Venezia sta compiendo gli ultimi passi per competere a pieno titolo, sia in LBA che in EuroCup: mancano un esterno e un lungo
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Tra le partecipanti agli ultimi playoff di LBA, due società paiono in netto vantaggio sulle altre per la progettazione dell'immediato futuro. A legarle, curiosamente, Walter De Raffaele. Della sua Tortona si è già riconosciuta la capacità di programmare: altrettanto meritevole di sottolineatura è lo sforzo completato dalla Reyer Venezia per distaccarsi da ciò che il coach livornese ha creato nelle passate stagioni.
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La partenza di capitan De Nicolao verso Cantù, dopo 7 stagioni di militanza orogranata, lascia Davide Casarin come unico esponente della Venezia scudettata. Il figlio del patron Federico, 12° uomo della Reyer vincitrice di Scudetto e Coppa Italia, non può essere considerato elemento di totale continuità con l'attualità: simbolicamente e sentimentalmente sì, tecnicamente no proprio per via del ruolo marginale che ebbe all'epoca da giovanissimo.
Proprio per la pazienza e la gradualità del raggiungimento di tali traguardi, il taglio definitivo del cordone ombelicale coi ricordi non poteva essere netto e drastico: affermare che coach Spahija possa avere solo ora, a quasi 17 mesi dal suo approdo in Laguna, un roster a sua immagine e somiglianza non è un azzardo.
La Reyer 2024/25 si appresta a essere ancora più fisica e stazzata di quella dell'ultima stagione. Il reparto esterni ne è l'esempio più lampante. Tutti e tre i giocatori con maggior minutaggio nello scorso finale di stagione hanno salutato (Marco Spissu destinazione Saragozza, Max Heidegger verso Ankara e De Nicolao a Cantù) insieme alle lacune in termini di taglia, soprattutto nella metà campo difensiva.
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La nuova "testa del serpente" ha kg e cm per rispondere all'esigenza: Tyler Ennis (MVP dell'ultima Final 8 di Coppa Italia con Napoli) e Carl Wheatle (26enne londinese da Pistoia, tesserabile come italiano in LBA grazie agli anni di giovanili a Biella) hanno fisicità ed energia in abbondanza, anche nell'ottica di preservare in difesa le doti realizzative di Davide Moretti, ultimo arrivato in ordine di tempo, e centellinare il minutaggio di un elemento di esperienza a completamento della rosa (Lobito Fernández, ritiratosi nel 2022 dopo un quinquennio a Trieste, è a un comunicato ufficiale di distanza dal tornare sul parquet e farlo, al Taliercio, da reyerino).
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Stante l'impossibilità di pareggiare le varie offerte fatte pervenire a Rayjon Tucker dopo un'annata da candidato MVP del campionato, la permanenza di Casarin e Parks e la volontà di rinnovare Aamir Simms confermano l'intenzione di garantire corpi spendibili su più ruoli e in diverse zone del parquet, in attacco così come in difesa.
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Con la sola ufficialità dell'arrivo - il secondo direttamente dalla GeVi Napoli di Miličić - di Alessandro Lever, è il pacchetto lunghi quello con ancora grossi punti di domanda da trasformare in esclamativi: le aggiunte a stagione in corso di Wiltjer e Kabengele, concepite per sopperire in superiorità numerica al comportamento tutt'altro che professionale di Bruno Caboclo a cavallo della FIBA World Cup 2023, costituiscono insieme ad Amedeo Tessitori una rotazione a cui manca solo un tassello per completarsi per profondità e multidimensionalità.
Un lungo, quindi. E un esterno con punti nelle mani: questi i due profili stranieri, sostenibili all'interno di una strutturazione 6+6 del roster grazie alla puntualità delle operazioni effettuate nel mercato degli italiani, che mancano alla Reyer Venezia per puntellare una base costruita nel corso della passata stagione insieme a coach Spahija. E per regalare al Taliercio, tra LBA ed EuroCup, serate simili a quelle vissute nella pagina appena girata della storia orogranata.