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Venezia, Spahija: "Kabengele? Non sa cosa sia la pigrizia"

07 Gen 2025 - 14:00
 © IPA

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Intervistato sulle pagine del "Corriere dello Sport", Neven Spahija ha riavvolto il nastro sulle ultime settimane e mesi vissuti alla guida della Reyer Venezia: "Alleno da tantissimi anni e un avvio di stagione così complicato, sinceramente non mi era mai capitato. In estate abbiamo perso due playmaker come Spissu e De Nicolao. Dovevamo quindi dare un nuovo connotato alla squadra, ma di mezzo ci si sono messi infortuni a ripetizione. Può succedere, ma abbiamo faticato a darci un'identità precisa. Le scuse non mi sono mai piaciute, sono spesso un alibi dei deboli. Serviva fare un passo deciso in avanti e d siamo riusciti coniugando una crescita nel gioco alle vittorie. Quella contro Trapani ha un grande valore, perché ottenuta contro una delle formazioni più in forma. Una partita non basta certo a farci dichiarare guariti. La classifica ci ricorda che c'è tanta, tantissima strada da fare. Però i segnali sono più che buoni. Kabengele? Parliamo di un ragazzo che, ne sono certo, presto tornerà dall'altra parte dell'oceano per giocare da protagonista. In ogni allenamento da sempre il 100 per cento, non ha i passaggi a vuoto che ogni tanto caratterizzano i giocatori di scuola americana. La pigrizia, in senso sportivo, non sa cosa sia. Ha tecnica, fisicità, un buon tiro da 3: un giocatore completo, che sta crescendo sempre di più a livello tattico. L'assenza di Moretti? L’assenza di Davide Moretti per infortunio si è sentita. Con lui torniamo ad avere due ball handler, senza dover costringere a portar palla alcune delle nostre guardie. È intelligente, sa difendere. Un metronomo. Sarà essenziale per giocare una seconda parte di stagione che ci porti sempre più in alto".

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