Gli spagnoli costruiscono il successo con un primo tempo magnifico. Ma l'orgoglioso tentativo di rimonta dei greci merita tanti applausi
di Enrico De SantisStanding ovation. La merita il Real Madrid che giocando una pallacanestro divina nei primi 20' fa fuori l'Olympiacos: uno show della squadra di Mateo a cui hanno contribuito tutti i giocatori mandati in campo. Ma lo meritano anche gli sconfitti, perché la squadra di Bartzokas ha messo in campo cuore e orgoglio, avvicinandosi a una clamorosa rimonta da -25. Domenica alle 20 la finalissima col Panathinaikos.
In una Uber Arena molto colorata di rosso Real e Oly sono subito roventi dalla distanza: 5 triple a segno (due di Hezojia e una a testa per Musa, Canaan e Peters) nei primi 6 tentativi per un avvio ad alta velocità. Il numero 11 del Madrid ha le mani di seta: terza tripla consecutiva e Real che piazza il primo allungo sul +8. La squadra di Chus Mateo difende forte e ha un capitolato di soluzioni offensive senza fine, efficaci anche contro un sistema difensivo rodato e di primo livello come quello di Bartzokas. Musa e Yabusele da lontano e Tavares da sotto (con la regia illuminata di Campazzo) aprono altre crepe nella difesa greca: i campioni d'Europa volano a +18 a fine primo quarto sul 28-10.
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Petrusev prova a dare la scossa all'Oly in apertura di secondo periodo con 5 punti consecutivi, ma la second unit del Real Madrid non vuole "sporcare" la meravigliosa prima frazione dello starting five: Causeur, Poirer e Rodriguez guidano i blacos al +21 a metà quarto. Per la perfezione manca la firma di Sergio Llull: la sua palombella dalla media vale il +25. Un paio di sussulti di McKissic limano lo svantaggio prima dell'intervallo (56-37), ma poco cambia: il Real Madrid ha giocato 20 minuti di basket fantastico, con quasi il 70% da 3 e con un 77 complessivo di valutazione contro il 25 degli avversari.
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Dopo l'intervallo gli spagnoli rientrano con eccessivo (e comprensibile) relax e l'Olympiacos ne approfitta: Williams-Goss e Peters sono l'anima del terzo quarto dell'Oly che arriva a -10, anche perchè il Real non riesce più a segnare. Appena 10 punti prima della tripla pesantissima di Llull a un minuto dalla fine del quarto che si chiude col Madrid avanti, ma col vantaggio sceso a 13 punti (71-58).
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Alec Peters continua il suo show al tiro in apertura di ultimo periodo: la sua quarta tripla (su cinque tentate) riporta la squadra di Bartzokas a -10. La gara diventa dura e spigolosa, col Real che cerca di contenere la furia dell'Olympiakos che mette in campo enorme orgoglio: William-Goss riporta lo svantaggio a una singola cifra (-9) dopo tantissimo tempo. Il Madrid soffre e si mette a lottare sullo stesso piano degli avversari: Campazzo recupera palla tuffandosi e manda a segno Musa, poco dopo altro pallone recuperato dalla difesa e meraviglioso assist a tuttocampo dietro alla schiena del Chacho Rodriguez ancora per il bosniaco che stampa il nuovo +14 con 38" da giocare. L'ultima tripla di Peters scrive il risultato finale: Real Madrid 87, Olympiacos 76 e per la squadra di Chus Mateo è ancora finale.
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IL TABELLINO
REAL MADRID-OLYMPIACOS 87-76
REAL MADRID: Campazzo 3, Musa 20, Hezoja 12, Ndiaye, Tavares 9, Rodriguez 8, Llull 9, Causeur 4, Fernandez, Abalde, Yabusele 11, Poirier 11. Coach: Chus Mateo.
OLYMPIACOS: Walkup 4, Canaan 7, Papanikolaou 3, Peters 23, Fall 2, Williams-Goss 15, Larentzakis ne, Mitrou-Long ne, McKissic 17, Petrusev 5, Wright, Milutinov. Coach: Georgios Bartzokas