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Pozzecco: "Gallinari? Mi emoziona il suo desiderio di finire in Nazionale"

La fiducia del c.t. azzurro in vista dell'Europeo: "Saremo più pronti rispetto al pre-olimpico, più tempo per stare insieme"

20 Feb 2025 - 10:19
 © IPA

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Stasera, a Istanbul, l’Italia affronterà i padroni di casa della Turchia nel penultimo match del gruppo B, ma lo sguardo di Gianmarco Pozzecco è già proiettato più in là, al prossimo Europeo che l’ItalBasket vuole vivere da protagonista: “Sento la responsabilità di costruire qualcosa che possa avere un futuro - racconta il Poz alla Gazzetta dello Sport -, e sono convinto che questa Nazionale ce l’abbia, anche in un contesto mondiale sempre più competitivo”.

Dopo la Turchia ci sarà l’Ungheria, da affrontare con un gruppo giovane: “Abbiamo convocato la squadra più forte possibile senza i veterani, permettendo loro di rifiatare nell’unico momento utile per farlo. Nel gruppo ci sono comunque giocatori già affermati come Pajola, Procida e Spagnolo. L’idea era costruire una Nazionale con un’impronta giovane, dando a questi ragazzi una rara opportunità da protagonisti. Ho cercato di far capire che non è una Nazionale sperimentale: dobbiamo superare la visione che i giovani siano sempre immaturi”.

Sullo sfondo anche la voglia di reagire dopo un pre-olimpico che non è andato come sperato: “Saremo più pronti, avremo più tempo per stare insieme prima di giocarci l’Europeo, e che farò le scelte che sento di dover fare. Mi aspettano decisioni sofferte e complesse, questo lo so. Ma c’è una cosa poi che mi fa essere ottimista: l’anno scorso abbiamo preparato il pre-olimpico in una settimana. Noi dobbiamo costruire un sistema, siamo costretti a giocare a pallacanestro e stare tanto in palestra aiuta, abbiamo bisogno di tempo. Al pre-olimpico non siamo andati oltre a quello che era il giusto impegno, la professionalità, le nostre potenzialità. Non avevo alzato abbastanza l’asticella”.

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È una buona notizia per l’azzurro la firma in Portorico di Danilo Gallinari? “Ho grande considerazione di Gallinari, il suo desiderio di finire in Nazionale è un’emozione che sento molto. Se lo merita come persona e giocatore. Per tutti farò delle scelte vivendo anche le indicazioni che mi daranno in quel momento il campo, i campionati, le condizioni”.

E poi un commento sui talenti del domani: Niang, Sarr, Procida e Spagnolo. “Niang ha una fisicità e un atletismo impressionanti, associati a una grande conoscenza dei suoi pregi e difetti. Sa utilizzare bene i suoi punti di forza. Sta crescendo esponenzialmente. Ho visto Spagnolo maturato: si sta divertendo di più, godendosi il percorso, e ha grande leadership. Procida e Sarr, tra le altre cose, sono delle armi difensive terrificanti”.

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