Il ritorno di Pangos, il "tradimento" di Galloway, il talento di Clyburn e l'atletismo di Nebo: tutti i nomi che stanno già facendo sognare
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I conti, come sempre, si fanno alla fine. A meno di sorprese, però, è già possibile definire quali sono gli acquisti teoricamente più d'impatto per la prossima LBA. Pesando il valore assoluto del giocatore, l'esperienza già maturata in Italia e l'inserimento nel contesto specifico, abbiamo stilato una top 15. L'ordine di presentazione, a scanso di equivoci, sarà rigorosamente alfabetico.
LEANDRO BOLMARO (Olimpia Milano)
Non è il singolo giocatore in grado di cambiare volto e risultati di una squadra nell'arco della stagione, ma è un tassello di complemento extralusso, anche per una squadra con ambizioni di Scudetto e playoff di Eurolega. A seconda della qualità dell'ulteriore aggiunta prevista nel reparto esterni milanese, Bolmaro ha tutte le carte in regola per rappresentare l'elemento fondante del sistema difensivo di Ettore Messina sul perimetro e una tessera basilare degli equilibri dell'attacco, specialmente come iniziatore dell'azione. Se poi il tiro da fuori tornasse quello dell'ultima annata al Barcellona (41.8% da 3 tra tutte le competizioni del 2020/21) e non quello con cui si è ripresentato in Europa (28.9% al Tenerife 2022/23, 35.5% nel Bayern della passata stagione), gli scenari assumerebbero ulteriore sostanza.
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WILL CLYBURN (Virtus Bologna)
Lui e Shengelia si divideranno probabilmente la palma del "sacrificato" nel nome del turnover degli stranieri nel lunghissimo roster virtussino. Non lo si vedrà sempre in LBA, ma quando Clyburn calcherà i parquet italiani è difficile immaginarsi qualcosa di inferiore al dominio realizzativo. Impiegato con un minutaggio non elevatissimo, l'ex Efes potrà produrre comunque notevoli statistiche in pochi minuti: se si escludono quelli dell'Olimpia, non si notano in Italia molti altri 3 in grado di limitarlo fisicamente in isolamento o di poter contestargli le conclusioni prese cadendo indietro. Ai playoff e durante la settimana di Final Eight sarà un'altra storia, conoscendo il carisma e l'esperienza di giocare molti minuti nei momenti che contano: anche solo a piccole dosi, Will Clyburn è sempre meglio averlo dalla propria parte.
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NENAD DIMITRIJEVIC (Olimpia Milano)
Inserendosi nel solco della guardia in grado di creare per sé e per gli altri nella rosa dell'Olimpia, Dimitrijevic ha la possibilità di fare meglio degli ultimi due predecessori designati. Chi per un motivo e chi per un altro, Pangos e Napier non hanno soddisfatto la continuità di rendimento in entrambe le metà campo richieste da coach Messina: dopo un biennio lontano dai radar trascorso a Kazan, il macedone ha la visione di gioco per comandare un attacco dalle infinite bocche da fuoco e un corpo spendibile in difesa per non subire fisicamente nella posizione di 1. Non ha mai avuto compagni così forti in carriera, ma proprio questo potrebbe aggiungere ancora sfumature a un talento già scintillante.
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TYLER ENNIS (Reyer Venezia)
Nonostante le attenzioni di diverse squadre di Eurolega, Ennis ha optato per rimanere in un campionato in cui ha dimostrato di poter massimizzare le proprie qualità. La combinazione di letture, taglia e capacità di finire al ferro lo rendono una credibile chiave offensiva anche di una squadra di livello globalmente superiore della GeVi Napoli 2023/24: al doppio impegno che lo attenderà con la Reyer Venezia tra LBA ed EuroCup, la guardia ex Lakers non sarà nuova grazie alle quattro stagioni vissute coi club turchi. Tra Fenerbahce, Türk Telekom Ankara e Tofas Bursa, il 29enne ha già dimostrato di dividersi le responsabilità con un altro realizzatore seriale un paio di sere a settimana: l'accoppiata con Xavier Munford promette scintille, anche per una lunga cavalcata nei mesi di maggio e giugno.
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LANGSTON GALLOWAY (Trapani Shark)
Il miglior realizzatore di media a partita della scorsa LBA è rimasto dov'era - Nico Mannion all'Openjobmetis Varese -, mentre dal 2° al 6° ci sono stati cambi di canotta. Se Hanlan, Moore, Sneed e Willis hanno lasciato il campionato italiano, Langston Galloway ha deciso di rimanere nel panorama tricolore, nonostante le avances di alcune società di Eurolega e il sogno sfiorato di tornare in NBA dopo l'estate trascorsa al fianco di Team USA nell'avvicinamento a Parigi 2024. Alla fine, il 32enne di Baton Rouge ha optato per rifiutare la proposta di rinnovo dell'UNAHotels Reggio Emilia e ingrossare di talento il reparto esterni della neopromossa Trapani. Insieme a Petrucelli porta esperienza del campionato e leadership, ma rispetto all'ex Germani Brescia sarà probabile vederlo riempire più copertine delle prime pagine e delle homepage a partite concluse. Ci sono pur sempre 16.8 punti di media nel 2023/24 che coach Repesa non disdegnerebbe veder replicati anche al Pala Shark...
