I 104 punti con Pistoia sono solo l'ultima dimostrazione del potenziale a disposizione del roster siciliano: talento, fisicità e ritmo sono da big, e anche i numeri lo testimoniano
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Trapani Shark che supera quota 100 punti in partita singola in LBA, ormai, non fa quasi più notizia. Il 104-60 con cui i siciliani hanno agevolmente superato l'ostacolo Estra Pistoia nel 17° turno è la 5ª occasione stagionale in cui a un giocatore granata potrebbe esser toccato "portare le paste" al primo allenamento della settimana successiva.
JD Notae è stato il primo, contro Scafati (101-87, 3° turno); Chris Horton (100-109 a Varese, 4°), Amar Alibegovic (107-99 contro l'allora capolista solitaria Trento, 11°), ancora Notae (109-73 con Reggio Emilia, 13°) e per ultimo capitan Mollura (nell'anticipo di sabato coi toscani) dovrebbero aver replicato i doveri del realizzatore del 100° punto. Altri due attacchi atomici come quelli di Varese e Brescia si sono limitate a 4 gare in tripla cifra per punti realizzati: a fare canestro come Trapani, in Serie A, oggi semplicemente non riesce nessuno.
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Con Pistoia è stato aggiunto un ulteriore tassello: non solo tutti e 12 i giocatori andati a referto per Trapani hanno calcato il parquet, ma hanno anche realizzato almeno 3 punti. E i volti copertina non sono nemmeno stati i soliti, con Justin Robinson e JD Notae a prendersi una fine settimana di "riposo" - 12 punti combinati, con appena 9 tentativi dal campo per la coppia di play americani: giocatori legati più all'efficienza dell'intero sistema offensivo che non alle iniziative individuali in doppia cifra (13 con 8 rimbalzi e 5 assist di Chris Horton, 11 e 5 assistenze per John Petrucelli, 13 in 15' dalla panchina per Akwasi Yeboah) sono sintomo di un attacco che gira a meraviglia.
I numeri delle prime 17 giornate di Trapani, forniti da Hack-a-Stat, sono notevoli: i siciliani sono i migliori del campionato per punti di media (93.4), palle rubate (8.6), differenziale di punti parametrato sui 100 possessi (+13.2 di Net Rating), rapporto tra assist e turnover (1.79 canestri assistiti ogni palla persa). Ancora più indicativo è il fatto che ai primati di squadra, in termini di prestazioni e risultati - 13 vittorie e 4 sconfitte, come Brescia e Trento ma con una differenza canestri decisamente a proprio favore (+181, contro i "soli" +102 e +101 di lombardi e trentini) -, non corrispondono necessariamente quelli individuali: Robinson è il miglior realizzatore dei trapanesi ma è solo il 22° scorer di LBA per punti di media (14.5); Rossato e Alibegovic, i migliori tiratori della squadra, stanno vivendo la miglior stagione della propria carriera (45.8% da 3 per entrambi) ma sono al 9° posto per percentuale dalla lunga distanza in Serie A. Un'orchestra, a supporto di solisti di primo livello, che raramente sbaglia spartito.
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Tutto questa sinergia è sufficiente per accontentare un coach esigente e ambizioso come Jasmin Repesa? Per fortuna di Trapani e del suo progetto a lungo termine, no. Anche dopo il +44 con Pistoia, le parole in conferenza del tecnico nato a Čapljina hanno posto l'accento sui progressi ancora da esplorare: "Vogliamo migliorare ogni giorno, non vogliamo perdere occasione per essere più bravi. Ogni squadra deve avere in playbook diverse opzioni. Noi stiamo andando verso un evento straimportante per noi, la Coppa Italia, e dobbiamo avere più alternative offensive e difensive: non esiste una squadra pronta per competere ad alto livello senza coprire tutti gli aspetti di gioco. Piano piano stiamo arrivando". La lente d'ingrandimento è quindi ora posta sulla difesa a zona, vista per la prima volta in stagione nel finale con Pistoia, e sull'appuntamento di metà febbraio a Torino.
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L'ostacolo da superare nel quarto di finale della Frecciarossa Final Eight si chiama Pallacanestro Trieste (13 febbraio, ore 20.45). Nel girone d'andata Trapani si era "fermata" a 98 punti nella vittoria in terra giuliana: chissà che non serva da ulteriore stimolo per provare a farne almeno 2 in più alla Inalpi Arena e confermarsi l'attacco più ricco d'Italia.
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