La vittoria di Venezia apre nuovi scenari per la squadra di Okorn, che sta vivendo una stagione difficilissima, ma potrebbe ancora salvarsi
di Raffaele Pappadà© IPA
Per riassumere la stagione di Pistoia non basterebbe un libro, ma la cosa più eclatante di tutte è che il finale non è ancora scritto.
L'ennesimo colpo di trama ha preso forma domenica, quando l'Estra è andata a vincere al Taliercio contro Venezia e si è aperta una possibilità che ha dell'incredibile.
Il ciclone Rowan ha sconquassato il club, trascinandolo da promesse e ambizioni europee fino al baratro. Lì, sull'orlo del precipizio, Pistoia è rimasta in balia delle avversità: cambi di allenatore, giocatori che andavano e venivano e un cielo tutt'altro che rassicurante.
A prendersi l'onere di provare ad accompagnare la squadra verso un finale dignitoso è stato Gasper Okorn, che ha lavorato sulla testa dei giocatori e spinto molto su una parola chiave: orgoglio.
La stessa sottolineata da Saccaggi dopo la vittoria di domenica: "Sappiamo di vestire una maglia storia, importante, abbiamo dimostrato che ci proveremo fino alla fine".
Pistoia già diverse volte aveva messo in difficoltà grandi avversari, salvo poi sciogliersi nell'arco delle gare davanti alle inevitabili difficoltà che sta fronteggiando.
Ma contro Venezia non l'ha fatto, trasformando in 2 punti preziosissimi i 93 punti segnati, con Forrest trascinatore (24 punti).
Le sconfitte di Cremona e Napoli hanno fatto il resto, mettendo davanti a tutti uno scenario nuovo: domenica, al PalaCarrara, c'è Pistoia-Cremona.
Se l'Estra dovesse vincere darebbe altri giorni alle sue speranze di firmare un'impresa sportiva di altissimo livello. Battendo Cremona prima e Reggio Emilia all'ultima, se una tra Cremona e Napoli dovesse perdere entrambe le sue gare, sarebbe clamorosamente salva.