risorsa che, specie in una pallacanestro dai ritmi meno tesi come sarà quella di inizio stagione, può creare strappi notevoli. Le strisce al tiro dell'ex Rockets stanno fungendo da ricarica di energia e flusso dopo il fisiologico calo degli ultimi possessi del quintetto titolare: per il discorso relativo al top scorer dell'Olimpia, forse Shields dovrebbe preoccuparsi principalmente dell'allievo di Keith Langford.
Nella finale di Coppa Italia 2024, Tyler Ennis ne ha messi 21, pur passando in secondo piano rispetto al canestro decisivo di Pullen e alla prova da MVP di Sokolowski. Definire "sorpresa" l'ex Napoli è un azzardo, ma rende al meglio l'incertezza che non può non regnare attorno alle solidità reyerine: se esiste però una guardia che ha dimostrato di mettere in difficoltà la difesa milanese anche in contesti pieni di variabili come quello di una gara secca da sfavoriti, quel giocatore è Ennis.
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LA VARIABILE TATTICA
Non partire dalla transizione dell'Olimpia Milano sarebbe una forzatura. Sia stando alle dichiarazioni di staff e giocatori biancorossi, sia vedendo quanto questa situazione di gioco sia stata esercitata in prestagione, la ricerca di tiri più immediati da parte della squadra di Messina sarà il tema principale. I risultati sono stati per ora ondivaghi, dipendenti principalmente dalla condizione atletica e dall'avvertimento dei carichi di lavoro: i lunghi per correre il campo e i tiratori per aprirlo, però, sono di primissimo ordine.
Uno dei segnali più positivi dell'estate della Reyer è stata la propensione ad andare a rimbalzo offensivo: nessuna delle squadre incontrate tra agosto e settembre ha i kg e i cm dell'Olimpia, ma la creazione di extrapossessi dipende più dal mantenimento della concentrazione e dalla lettura delle traiettorie. Le speranze di competere della Reyer passeranno inevitabilmente da quanti tiri in più potrà prendere rispetto all'Olimpia: una doppia doppia di Kabengele potrebbe aiutare...