Il novembre dell'azzurro è stato al livello del rendimento delle più forti ali del torneo: il futuro tra Europa, NBA e Italbasket promette sempre meglio
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Quanto peso dare a una striscia di 5 partite consecutive? Se l'ultimo mese di Eurolega di Gabriele Procida fosse il primo segnale di uno scintillante talento, allora bisognerebbe rimandare ogni discorso sul 2002 dell'ALBA Berlino a data da destinarsi. Dell'ala cresciuta a Cantù, però, si parla come materiale da altissima pallacanestro sin dal 2019/20, annata di esordio in Serie A con l'allora Acqua San Bernardo-Cinelandia: stabilizzare il proprio rendimento al top della pallacanestro continentale, dopo un percorso nient'affatto lineare dal punto di vista "clinico", assume tutto un altro peso.
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5 gare consecutive in doppia cifra, Gabriele Procida non le aveva mai registrate in alcuna competizione da professionista. Né nelle annate in LBA con Cantù o Fortitudo, né in Bundesliga o nelle due precedenti Eurolega con l'ALBA Berlino. Tra Efes, Stella Rossa, Olimpia Milano, Bayern Monaco e Real Madrid, il tabellino del numero 1 gialloblù recita 18.4 punti, 71.4% da 2, 36% da 3, 3.4 rimbalzi e altrettanti falli subiti di media (nelle prime 5 gare dell'anno ne aveva subiti 3 in tutto!): percentuali forse difficilmente sostenibili, ma che raccontano dell'estrema fiducia che sta vivendo Procida. Una fiducia non tanto di Gabriele nelle proprie qualità tecniche, nella combinazione tiro in uscita dai blocchi-esplosività nell'attacco a campo aperto, che non è mai venuta meno, ma dello staff tecnico di coach Gonzalez.
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Per la prima volta in carriera, infatti, Procida è utilizzato a tutti gli effetti come uno dei "big" dell'ALBA, risparmiato in Bundesliga (5 gare giocate su 8, 20' di media, comunque sufficienti a renderlo il 4° miglior "ladro" del campionato con 2 palle rubate a partita) per poter splendere al massimo nelle serate infrasettimanali di Eurolega. Il massimo in carriera per punti, riscritto due volte nel giro di 5 giorni - 25 punti nella sconfitta di Belgrado con la Stella Rossa, 29 nella clamorosa rimonta ai danni di Milano - ha consolidato lo status da realizzatore dell'ultima Rising Star di Eurolega (terzo italiano della storia dopo Bargnani e Gallinari), riproponendo un dibattito già presentatosi nella mente degli addetti ai lavori: fin dove potrà arrivare?
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Immaginare un futuro con un ruolo chiave nell'Italbasket è automatico. Procida non ha finora mantenuto un rapporto particolarmente felice con la Nazionale, incrociando il finale della carriera di Gigi Datome e il picco di quella di Fontecchio proprio nel suo ruolo e mancando il primo appuntamento con reale possibilità di consacrazione (PreOlimpico 2024) a causa di un infortunio. Più intrigante è ipotizzare in quale contesto di club Procida possa rendere al meglio di qui a 5/10: al di sotto di una medio/alta Eurolega non si dovrebbe andare, ma ha senso parlare dell'ala lombarda in ottica NBA?
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Gli Utah Jazz, che hanno ottenuto i suoi diritti nello scambio che ha portato proprio Fontecchio a Detroit, hanno già manifestato vari apprezzamenti per le potenzialità di Gabriele, pur non potendogli far assaggiare il clima a stelle e strisce nell'ultima Summer League per il già citato infortunio dell'estate 2024. Per essere uno specialista non solo da Eurolega ma anche da NBA, a Procida manca forse solo l'attaccare il ferro, palla in mano, anche a difesa schierata. Quale miglior momento di questo, col sostegno e il minutaggio garantiti dall'ALBA Berlino, per aggiungerlo? Dalla sfida della Uber Arena col Maccabi (domani, palla a due ore 20), sarà un piacere scoprire fin dove arriverà Gabriele Procida.