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BCL, Reggio Emilia e Tortona non ribaltano il fattore campo

Malaga e Tenerife confermano i favori del pronostico in Gara1 dei quarti: gli emiliani naufragano (105-68), Tortona va vicinissima al colpaccio (93-89 al supplementare)

10 Apr 2025 - 12:15
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Spagna-Italia 2-0: questo il responso al termine di Gara1 dei quarti di finale di Basketball Champions League. Se Reggio Emilia ha subito dato poche illusioni di poter competere contro i campioni in carica dell'Unicaja Malaga, Tortona tornerà in Piemonte con diversi motivi per cui rammaricarsi di non aver violato il parquet del Santiago Martin: Tenerife non perdeva in casa in BCL da 28 partite, e mai era andata così vicina dal farlo come contro Baldasso e compagni.

UNICAJA MALAGA -UNAHOTELS REGGIO EMILIA 105-68 (25-15, 58-37, 78-65, 105-68)

La Gara1 del Martin Carpena non ha fatto eccezione: Malaga, in questa competizione, sembra ingiocabile. L'unico sussulto vero della Reggiana, priva di Kenneth Faried - Manimal è negli Stati Uniti per il funerale della madre, scomparsa alla vigilia della vittoria su Milano -, è a inizio terzo quarto: raggiunto il massimo svantaggio sino a quel momento (60-37), le triple consecutive di Grant e Cheatham (top scorer dei biancorossi a fine serata con 19 punti) firmano un parziale di 18-5, che costringe coach Navarro a chiamare timeout e implorare i suoi di "tornare a giocare seriamente".

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Detto, fatto: dopo aver risolto in fretta l'enigma della zona emiliana nel primo tempo, trovando costantemente i tagli sulla linea di fondo, il nuovo scatto è principalmente opera di Tyson Carter. L'ex Zenit San Pietroburgo è troppo più attivo delle guardie di Priftis, rompendo ogni linea di passaggio verso il pitturato degli andalusi e alzando i ritmi in attacco: per l'americano, MVP della gara, a fine serata il tabellino mostra 20 punti (4/5 da 2, 3/4 da 3, 3/3 ai liberi). Il quarto parziale si trasforma rapidamente in una non-competitiva: Malaga fa ruotare tutti gli uomini mandati a referto - il meno impiegato è Tyson Perez con 9'44" sul parquet, il minutaggio più consistente sono i 21'43" di David Kravish -, col divario che assume proporzioni gigantesche: l'UnaHotels "smette di giocare", segnando solo 3 punti nell'ultimo quarto. Il 100° punto di Malaga è siglato dall'ex Virtus Roma e Reyer Venezia Melvin Ejim: al canadese toccherà portare le paste al prossimo allenamento.

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Gara2 al PalaBigi (martedì 15, ore 20) suonerà un'altra musica: il probabile rientro di Faried dovrebbe garantire la solidità mancata al Carpena nei minuti senza Faye, con Cheatham, Gombauld e Chillo adattati come lunghi e troppo teneri nel contenere le penetrazioni degli spagnoli (26/38 da 2). Fondamentale, per Reggio Emilia, mantenere una disciplina migliore a rimbalzo: le 12 carambole raccolte da Malaga, a fronte di una serata più precisa dall'arco dei quintetti di Navarro (10/30 in Gara1), non sono replicabili.

MALAGA: Perez 7, Osetkowski 5, Balcerowski 6, Ejim 17, Kalinoski 8, Taylor 4, Barreiro 7, Diaz 3, Carter 20, Dedovic 8, Kravish 10, Perry 10. All: Navarro.

REGGIO EMILIA: Barford 7, Gallo 0, Winston 12, Faye 4, Gombauld 4, Smith 7, Uglietti 3, Vitali 3, Grant 9, Chillo 0, Cheatham 19, Fainke NE. All: Priftis.

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LA LAGUNA TENERIFE - BERTRAM YACHTS TORTONA 93-89 d.t.s. (23-10, 40-36, 59-55, 80-80)

13-0 nei primi 4'43" effettivi sul parquet del Santiago Martin: una simile partenza a handicap avrebbe potuto terminare la contesa per molte, ma non per una squadra dalle alternative e dall'esperienza di Tortona. Tenerife continua a trovare Shermadini e Scrubb nei pressi del ferro, ma è in attacco che i piemontesi ritrovano linfa nel primo tempo. Biligha nel finale di primo quarto, Denegri e Vital nella prima metà abbondante del secondo riportano la Bertram a contatto (34-30), sostenuti anche da una difesa molto più aggressiva su Huertas e i palleggiatori canari.

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Le brutte percentuali dall'arco da parte di entrambe all'intervallo lungo (3/10 da 3 per la squadra di Vidorreta, 3/11 per quella di De Raffaele) mantengono i piemontesi in scia a metà partita. Dopo il fondamentale contributo della panchina, è il quintetto titolare della Bertram a fare la voce grossa dopo l'inizio shock: Kamagate e Weems riducono il distacco alla singola lunghezza (42-41), ma l'efficienza che ha portato Tenerife a 28 vittorie casalinghe consecutive prima di questa Gara1 emerge nuovamente: Huertas e Shermadini non sbagliano una scelta - il 41enne play brasiliano non sbaglia nemmeno un tiro, per oltre tre quarti (i primi 9 tiri tentati, tutti realizzati!) - e creano un nuovo cuscinetto in favore degli spagnoli (54-47).

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Due falli commessi da Candi nei primi 10" dell'ultimo parziale potrebbero essere un altro momento critico, ma Tortona risponde più che presente: i liberi di Gorham pareggiano a quota 61, prima che gli 8 punti in fila di Baldasso scavino il primo solco della serata in favore di Tortona (65-69). L'accoppiata Shermadini-Huertas riporta la sfida in parità (74-74), ma un paio di giocate di Weems rimettono due possessi di distanza (74-78). A ribaltare l'inerzia sono la tripla di Abromaitis e i liberi dell'ex Caserta Doornekamp, concessi per un fallo a rimbalzo di Kamagate e un fallo tecnico per proteste.

I liberi di Denegri mandano la sfida all'overtime, regno del duello individuale Abromaitis-Vital. La Bertram non concretizza due possessi nei quali potrebbe tornare avanti, ma alla fine può dirsi sfortunata: Weems pesta la linea da 3 per quella che sarebbe stata la tripla del 90-90.

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TENERIFE: Kramer 9, Kostadinov 4, Fernandez 0, Scrubb 8, Costa 0, Sastre NE, Shermadini 19, Abromaitis 18, Doornekamp 8, Badji NE, Fitipaldo 2, Huertas 26. All: Vidorreta.

TORTONA: Zerini NE, Vital 12, Kuhse 0, Gorham 11, Candi 0, Denegri 9, Baldasso 16, Kamagate 12, Biligha 6, Severini 6, Josovic NE, Weems 17. All: De Raffaele.

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