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Paris Basketball, la squadra che sta incantando l'Europa

Guidati da un TJ Shorts formato MVP, i ragazzi di coach Tiago Splitter giocano la pallacanestro più esaltante di tutta l'Eurolega: ritmo, 7 vittorie consecutive e... balletti diventati virali

26 Nov 2024 - 14:15
 © Ufficio Stampa

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In testa, da solo, il Fenerbahce di Nicolò Melli. A seguire, un terzetto con Olympiacos, Bayern Monaco e una squadra esordiente nella competizione, con un coach alla prima esperienza da capo allenatore e soli 4 elementi del roster con annate di Eurolega alle spalle. Ai piani altissimi della pallacanestro europea, a sorpresa, c'è Paris Basketball.

La sorpresa è relativa, se si considerano i risultati recenti: per la società fondata nel 2018, le ultime due stagioni sono state ricche di soddisfazioni sia a livello nazionale (finalista uscente del campionato francese, arresasi solo nella serie finale al Monaco per 3-1, e vincitrice della Coppa di Francia 2023/24) che europeo (quarti di finale di EuroCup 2022/23 e vittoria nell'ultima edizione). La sorpresa è invece assai grande, se si considera la rapidità di adattamento a un'atmosfera sconosciuta come quella di Eurolega. 3 sconfitte nelle prime 4 gare, tra cui il 79-74 incassato in casa dell'Olimpia Milano, sono state gestite nella maniera migliore possibile: pochi compromessi rispetto a un impianto di gioco che, figlio del lavoro compiuto nelle passate stagioni (coach Iisalo è ora assistente allenatore ai Memphis Grizzlies in NBA), ha guadagnato la fiducia incondizionata del gruppo.

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D'altronde, 6 giocatori (Tj Shorts, Tyson Ward, Collin Malcolm, Sebastian Herrera, Leon Kratzer e Michael Kessens) facevano già parte del nucleo che, seguendo il passaggio di coach Iisalo da Bonn a Parigi, portava in dote ai francesi la mentalità dei vincitori della Basketball Champions League 2022/23. Oltre a questi, anche Nadir Hifi, Bandja Sy e l'ex Treviso Mikael Jantunen costituiscono il fil rouge tra la squadra che ha sconfitto Bourg nella finale della scorsa EuroCup e quella di quest'anno. Un puzzle quasi completo, che aveva bisogno "soltanto" di completarsi con alcuni tasselli già esperti della competizione.

© IPA

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Detto, fatto: oltre al veterano francese Ouattara, curioso come il Direttore Sportivo Amara Sy abbia cercato profili con un passato in Italia: Kevarrius Hayes (Cantù 2019/20), Maodo (Olimpia Milano 2023/24) e, in attesa di recuperare dall'infortunio al ginocchio, Daulton Hommes (Cremona 2020/21 e Trento, playoff 2024).

E dire che, nei progetti di Paris, la stagione d'esordio di Eurolega doveva essere allenata dallo stesso staff tecnico che gliel'aveva fatta guadagnare. A luglio, l'offerta che Iisalo non poteva rifiutare dall'NBA e la caccia a un profilo che possa inserirsi in un solco ben tracciato: il vissuto di assistente tra Brooklyn, Houston e la nazionale brasiliana non è un CV sulla carta così d'impatto, ma Tiago Splitter sta dimostrando di aderire perfettamente all'idea di pallacanestro del Paris Basketball.

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Così come Kenny Atkinson coi Cleveland Cavaliers in NBA, anche la pallacanestro più efficace d'Europa ha origine da un cambio di coach in estate che ha mantenuto praticamente intatta la struttura di squadra. La percezione che si ha di Paris è che vada "al doppio degli altri"? Non è tanto un discorso di possessi realmente giocati - 73 di media a partita: ALBA Berlino e Bayern ne giocano di più, così come il Maccabi Tel Aviv dell'anno scorso; l'Olimpia 2024/25 ne sfrutta appena 1 in meno sui 40', ancor più vicini sono Real Madrid (72.7) e Barcellona (72.5) - ma di quelli realmente conclusi: solo il Monaco ha una percentuale inferiore di palle perse al 14.2% dei parigini. Non una squadra che corre di più, quindi, ma la squadra che corre meglio di tutta Eurolega.

I quintetti di Paris trovano spinta, energia e divertimento principalmente dalla difesa: tanti corpi e braccia nei pressi del pallone, per compensare una stazza complessivamente inferiore alla media, e una rotazione costante trasformano i francesi in un vortice che disorienta gli avversari di turno (Parigi concede il 51.3% di percentuale effettiva al tiro, la 3° peggiore di Eurolega).

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Un divertimento che si autoalimenta, in un circolo virtuoso che coinvolge giocatori e tifosi, staff e spettatori neutrali: sempre con un linguaggio del corpo positivo, tra sorrisi ed esultanze spettacolari, Paris sembra farsi scivolare addosso la pressione e restituire a chi lo vede giocare soltanto pura gioia e allegria. I giocatori si fidano del sistema, lo staff tecnico si fida dei suoi atleti anche quando commettono errori, la squadra preferisce abbracciare il rischio invece di respingerlo. Ed eccola lì, con 8 vittorie e 3 sconfitte in Eurolega - in campionato è 7-2, dietro soltanto a Cholet.

Tra i tanti protagonisti della striscia da 7 vittorie consecutive - le ultime due arrivate in trasferta contro squadre davvero toste come Barcellona e Efes -, uno è il volto copertina dell'Eurolega 2024/25. Numero 0, come le borse di studio offerte dai college in uscita dal liceo; 175 cm x 73 kg, dimensioni che più "normali" non si può se si parla di pallacanestro di alto livello; tendenza a scongelare il tiro da 3 solo per gli istanti più importanti della gara, in contrasto con l'attitudine del basket contemporaneo (attenzione però: 6/20 da inizio anno, ma 4/5 nelle ultime 3...). Eppure, Tj Shorts è uno dei candidati attualmente più credibili al premio di MVP di Eurolega: 18 punti (3° dietro Vezenkov e Carsen Edwards), 7.7 assist (solo Tamir Blatt ne smazza di più), 6.9 falli subiti a gara (leader dei "tartassati" di EL) sono numeri addirittura freddi, che rendono poco l'idea del controllo che il naturalizzato macedone esercita sui momenti e i ritmi delle gare.

Il campione ancora ridotto di partite non è sufficiente a stabilire oggi se, a partire dalla sfida contro la Virtus Bologna alla adidas Arena (giovedì 28 novembre, 20.30), Paris Basketball si manterrà così in alto. Gli ultimi a preoccuparsi di eventuali cali, però, sembrano proprio Shorts e compagni. E chi siamo noi per contraddirli?

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