Markel Brown core 'ngrato: domina a Napoli con la sua Trieste

Sentirsi ancora padrone del palazzetto, ma far contenta un'altra squadra. Dev'essere un po' la sensazione che avrà provato ieri Markel Brown, grande dominatore a Napoli con la canotta di Trieste. L'americano è tornato subito da avversario nella città in cui ha vinto la Coppa Italia e ha messo per un paio d'ore in silenzio il passato e i ricordi, abbattendosi sulla squadra di coach Milicic. 29 punti, a due dal suo record assoluto stabilito nella scorsa stagione contro Treviso, quando la valutazione arrivò a 39 (stavolta si è fermato un centimetro indietro, a quota 38). Da record invece il dato delle palle recuperate, 5, e delle triple a segno: 6 come contro Pesaro e Scafati quando giocava a Varese.

Oltre ai numeri, l'americano ha messo a disposizione dei nuovi compagni la sua profonda conoscenza del contesto Napoli, soprattutto dal punto di vista ambientale.

"Sapevo sarebbe stata una partita difficile avendo giocato qui, c’è un ambiente molto caldo a Napoli. Sono molto felice che la squadra abbia fatto una grande partita contro una squadra molto forte e determinata". 

Brown aveva già brillato nel gran debutto contro Milano, con 18 punti realizzati. Incrociando i dati delle due partite, risalta anche l’infallibilità dal pitturato: 4/4 contro l'Armani, 2/2 ieri.

La letteratura napoletana è piena di possibili riferimenti: qualcuno gli avrà dato del "core 'ngrato", qualcun altro avrà pensato che ha già "scordato 'o passato". Più semplicemente Brown ha già assimilato le caratteristiche di Trieste: voglia di stupire, energia e nessun timore reverenziale, a dispetto dello status (solo formale) di neopromossa.