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INTERVISTA ESCLUSIVA

Scafati, Longobardi: "Sogno playoff, futuro Gentile, addio Logan: vi dico tutto"

Il patron dei campani a ruota libera sulle prospettive playoff, sulla permanenza del suo numero 5 e sull'addio a sorpresa dell'americano

di Enrico De Santis
08 Feb 2024 - 12:17
 © Da video

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Il 6 dicembre 2023 è la data che ha svoltato la stagione della Givova Scafati. Con l'arrivo in panchina di Matteo Boniciolli al posto di Pino Sacripanti, costretto all'addio per problemi di salute, la squadra ha cambiato marcia. La vittoria last minute contro Pesaro ha proiettato i campani al settimo posto, in piena zona playoff. Parola che in casa Scafati non è più un tabù.

"Al momento i playoff possono essere davvero un obiettivo - afferma il patron Nello Longobardi a SportMediaset - anche se ci sono ancora parecchie giornate, con tante squadre in lotta e andremo incontro a partite sempre più difficili. Sì, con un pò di fortuna i playoff possono davvero diventare un obiettivo reale".

L'uomo copertina della Givova è sicuramente Alessandro Gentile. L'ex enfant prodige della pallacanestro italiana sta disputando una stagione eccellente, come testimoniano i suoi numeri (10.7 punti, 3.6 assist, 4.5 rimbalzi in media a partita). Numeri che uniti al suo desiderio di tornare a giocare in Eurolega potrebbero mettere in dubbio il suo futuro a Scafati: "Gentile sta giocando una grande stagione - continua Longobardi - perchè si sente amato e considerato. Ed è messo nelle migliori condizioni da Matteo Boniciolli per fare quello che gli riesce meglio. La prossima stagione? Domanda difficile: ha un contratto perciò è già vincolato a noi (chiude con un mezzo sorriso, ndr)".

Lungo il cammino verso il sogno playoff non sono certo mancate le difficoltà. Una su tutte, l'improvviso caso Logan, con l'americano che ha lasciato all'improvviso la squadra per tornare negli Stati Uniti e per dare l'addio alla pallacanestro. Una decisione che avrebbe potuto aver effetti ben più dannosi di quanto poi successo in realtà, come commenta Nello Longobardi: "Questo è un mondo di professionismo puro. Il cuore è importante, ma spesso è un fattore relativo. Chiaramente abbiamo avuto un danno da situazione che ci ha lasciato un pò di amarezza superata con la forza del nostro gruppo". 

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