Il 98-97 in rimonta contro la Virtus Bologna fa sognare la Germani: l'esordio da capo allenatore dell'ex assistente di Milano è degno dei migliori
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Anche al termine della vittoria che è valsa l'aggancio al 2° posto di Trapani e proprio della Virtus Bologna, il primo pensiero è andato al suo gruppo: "I ragazzi sono stati strepitosi. Sono contentissimo della prestazione. Abbiamo giocato una partita di pura resilienza. Siamo riusciti a correre e ad alzare il ritmo e abbiamo prodotto quello che volevamo". Una bella fotografia di ciò che l'esordio da capo allenatore in Serie A di Giuseppe Poeta sta significando, per la sua Germani Brescia e per la massima serie tutta.
I biancoblù si sono presi un rischio - calcolato, come ogni investimento sul lungo periodo, ma pur sempre un rischio - nell'affidare l'eredità di un progetto vincente ed esaltante, come è stato quello di Alessandro Magro nel biennio 2022-24, a un head coach con precedenti esperienze in panchina solo come assistente. L'impatto di Poeta, tuttavia, è la prova che è possibile assorbire tante conoscenze da "allievo" di staff di primissimo livello (Olimpia Milano e Italbasket) da poterne trasmettere alcune, quelle giuste e più funzionali al contesto, sin da subito.
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È ancora troppo presto per definire se Poeta abbia appreso più a livello tattico da coach Messina e a livello relazionale dal Poz. Quello che è possibile già affermare, invece, è che il 39enne di Battipaglia stia toccando ogni tasto giusto per far rendere Brescia: le dichiarazioni dei leader del gruppo, Della Valle e Bilan su tutti, restituiscono la sensazione di una squadra in piena fiducia, al di là di alcuni difetti difensivi strutturali con cui i lombardi saranno destinati a convivere.
Una rotazione a 8 uomini, con l'eventuale aggiunta di Mobio, snellita dal mercato estivo rispetto al platoon system di Magro; responsabilità più specifiche e di presa più immediata per Ivanovic, Della Valle, le tre teste della creazione bresciana (4 assist di media a testa); il non essere totalmente dipendenti dalla serata al tiro della propria stella - in stagione, Amedeo Della Valle viaggia allo stesso ritmo realizzativo (16.7 punti a gara) di Bilan e Ivanovic (15.9), nonostante il 12/33 da 2 (nel roster assemblato dal GM De Benedetto, solo Cournooh tira peggio di ADV in avvicinamento a canestro) - ma, tenendo sulla corda tutti gli elementi del roster, trovare sempre una soluzione per "farne uno in più" dell'avversario di turno.
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Con una sola partita "bucata" da inizio stagione - nessuna alternativa trovata alla fisicità di Trapani nel 74-95 della 6° giornata -, Poeta ha già dimostrato di apportare i correttivi adatti. Lo aveva sottolineato nel post partita ("Se lavoriamo nel modo giusto possiamo fare in modo questo schiaffone ci serva da lezione") e, nelle due successive gara contro avversari dal telaio europeo (Tortona e Virtus Bologna), l'ha tradotto in pratica. Anche se affermerà che è esclusivamente merito dei suoi ragazzi.