Due sole conferme, ma il roster di Markovic è chiuso dal 28 giugno: dalla BCL ai playoff di LBA, la Dinamo vuole correre
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Quanti, tra i giocatori che compongono il roster della Sassari guidata da coach Markovic, dimostreranno di essere la "gente che dorma con la maglia della Dinamo addosso" cercata dal Presidente Stefano Sardara e dal GM Federico Pasquini, solo il parquet saprà dirlo. Le premesse, però, sono talmente positive da aver sorpreso addirittura la dirigenza, per la rapidità con cui sono stati definiti i 10 nuovi acquisti.
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Dal comunicato relativo a Justin Bibbins a quello di Nate Renfro sono passati appena 36 giorni, dal 23 maggio (poco più di due settimane dall'ultima gara di LBA, la vittoria al PalaSerradimigni con Reggio Emilia) al 28 giugno. Un plauso alla società biancoblu è d'obbligo: le contingenze (BCL Qualification Round ad Antalya, 20-22 settembre) richiedevano un gruppo che fosse in grado di trovare un'alchimia il prima possibile e hanno favorito un'accelerata rispetto alla media delle sessioni precedenti, ma ufficializzare una decina di firme prima dell'inizio di luglio significa aver individuato gli obiettivi più aderenti alla filosofia, tecnica ed emotiva, del Banco di Sardegna.
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Proprio il finale della scorsa stagione ha indicato la via: Cappelletti e Bendzius sono gli unici "superstiti" del 2023/24, ma la permanenza basilare è quella di Nenad Markovic. Il coach bosniaco ha confermato la nomea di tecnico pragmatico, capace di modellare un sistema difensivo consolidato e affidarsi alle letture dei propri giocatori per lo sviluppo offensivo. Uno staff che ripone tanta responsabilità nelle qualità dei singoli non può che accettare un carnet di soluzioni a roster assai vario, pronto a mescolare a gara in corso la divisione cristallizzata di quintetto titolare e panchina apparentemente lontane tra loro.
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Il playmaker e il centro titolare hanno la peculiare caratteristica di aver già giocato insieme per un campionato, e aver giocato un paio di gare contro proprio il loro futuro coach: Justin Bibbins - descritto da Markovic come "un giocatore di leadership che sa creare vantaggio per la squadra con la palla in mano, è un combattente, un ragazzo che può guidare il gruppo" - e Miralem Halilovic - capitano della Bosnia, chiamato a essere esempio e leader dentro e fuori dal campo - si sono conosciuti nel Nanterre 2022/23, affrontando tra le altre del campionato francese il JDA Dijon di coach Markovic.
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A unire una coppia di creatori per sé e per gli altri e un finalizzatore esiziale dal perimetro come Bendzius, la Dinamo ha deciso di concentrare l'esperienza e la duttilità in Michal Sokolowski e il talento atletico e fisico in Brian Fobbs: se la regia offensiva sarà diffusa tra varie menti, l'intensità difensiva e la lettura degli aggiustamenti proposti dal coaching staff - vedasi alternanza uomo/zona - sarà delegata agli esterni provenienti da Bamberg e Napoli.
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Delle firme conclusive, oltre a italiani con grande esperienza in LBA (Udom e Tambone) e altri chiamati a completare il roster (Vincini e il figliol prodigo Trucchetti), due sono assai intriganti. Giovanni Veronesi - primo giocatore giunto in Sardegna per iniziare la preparazione - ha lanciato segnali molto interessanti nell'A2 con l'Assigeco Piacenza: per la prima volta in LBA a 26, sarà curioso capire quanto potrà essere un produttore di tanto attacco in pochi minuti, grazie alla combinazione tra atletismo e mano educatissima dalla lunga distanza (39% da 3 negli ultimi playoff). Ancor più adatto a diventare il lungo di un quintetto da altissimi ritmi e conclusioni create nei primi secondi dell'azione è Nate Renfro: agli antipodi rispetto ad Halilovic per atletismo, fisicità e spaziature verticali, le giocate dell'americano nei pressi dei ferri si candidano a riempire le top 10 degli highlights della prossima LBA, così come lo sono state nelle ultime Final 4 di BCL col Peristeri di coach Spanoulis.
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Una prima importante svolta della stagione sassarese sarà presa ancor prima che venga alzata la prima palla a due di LBA. Ma se, almeno ai nastri di partenza, l'estate della Dinamo Sassari ha "piacevolmente stupito" un presidente dall'esperienza e dal vissuto di Stefano Sardara, allora il PalaSerradimigni potrà ospitare serate dall'alto coefficiente di spettacolo non solo negli (eventuali) infrasettimanali di BCL...