Millesima partita consecutiva in doppia cifra per James, nel successo dei gialloviola a San Antonio. Il Gallo si fa male alla caviglia nel match che gli Hawks perdono in casa dei Nets
La notte Nba è caratterizzata dal nuovo record di LeBron James, che nel giorno del suo 36° compleanno guida i Lakers alla vittoria sugli Spurs (121-107) diventando il primo giocatore nella storia della Lega a raggiungere mille partite consecutive in doppia cifra. Negli altri incontri, Brooklyn batte Atlanta 145-141 (Gallinari ko alla caviglia nel primo quarto), vittorie interne per Boston, Miami, e Clippers. Colpaccio Hornets a Dallas.
SAN ANTONIO SPURS-LOS ANGELES LAKERS 107-121
Doppio regalo per LeBron James, che nel giorno del suo 36esimo compleanno non solo guida i campioni in carica alla terza vittoria stagionale realizzando 26 punti, ma mette la firma sulla millesima partita consecutiva in doppia cifra alla voce punti (in regular season) ed è il primo giocatore della storia della Nba a riuscirci. Un’altra pietra miliare per uno dei giocatori di pallacanestro più forti della storia. Non è soltanto la prestazione di LeBron, comunque, ad illuminare i Lakers: ci sono anche i 21 punti di Dennis Schröder e i 20 di Anthony Davis, oltre ai 18 (tutti segnati da tre, con una percentuale di riuscita del 100%) di Wesley Matthews, letale dalla panchina. Agli Spurs, privi di LaMarcus Aldridge e Derrick White, restano soltanto un buon inizio di partita e le prestazioni da 29 punti di Dejounte Murray e da 23 punti di DeMar DeRozan. C’è però un primato non di poco conto di cui i neroargento sono protagonisti. Con l’espulsione per proteste di Gregg Popovich durante il secondo periodo è Becky Hammon a prendere le redini della panchina fino al termine del match: l’ex stella della Wnba diventa così la prima donna a ricoprire, seppur temporaneamente, il ruolo di head coach nella Lega di pallacanestro più importante al mondo.
BROOKLYN NETS-ATLANTA HAWKS 145-141
Partita estremamente spettacolare a Brooklyn, benché il punteggio altissimo non possa non far storcere il naso ai puristi della difesa. Ma l’equilibrio fra le squadre allenate da Steve Nash e Lloyd Pierce (compagni di college a Santa Clara a metà anni ‘90) dura dall’inizio alla fine e la partita, divertentissima, viene decisa soltanto nel finale grazie alle zampate decisive di Kevin Durant e Kyrie Irving: il primo sfiora la tripla-doppia mettendo a tabellino 33 punti, 11 rimbalzi e 8 assist, mentre l’ex Cavs e Celtics firma ben 17 dei suoi 25 punti complessivi negli ultimi 12 minuti effettivi. Sugli scudi, per Brooklyn, anche un Joe Harris da 23 punti. Agli Hawks non bastano i 30 punti messi a segno sia da Trae Young (che aggiunge 11 assist) sia da John Collins (che raccoglie anche 10 rimbalzi), né i 22 di Bogdan Bogdanovic, per evitare il primo ko stagionale. Da segnalare, inoltre, un nuovo infortunio per Danilo Gallinari, che rientrava proprio nella notte dopo il fastidio al piede: per l’ex Olimpia distorsione alla caviglia destra dopo soli tre minuti sul parquet, in cui aveva segnato 5 punti. Le sue condizioni saranno valutate nella giornata di giovedì dallo staff medico di Atlanta.
