La squadra di Spahija ha battuto con oltre 30 punti di scarto Trieste con una grande prova collettiva e i soliti Ennis e Kabengele a incantare
di Raffaele Pappadà© IPA
L'inizio ad handicap è solo un ricordo. E, probabilmente, Venezia è stata molto brava a trasformarla in uno stimolo.
La squadra di Spahija ha risposto più che brillantemente al ko con Brescia, l'unico nelle ultime 8 di campionato.
Un avversario di rilievo come Trieste, che ha ritrovato anche la guida di Colbey Ross, è stato spazzato via con un clamoroso 103-70.
Una vittoria schiacciante, arrivata coinvolgendo il collettivo ed esaltando i singoli.
A partire da Kabengele, strepitoso non tanto nei numeri (ha spesso fatto meglio dei pur notevoli 15 punti di domenica), quando nelle giocate: almeno un paio da urlo, una in particolare. Corsa tra gli avversari, finta e schiacciata che ha fatto mettere le mani tra i capelli a diversi compagni.
13 punti li hanno segnati Ennis (uno dei grandi protagonisti del rinascimento veneziano), Wiltjer e Simms, si è "fermato" a 11 Amedeo Tessitori.
La Reyer ha messo 31 tiri su 51 dal pitturato e 12 triple su 33 tentate, chiudendo con uno scarto monstre quello che, a guardare la classifica, era uno scontro diretto.
Gli orogranata hanno rinforzato il loro posto playoff, approfittando anche del ko di Tortona, e con questo spirito possono guardare avanti con la curiosità di chi negli spareggi può diventare una mina vagante che tutte vorranno evitare.