A 20 anni dall'argento conquistato alle Olimpiadi di Atene, "Charlie" Recalcati ha riassunto in un'intervista concessa a La Prealpina due decenni nei quali il suo appello di rifondazione della pallacanestro italiana non è stato debitamente colto: "Ciò che spiace maggiormente è che avevo proposto delle soluzioni con una critica costruttiva: magari non erano ottimali, ma sono state archiviate andando avanti senza valutarle. La salute di un movimento non si giudica dalle punte. Conta la base che dà possibilità di ricambio e sopperisce a eventuali infortuni. Incentiverei le società di tutti i livelli e tutti i campionati, coinvolgendo club e FIP: in serie A una luxury tax a salire per chi tessera più di cinque stranieri, più un contributo federale per alzare il montepremi. Dall'A2 in giù lo stesso discorso con senior e under: chi dà spazio a italiani e giovani potrebbe autofinanziarsi con la premialità. Per invertire il trend servono decisioni scomode, non che accontentino tutti".