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JUSTIN GORHAM (Bertram Yachts Tortona)
Delle tre aggiunte straniere a disposizione di coach De Raffaele, l'ala statunitense è forse quella migliore in termini assoluti. La formazione collegiale a Houston garantisce per continuità di rendimento e versatilità tattica, così come la predisposizione ad aggiungere con costanza qualcosa al proprio gioco. Al terzo anno in contesto europeo (Bonn e Hapoel Gilboa i primi due), per Gorham è arrivata la grandissima vittoria del campionato lituano col Rytas, in finale contro lo Zalgiris di coach Trinchieri: Tortona non ha come obiettivo alzare un trofeo tra LBA e BCL, ma l'esperienza vincente di Gorham tornerà utile in contesti dove i piemontesi potrebbero riservare sorprese (Frecciarossa Final Eight 2025?).
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ANTHONY LAMB (Dolomiti Energia Trentino)
Impossibile non nutrire qualche dubbio sulle condizioni fisiche del nativo di Rochester, almeno dall'esterno. Le garanzie sulla ripresa dalla rottura del tendine d'Achille hanno convinto la dirigenza e lo staff di Trento di assumersi un rischio, tale unicamente dal punto di vista dell'efficienza atletica. Sulle capacità di ricostruirsi, da specialista NBA a Golden State, ad ala tuttofare e opzione offensiva di buon affidamento in un contesto tecnico non NBA, ci sono stati i primi mesi in NBL coi New Zealand Breakers a parlare per sé. Nella pallacanestro ad alti ritmi e di decisioni veloci di Trento, Lamb può essere per Galbiati l'uomo copertina.
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MATT MORGAN (Virtus Bologna)
Tra tutti i 7 volti nuovi delle V Nere, la guardia proveniente dai London Lions è quella col potenziale di crescita ai massimi livelli maggiore. Clyburn e Tucker hanno forse già espresso di più - rispettivamente in Eurolega e in LBA -, ma il talento mostrato da Morgan nell'ultima EuroCup con gli inglesi (eliminati solo in semifinale dai futuri vincitori del Paris Basketball) e nelle Summer League con Charlotte è tale da immaginare che, in diversi momenti della stagione, sarà lui a prendersi la responsabilità nei momenti decisivi. Se in settimana sarà da valutare la conoscenza coi corpi e con gli atleti di Eurolega, nel weekend di LBA bisognerà aggiornare il tabellino alla voce "punti" come per pochissimi altri.
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JOSH NEBO (Olimpia Milano)
Mathias Lessort. Forse Walter Tavares, più per status che per effettivo rendimento. E basta: di centri migliori di Josh Nebo nell'ultima Eurolega non se ne sono visti, e la speranza è che il trasloco da Tel Aviv a Milano non lasci per strada troppi dei rimbalzi catturati (7.1 a partita, 1° in EL 2023/24) e delle stoppate rifilate ai malcapitati penetratori avversari (0.9 a gara, 5°). Il sistema di Kattash e quello di Messina hanno alcune divergenze, ma l'impressione è che il mercato estivo dell'Olimpia possa avvicinare i ritmi di gioco, lo sfruttamento della transizione e delle spaziature verticali a quelli dei gialloblu, nei quali l'esplosività e l'atletismo del naturalizzato sloveno si sono trovati a meraviglia. Di guardie ed esterni in grado di innescarlo ce ne sono, anche senza contare quello che dovrà (dovrebbe) ancora arrivare: in Italia non ci sono corpi in grado di limitare i tagli di Nebo verso canestro e oltre il ferro, così come si contano sulle dita di una mano quelli che potrebbero far pesare il suo essere leggermente sottodimensionato (206 cm per 111 kg).
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KEVIN PANGOS (GeVi Napoli)
Le ultime esperienze nelle quali una squadra ha deciso di costruire un sistema offensivo attorno al canadese, appositamente per esaltarne la capacità di determinare tempi e spazi dell'attacco, si sono concluse a una gara-5 ai playoff contro la futura finalista di Eurolega (Zenit 2020/21) e con un 3° posto impronosticabile della stessa competizione (Zalgiris Kaunas 2017/18). Se coach Milicic avrà la stessa pazienza di Jasikevicius e Pascual di modellare gli schemi e assecondare la regia del 31enne di Denison, non è detto che Napoli possa raggiungere - in proporzione - gli stessi traguardi. Con una corposa carrellata di highlights forniti in coppia con Totè inclusa.
