All'esordio da capo allenatore in una Final Eight di Coppa Italia, Giuseppe Poeta (coach Germani Brescia) è stato intervistato da La Stampa ed. Torino: "Stiamo andando oltre ogni più rosea aspettativa: in merito va innanzitutto alla società, allo staff e ai giocatori che mi hanno aiutato fin dal primo giorno. Ho a disposizione un gruppo pieno di entusiasmo e di voglia di sacrificarsi l'uno per l'altro: Della Valle, Bilan e Ivanovic sono le nostre guide. Il passaggio da giocatore a coach? Il difficile è avere sempre in testa il bene comune, mai il dettaglio. Quando giochi, sei inconsciamente portato a pensare un po' anche a te stesso: da allenatore è impossibile. È vero che un allenatore diventa bravo quando ha buoni giocatori? È bravo chi riesce a esaltare le qualità di chi va in campo, nascondendone il più possibile i difetti. Final Eight 2025? È un vero festival del basket, una vetrina importante organizzata benissimo. Torino è diventata poi la mia seconda casa: ci ho passato tre anni bellissimi, abbiamo vinto una Coppa Italia in modo del tutto insperata, la mia fidanzata ci abita. Sono un po' torinese anche io, ormai".