Il numero uno della Dinamo a SportMediaset: "La vittoria contro Bologna dimostra a noi stessi che le capacità per fare bene ci sono"
di Giacomo Magnani© legabasket.it
Dopo cinque sconfitte di fila, il Banco di Sardegna Sassari ha ritrovato il sorriso con la prima vittoria del 2025 contro Bologna. Il peggio sembra davvero alle spalle, come raccontato dal presidente Stefano Sardara ai nostri microfoni.
Cosa vi ha convinto ad affidare la panchina della prima squadra a Massimo Bulleri?
"Devo dire che non è stata una decisione soffertissima, nel senso che “Bullo” lo conoscevamo già da tempo visto che è da due anni con noi e ne conosciamo le capacità, l'inquadramento la solidità. È ovvio che si tratta di un nuovo debutto per lui, anche se ha già avuto le sue esperienze da allenatore in Serie A. Ci ha convinto sostanzialmente la sua qualità nel lavoro, la sua dedizione al lavoro e il fatto che abbia le idee abbastanza chiare. Poi, avendo vissuto la squadra anche nei momenti meno belli, ci dava maggiori garanzie che ripartire da zero in corso di stagione".
Guardandosi indietro c’è qualche scelta che non rifarebbe?
"Difficile da dirsi, nel senso che come società crediamo molto nel tandem allenatore-direttore sportivo per la creazione della squadra. Le scelte sono state fatte e ponderate da loro in maniera oculata. A me la squadra non dispiace, sicuramente abbiamo da sistemare qualcosa, però credo che ci sia stato più un problema di chimica all'interno dello spogliatoio e anche con l'allenatore piuttosto che di tecnica o di tattica. Ovviamente, come al solito, in questi casi c'è un po' di tutto dentro, quindi non mi sento di puntare il dito su una scelta precisa, su una persona precisa".
La grande vittoria contro Bologna può davvero essere la svolta per la vostra stagione?
"Rappresenta sicuramente un punto di partenza perché dimostra a noi stessi per primi che le capacità per fare bene ci sono. Perché se tu non sei all'altezza, non sei adeguato, non vai bene, non vai bene con chiunque, qualunque sia la situazione. Credo che alla fine quella partita ci consenta di avere maggiore solidità mentale ed essere più sicuri dei propri mezzi".
Siete a 3 vittorie dalla zona play-off, ma anche dalla zona retrocessione: dove guarda quando dà un occhio alla classifica?
"In genere mi guardo dietro solo per prendere la rincorsa".
C’è un giocatore che le piace portare ad esempio e che incarna al meglio lo spirito Dinamo come lo intende lei?
"Potrei nominarne più di uno, però se devo dominarne solo uno dico il nostro capitano, Eimantas Bendzius".