Il CT a SportMediaset: "DiVincenzo? Abbiamo trovato un ragazzo estremamente disponibile, ma la responsabilità della decisione non è nostra"
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Difficilmente arginabile, Gianmarco Pozzecco. Tra i pronostici e gli auguri per l'Inter in Champions League, lo Scudetto ad Antonio Conte e l'augurio di un ritorno di una bandiera come Paolo Maldini al Milan, l'intervista di SportMediaset al CT di Italbasket a margine del suo intervento nella giornata "Il Foglio a San Siro 2025" è però ovviamente partita dai temi a lui più vicini: Nazionale, Italia, EuroBasket 2025.
Il pensiero di tutti i tifosi azzurri è già tra fine agosto e inizio settembre: tra il girone a Cipro e, si spera, la fase finale in Lettonia, EuroBasket 2025 vede la Nazionale tra le squadre più interessanti da seguire nel torneo: "L'Italia può divertisti ai prossimi Europei? Ci divertiremo. Perché stiamo bene insieme, perché sono ragazzi seri. Non è che con il gruppo automaticamente si vince, ma è indispensabile per vincere che i ragazzi creino all'interno dello spogliatoio un'atmosfera di un certo tipo. Questi ragazzi, negli ultimi anni, l'hanno creata. L'Europeo è complicato, il livello di competitività si alza, tante squadre saranno agguerrite. Il mondo della pallacanestro sta cambiando: una volta, per le Nazionali favorite era più facile vincere contro squadre di fascia inferiore. Oggi è tutto più equilibrato, quindi complesso per chiunque".
Tra i 12 convocati di Pozzecco potrebbe esserci anche una novità dell'ultimo minuto: Donte DiVincenzo, 28enne del Delaware e con chiare origini italiane, guardia dei Minnesota Timberwolves in attesa di ricevere tutti i documenti necessari per la naturalizzazione. Un'aggiunta non da poco, in teoria, visto il talento e il fisico di Big Ragù: "Com'è stato l'incontro con DiVincenzo? Dico sempre quello che penso, al massimo utilizzo l'omertà. Però tante volte faccio fatica, perché tanto la gente non capisce e rimango un po' spiazzato. Tutto quello che la Federazione fa e ha fatto per portare prima Banchero e ora DiVincenzo è sufficiente affinché questi giocatori decidano eventualmente di giocare con noi o con gli USA. Ci sono questioni burocratiche a cui noi dobbiamo sottostare. La verità è che con Banchero siamo stati molto bravi, poi è saltato fuori Team USA. Per DiVincenzo, siamo andati in America io e Gigi (Datome): abbiamo trovato un ragazzo estremamente disponibile, però il passaporto ancora non c'è. Siamo in attesa. Però ripeto: la responsabilità della decisione non è stata nostra nel caso di Banchero e non sarà nostra nemmeno con DiVincenzo".
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Incassati gli apprezzamenti di varie dirigenze, italiane ed europee, che lo vorrebbero a guidare la propria squadra, il Poz è tornato anche su una questione molto dibattuta nell'ultimo decennio di pallacanestro europea: "Compatibilità tra incarico da CT e coach di un club part time? Sì, è fattibile, lo fanno in tanti, quasi tutti (lo ha fatto anche Pozzecco, sulla panchina dell'ASVEL Villeurbanne tra l'ottobre 2023 e il gennaio 2024). Da qui all'Europeo farò esclusivamente la Nazionale, questa preoccupazione non la viviamo. Come sempre accade nello sport, vivo in base a quello che riesco a fare: non sono preoccupato del futuro. Sono invece molto preoccupato che tutti quelli che hanno vissuto e vivranno con me questa esperienza azzurra ne siano gratificati, a partire dal mio Presidente (Gianni Petrucci): farò di tutto per farli felici. Non perdete tempo a cercare di convincere quelli che non vi vogliono bene a volervi bene, ma fate in modo che quelli che vi vogliono bene continuino a farlo e che lo facciano ancora con più enfasi".
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