Milano e la fatal Parigi: con Real e Barcellona si decide l'Eurolega

La trasferta dell'EA7 Emporio Armani Milano a Parigi, per il Round 30 di Eurolega, si era aperta con le parole di Pippo Ricci e si sono concluse con quelle di Ettore Messina. Così il co-capitano biancorosso, alla vigilia della serata dell'Adidas Arena: "Gli alti e bassi li abbiamo vissuti. Ora è il momento di tirare le fila, dobbiamo far vedere dove vogliamo arrivare e stare. Possiamo prendere in mano la stagione"; così il coach delle Scarpette Rosse, a pochi minuti dal 92-79 finale in favore dei parigini: "Non ha senso mollare proprio adesso".

Una controprestazione, prestando il fianco a un TJ Shorts da 24 punti, 10 assist, 7 falli subiti e 6 rimbalzi, in linea col quadro dipinto in stagione ma che assume ancora più rilevanza, in negativo, proprio per il contesto specifico della gara. La sconfitta di 13 lunghezze ribalta anche la differenza canestri maturata nella gara d'andata (79-74 per l'Olimpia all'Unipol Forum), facendo scivolare i biancorossi alle spalle dei francesi in caso di arrivo a pari punti: con 4 gare ancora da giocare, lo scarto de facto di due lunghezze (17-13 il record di Paris, 16-14 quello di Milano) è ora difficilmente rimarginabile.

La "velocità" del gruppo di coach Splitter è stato indicato come principale causa di difficoltà, nella partita di Milano, da parte di coach Messina. Una velocità di gambe in attacco, anticipando i rientri della difesa milanese e trovando tiri aperti sin dai primi secondi dell'azione; una velocità di pensiero in difesa, aggredendo gli esterni di Milano in area e togliendo loro ogni linea di passaggio nella prima porzione di gara (8 perse dell'Olimpia nei primi 13'!).

Milano si è tenuta a contatto con prestazioni estemporanee, possibili grazie al talento dei singoli e non a uno sforzo collettivo sostenibile: il Mannion del primo tempo ha guidato l'EA7 a un primo parziale irripetibile, nel bene e nel male, al tiro (6/11 da 3 e 0/3 da 2 nei primi 10'), il Causeur del terzo quarto (15 dei 18 punti del francese, top scorer di Milano, sono arrivati nei primi 8' dal rientro negli spogliatoi) ha riavvicinato l'Olimpia sino al -5 senza però mai dare l'impressione che tutta la squadra di Messina potesse mantenere l'inerzia favorevole.

Un'altra tematica da sottolineare è l'impatto, assente o a scoppio ritardato, dei principali protagonisti delle migliori notti europee milanesi: Bolmaro si è autoescluso dalla partita, dopo un primo possesso difensivo perfetto su Shorts, per problemi di falli; Paris ha deciso di mettere più corpi possibili addosso a Mirotic, accettando di venire punito da altri milanesi ma non dal 34enne di Podgorica (soli 5 tentativi dal campo per Niko); Shields e LeDay hanno mostrato solo sprazzi al proprio livello durante la gara, senza però mai dare continuità per più di 3/4 possessi consecutivi in entrambe le metà campo. I tenori di Messina non hanno scaldato la voce in tempo per salire sul palcoscenico, e tutto il coro biancorosso ne ha subìto il contraccolpo.

Rivincita della finale di Coppa Italia, e del 91-57 dell'andata di LBA della Il T Quotidiano Arena, con Trento (domenica 23, ore 18.15), Real Madrid alla Movistar Arena (martedì 25, ore 20.45, con un +9 da difendere come differenza canestri) e Barcellona all'Unipol Forum (giovedì 27, ore 20.30, col +13 della vittoria al Palau come punto di partenza per lo scontro diretto): una settimana cruciale, quella che attende l'EA7 Emporio Armani Milano tra Serie A ed Eurolega. Se in LBA si tratta solo di decidere il posizionamento nella griglia Playoff, in Europa la sfida con le big di Spagna avrà un peso maggiore, immediato, per umore e classifica. Una settimana in cui Milano dovrà mostrarsi di nuovo grande, come ha più volte fatto vedere in stagione.