BOSTON CELTICS-MEMPHIS GRIZZLIES 126-107
Non c’è partita al TD Garden, dove i Celtics padroni di casa affondano senza appello una Memphis che sente anche troppo l’assenza di Ja Morant per l’infortunio alla caviglia rimediato quarantott’ore prima a Brooklyn (per lui stop di almeno tre settimane). A decidere il match è un parziale di 17-0 nel secondo periodo, dopo il quale la squadra di Brad Stevens non deve più guardarsi indietro. Dal punto di vista delle cifre, è senza dubbio la serata di Jaylen Brown, che firma il suo career-high con 42 punti, con 7/10 da tre e 8/11 da due, giocando tra l’altro soltanto tre quarti prima di accomodarsi in panchina per il ‘garbage time’ dell’ultimo periodo. Dall’altra parte non basta la doppia-doppia di Jonas Valanciunas, che mette a referto 20 punti e 11 rimbalzi: Memphis, alla decima sconfitta consecutiva negli scontri diretti contro Boston (che non batte dal 2016) resta tra l’altro anche senza Grayson Allen, che si procura un infortunio alla caviglia nel primo tempo.
MIAMI HEAT-MILWAUKEE BUCKS 119-108
Che differenza a sole ventiquattr’ore di distanza dall’imbarazzante -47: Miami (ancora senza Jimmy Butler) si prende una bella rivincita contro i Bucks riequilibrando il record stagionale con la seconda vittoria a fronte di altrettante sconfitte. Il tutto rimontando 14 punti di ritardo dal secondo quarto in poi e chiudendo con un parziale di 31-17 nell’ultimo periodo. A guidare sul parquet i vicecampioni Nba è Goran Dragic con 26 punti, ma è ugualmente notevole la prova da 22 punti, 10 assist e 8 rimbalzi di Bam Adebayo. Anche Tyler Herro è tra gli uomini decisivi, con 21 punti e 15 rimbalzi (career-high in quest’ultima voce). Dall’altra parte si salva soltanto Giannis Antetokounmpo, che mette la firma su una tripla-doppia da 26 punti, 13 rimbalzi e 10 assist. Male Khris Middleton, che si ferma a soli 8 punti con un deludente 3/15 dal campo. Per i Bucks è la terza sconfitta in cinque partite: un andamento molto diverso rispetto all’inizio della scorsa stagione, in cui ci vollero 27 incontri perché la colonnina delle sconfitte in classifica arrivasse a segnarne tre.
DALLAS MAVERICKS-CHARLOTTE HORNETS 99-118
Reduce dal +51 inflitto domenica ai Clippers, Dallas ‘torna sulla Terra’ fornendo una prestazione sottotono, che vale la terza sconfitta in quattro partite giocate finora. Gli Hornets, che invece sono al loro secondo successo consecutivo, approfittano nel migliore dei modi della gran serata di LaMelo Ball, che firma 22 punti, 8 rimbalzi e 5 assist tirando con il 70% complessivo e 4/5 dalla distanza. Molto bene, tra i vincitori di serata, anche Miles Bridges (20 punti e 16 rimbalzi) e Terry Rozier, che mette a segno 18 punti. La prestazione dei Mavericks si riassume nel clamoroso ‘airball’ di Luka Doncic nelle ultime battute del terzo periodo (per lo sloveno solo 12 punti con 4/10 al tiro) e nel momento di nervosismo, in pieno ‘garbage time’, di James Johnson, che quasi viene alle mani con Caleb Martin in un momento in cui la partita non aveva davvero più nulla da dire.
LOS ANGELES CLIPPERS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 128-105
Quarta vittoria su cinque partite giocate per i Clippers, che ritrovano Kawhi Leonard e superano senza particolari difficoltà dei Blazers decisamente meno performanti rispetto al successo di quarantott’ore prima sempre allo Staples Center, ma contro i Lakers. Leonard, in campo con una vistosa maschera protettiva dopo un’assenza di due partite, è decisivo per il successo di L.A. grazie a 28 punti complessivi, 16 dei quali segnati nel terzo periodo. Partita di ottimo livello anche per Paul George, che mette a tabellino una doppia-doppia da 23 punti e 10 rimbalzi, aggiungendo anche 7 assist. Dall’altra parte, la premiata ditta C.J. McCollum-Damian Lillard porta a casa 45 punti totali (25 il primo, 20 il numero 0), mentre Carmelo Anthony ne mette a segno 15 dalla panchina. Il resto degli uomini allenati da Terry Stotts, però, offre una prova complessiva deludente (soltanto Enes Kanter in doppia cifra, con 10 punti) e alla fine i Clippers hanno gioco facile nel portare il successo a casa.