Brooklyn ha sospeso il giocatore per cinque giornata
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I Brooklyn Nets hanno sospeso per almeno cinque partite la star Kyrie Irving per non essersi scusato nella controversia legata al tweet in cui aveva postato un link al film "Hebrews to Negroes: Wake Up Black America", caratterizzato da contenuti antisemiti, compresa la negazione dell'Olocausto. Lo riportano i media Usa.
La squadra di Brooklyn, quartiere peraltro fortemente popolato da ebrei, ha spiegato che il fatto che Irving non abbia "rinnegato l'antisemitismo quando gli è stata data una chiara opportunità di farlo è profondamente inquietante, è contro i valori della nostra organizzazione e costituisce una condotta dannosa per il team". "Non volevo causare alcun danno, non sono quello che ha fatto il documentario", si è giustificato il campione dopo l'allenamento, rifiutandosi di scusarsi per il post e rispondendo vagamente sui punti della pellicola che non condivideva. Ieri sembrava che si fosse riusciti a mettere una pezza su questo episodio imbarazzante, quando Irving e i Nets avevano annunciato la donazione di 500.000 dollari a testa alle organizzazioni anti-odio dopo la polemica e il giocatore aveva dichiarato di assumersi "tutta la responsabilita' dell'impatto negativo del post nei confronti della comunità ebraica".