L'americano ha trascinato la Vuelle sul parquet di Sassari, con 16 punti, di cui sette negli ultimi cinque minuti di gioco. Per provare a salvarsi coach Sacchetti ha bisogno delle sue qualità
di Raffaele Pappadà© IPA
Sette punti negli ultimi cinque minuti di partita, decisivi per tornare a vincere e continuare a sperare. Trevon Bluiett è l'uomo che ha cambiato lo scenario di Pesaro, con il suo ritorno sul parquet del PalaSerradimigni nell'ultimo quarto della sfida con Sassari. Con 5:10 ancora da giocare, sul punteggio di 79-78, Meo Sacchetti lo ha rimesso in campo e lui gli ha subito dato ragione.
La tripla del sorpasso e poi due canestri per far far capire agli avversari il bisogno disperato di quei due punti per la Vuelle. Impatto da trascinatore, all'interno di una prestazione positiva: 16 punti con buonissime percentuali di tiro (66.7 sia dal pitturato, con 2/3, che da oltre l'arco, con 4/6), 2 rimbalzi e anche un assist. Nato a Indianapolis, arrivato a Pesaro in estate per quella che è la sua quarta esperienza europea, dopo quelle con le canotte di Besiktas, Amburgo Towers e Dabrowa Gornicza.
Non è la sua miglior prestazione, perché alla prima giornata si era presentato ai nuovi tifosi, al PalaLeonessa di Brescia, con 21 punti, mettendo a segno 5 triple e trascinando la Vuelle, che uscì sconfitta di soli 2 punti dalla Germani, attuale capolista.
Sembrava l'inizio di qualcosa di diverso, ma adesso non c'è tempo per i rimpianti: per salvarsi, Pesaro ha bisogno di un Bluiett così anche nelle prossime quattro giornate.