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JOHN PETRUCELLI (Trapani Shark)
Il naturalizzato italiano è in buona compagnia, tra i volti nuovi di grido della società di Valerio Antonini: rispetto ai Galloway, Yeboah, Robinson e Pleiss, però, Petrucelli ha più carte a disposizione per rivelarsi il giocatore più determinante e più impiegato da coach Repesa. Il due volte miglior difensore di LBA ha accettato il biennale granata per confermarsi sugli stessi livelli mostrati alla Germani Brescia e contribuire alle medesime ambizioni (quantomeno) da playoff: il roster degli Shark gli chiederà di rispettare le attese da giocatore che le avversarie devono scrivere il nome sulla lavagna nel prepartita in ambo le metà campo. Primo tra i difensori e secondo/terzo tra gli attaccanti perimetrali: le gerarchie sono le stesse che hanno esaltato sin qui Petrucelli, perché smettere?
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TIBOR PLEISS (Trapani Shark)
Vedere i 218 cm di altezza del tedesco colorati non del biancoblu dell'Efes ma del granata di Trapani sarà strano. Vederlo impegnato nel sesto campionato della carriera altrettanto, ma la presa della società di Valerio Antonini è molto più di una firma solo e soltanto "mediatica". In un reparto lunghi dove di atletismo e tonnellaggio per curare gli avversari più stazzati non mancano (Yeboah, Alibegovic, Horton), il raggio di tiro e le infinite leve di Pleiss potranno essere impossibili da decifrare per le difese di LBA. L'ultimo lungo veterano, in uscita dall'Efes e approdato in Italia, ha approcciato molto bene la stagione per poi calare alla distanza, complice un utilizzo superiore a quello che un così alto chilometraggio avrebbe richiesto: senza l'Eurolega di mezzo, Pleiss ha molte possibilità di non ripetere la parabola di Bryant Dunston in Virtus.
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COLBEY ROSS (Pallacanestro Trieste)
Coach connazionale, stesso GM (Michael Arcieri), due compagni in comune - Justin Reyes e Markel Brown. Le affinità tra ciò che Ross troverà a Trieste e quello che è stato nell'Openjobmetis 2022/23 sono troppe per non immaginare un impatto simile. Forse il sistema di Jamion Christian non è estremo e radicale quanto quello di Brase, ma le spaziature create per la gestione a massima velocità dei possessi da parte del prodotto di Pepperdine sono somiglianti. Due stagioni fa, la LBA si era conclusa con Varese 4° (sul campo) e Colbey Ross MVP di stagione regolare. Appuntamento tra poco meno di un anno, per vedere se il biancorosso non è più lombardo ma giuliano e il volto di copertina sia ancora quello.
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MICHAL SOKOLOWSKI (Dinamo Sassari)
Il polacco è stato l'MVP occulto della prima parte di stagione, culminata con la vittoria nella Final Eight di Torino, della miglior espressione di basket italiano quale è stata la GeVi Napoli. Il suo calo atletico da marzo in poi è coinciso col crollo delle ambizioni partenopee, ma la sua centralità in termini di playmaking ed equilibrio è destinata a replicarsi anche lontano dal PalaBarbuto. In Sardegna, la Sassari di Markovic riproporrà un contesto forse ancora più funzionale per le caratteristiche di Sokolowski, potendolo sgravare da quasi tutte le responsabilità di finalizzazione primaria per indirizzarle verso la presa in consegna del miglior attaccante avversario tra gli esterni. Che prestazioni simili a quelle su Shavon Shields alla Inalpi Arena possano ripetersi anche al PalaSerradimigni?
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CASSIUS WINSTON (UNAHotels Reggio Emilia)
Tante delle fortune dell'ultima UNAHotels sono passate dalla divisione di compiti e responsabilità delle guardie titolari. Con un roster abbastanza rinnovato ma che, almeno per caratteristiche, tra ali e lunghi non presenta grandi cambiamenti rispetto alla versione precedente, per puntare ad avvicinare l'esito del 2023/24 coach Priftis cambierà l'assetto del backcourt. Se Jaylen Barford è un profilo già conosciuto per la LBA, grandissima curiosità desta il potenziale impatto di Winston. Play che ha già testato le acque in Eurolega e ha fatto esperienza l'alternanza tra campionato e BCL al Tofas Bursa, il prodotto di Michigan State ha la giusta combinazione tra rapidità e visione di gioco per diventare una delle macchine da punti+assist più efficienti di Serie A.
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