Trento, Pecchia non fa drammi: "La flessione dopo la Coppa Italia è normale"

Il trionfo in Coppa Italia, il momento più bello nella storia della Dolomiti Energia Trentino, le aveva forse dato un po’ di vertigini. Ma ora, dopo quattro sconfitte nelle ultime cinque, l’Aquila è tornata a volare in alto con la vittoria su Scafati. Ne abbiamo parlato con Andrea Pecchia, tra i giocatori dal rendimento migliore in questa annata.

Dopo l’impresa di Torino avete passato un momento di comprensibile flessione: più scarichi di testa o nelle gambe? "Sicuramente dopo la grande vittoria della Coppa Italia a Torino c’è stato un momento di flessione, ma penso che sia normale. Durante la stagione lo hanno tutte le squadre. Può essere magari anche un fattore fisico, ma è normale nell’arco di una stagione. Alla fine le partite che abbiamo perso sono sempre state combattute fino all'ultimo".

Manca un mese e mezzo all’inizio dei playoff: Milano e Bologna convivono con problemi strutturali che non le rendono – forse – imbattibili. Pensi che sia possibile che lo scudetto vada a un’outsider oppure sarà esclusivamente affar loro? "La corsa play-off è ancora aperta per tutti. Siamo ancora in 9 squadre che possono qualificarsi per i play-off, quindi ancora niente scritto. Come detto, ci sono 9 squadre per 8 posti, quindi vedremo. Quest'anno c'è più equilibrio, siamo tutte praticamente in 8 punti. Secondo me è molto bello da vedere e da giocare".

Qual è la squadra che ti ha impressionato di più e che magari ti piace guardare per la pallacanestro che esprime? "Ci sono sicuramente due o tre squadre, a partire dalle due neo-promosse che in realtà sono due finte neo-promosse, Trapani e Trieste, che sono squadre molto forti e che mi piace anche guardare giocare. Sicuramente anche Brescia, una squadra molto forte che ha diversi giocatori che giocano da tanti anni insieme. Secondo me quest'anno è un campionato ancora di più di alto livello e ci sarà ancora a divertirsi".