Grande impatto del danese in entrambe le metà campo (19 punti, 9 rimbalzi e 5 assist): silenzia Diallo e mette i liberi decisivi nel finale col Monaco
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Shavon Shields non passerà agli annali come top scorer della vittoria dell'EA7 Emporio Armani Milano contro il Monaco (86-80) nel 27° turno di regular season dell'Eurolega 2024/25: l'Olimpia ha la fortuna e il merito che Nikola Mirotic (22 punti alla sirena finale) vesta di biancorosso, con tutto ciò che il suo talento può comportare a livello di tabellino.
19 punti (4/7 da 2, 3/4 da 3, 2/5 ai liberi), 9 rimbalzi, 5 assist e 1 sola palla persa, 4 falli subiti e 1 stoppata in 31'03" sono però una dimostrazione forse ancor più tangibile della presenza universale del #31 sul parquet dell'Unipol Forum. Tanti fattori hanno portato la squadra di Messina ad accorciare in classifica su Monaco stesso, Bayern e Stella Rossa (16-11 per il terzetto, 15-12 per Milano), e Shields si è reso protagonista di un episodio simbolico per ognuno di essi.
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La notte di Milano è stata quella dell'espressione del puro talento al tiro delle proprie stelle? Ecco Shields punire da 8 metri abbondanti allo scadere dei 24", o creare separazione nell'isolamento contro Theis - non il rientro più efficace del tedesco in Eurolega, a quasi 8 anni dalle stagioni con Causeur, Melli e Trinchieri al Bamberg - col resto dell'attacco milanese immobile. La partita dell'Olimpia richiede giocate testarde, "sporche", al di là degli ideali principi di circolazione palla? Ecco Shavon attaccare 1 vs 4 in transizione e guadagnarsi il libero supplementare, o attaccare abbassando la spalla Theis e Diallo per concludere in avvicinamento. La gara dei biancorossi è fatta di piccoli momenti di protagonismo di tutti, costituiti da un paio di giocate consecutive tra attacco e rientro in difesa o viceversa? Ecco Shields confermare la doppia cifra di vantaggio a metà 3Q con un taglio da rimessa laterale (60-50) e poi sporcare la linea di passaggio di Blossomgame, obbligando Spanoulis a chiamare timeout.
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Non è stata la partita perfetta dell'Olimpia: coach Messina stesso lo ha sottolineato nel post-partita, riferendosi a "quei 4 o 5 minuti nel secondo tempo in cui abbiamo giocato in modo un po’ individualista, fermando la palla". Che fosse però una partita dall'enorme peso specifico, una di quelle da vincere whatever it takes, Shields è stato forse colui che l'ha interiorizzato più di tutti: in una serata da 8/16 di squadra ai tiri liberi fino a 32" dalla fine (0/3 dell'ex Trento fino a quel momento), segnale della tensione che la finale di Coppa Italia persa con l'Aquila portava ancora con sè nella mente e nel corpo dei biancorossi, il 2/2 di Shavon dopo il 5° fallo provocato di Theis e il timeout chiamato da Spanoulis per "spezzare il ritmo" al tiratore dalla lunetta ha avuto un significato enorme.
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Per Shields, la serata coi monegaschi rimane comunque una di quelle da ricordare: i 9 rimbalzi sono il primato di sempre in Eurolega per una partita casalinga del 30enne nato in Kansas (gli 11 contro il Maccabi nel novembre 2020, i 10 contro il Baskonia nell'ottobre 2021 e i 9 contro l'ASVEL nel marzo 2024 erano tutti in gare giocate in trasferta), mentre il 29 di valutazione ha eguagliato il primato stagionale, fatto segnare nell'altra gara dell'Unipol Forum contro una squadra francese (79-74 col Paris Basketball, Round 2).
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Per sua sfortuna, la prossima avversaria di Shields e dell'Olimpia in Eurolega non sarà transalpina. Sarà però di nuovo ad Assago a ospitare un'altra gara sicuramente non priva di stimoli: arriverà il Fenerbahce dell'ex capitano Nicolò Melli (giovedì 6 marzo, ore 20.30). A Milano servirà metterci tutto, e Shavon Shields sarà lì per farlo.
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