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COPPA ITALIA BASKET

Trento-Reggio Emilia, gli stili opposti di Galbiati e Priftis a confronto

Corsa, ritmo e triple per la capolista guidata dalla stella Lamb, difesa aggressiva e stazza sotto canestro col duo Faried-Faye per la Unahotels

13 Feb 2025 - 07:49
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Dolomiti Energia Trentino-Unahotels Reggio Emilia è già valsa una semifinale di Coppa Italia: il 20 febbraio 2015, anche in quel caso il 3° quarto di finale in ordine cronologico, biancorossi e bianconeri hanno dato vita a una sfida tirata, decisa nel finale dai canestri di Drake Diener e dagli assist di Andrea Cinciarini per la vittoria reggiana. Una per vendicare l'80-77 del PalaDesio, l'altra per sovvertire un pronostico che la vede sfavorita nella sfida della Inalpi Arena: cosa aspettarsi dal confronto tra il gruppo di coach Galbiati e quello guidato da Dimitris Priftis?

COME CI ARRIVANO

"Senza Bayehe e con Zukauskas che ancora non sta bene sarà dura. Arriviamo carichi a livello di morale, però sono partite secche in un palazzetto immenso e ovattato. Bisognerà essere bravi a calarsi subito nella magia": coach Galbiati ha fotografato meglio di chiunque altro lo stato d'animo della sua Trento. Da un lato l'entusiasmo delle 10 vittorie consecutive con cui si è aperta la stagione e quello delle 4 affermazioni di fila che hanno preceduto la partenza per Torino (Treviso, Venezia, Trapani e Varese), dall'altro la preoccupazione per il peso degli infortuni in un roster fisiologicamente corto. Le condizioni non sono comunque catastrofiche come quelle che portarono all'80-57 della sfida con Milano del 2024: l'esordio di Ellis in una Final Eight e il talento offensivo di Ford saranno da tenere d'occhio.

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Per l'Unahotels Reggio Emilia, l'ultima settimana rischia di essere il miglior approccio possibile alla competizione: largo successo con Cremona, vittoria al supplementare in BCL in casa del Pektim Spor e affermazione pesante a Treviso, in un finale tirato che ha mostrato la crescita dei biancorossi. L'aggiunta di Kenneth Faried a fine novembre ha colmato l'unico punto debole strutturale della Reggiana: con l'energia di Manimal alternata alla potenza di Momo Faye, la squadra di Priftis punta a ripetere almeno l'upset del 2024... 

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I PRECEDENTI STAGIONALI

LBA, 1ª giornata, 28 settembre 2024, Reggio Emilia-Trento 76-92: basterebbe ricordare le percentuali da 3 (6/24 per Reggio Emilia, 10 triple realizzate da Trento sugli stessi tentativi) e la disparità a rimbalzo (27-43 per gli ospiti) per rappresentare la differenza di efficacia ed energia mostrate nell'esordio stagionale al PalaBigi. Trento cavalca la prestazione da MVP di Anthony Lamb (21 punti e 5 rimbalzi), l'atletismo sotto le plance di Mawugbe (doppia doppia da 10 punti e 11 rimbalzi) e le iniziative individuali di Jordan Ford (17 punti con 4/8 da 3): un inizio col botto, per una stagione che sta continuando sulle stesse frequenze.

L'UOMO PIÙ IN FORMA

In doppia cifra per punti in 32 delle 37 gare stagionali disputate sin qui, Anthony Lamb si sta dimostrando uno dei migliori acquisti dell'estate di LegaBasket. Le cattive percentuali da 3 dell'ultimo mese e mezzo (13/43 in Serie A nel 2025, 30.2%) non hanno minato la fiducia dell'ex Golden State Warriors, supportato dal sistema creato da coach Galbiati: anche la Inalpi Arena si appresta a conoscere il controllo del corpo e i movimenti di piedi più affascinante di LBA.

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12 punti con Cremona, 14 con canestro sulla sirena per portare la sfida all'overtime col Pektim Spor, 19 con 5 rimbalzi e 3 assist nel 90-94 di Treviso: se Jamar Smith, 37 anni ad aprile, voleva centellinare i momenti in cui scaldarsi e mostrare tutto il talento a disposizione, la settimana precedente alla Frecciarossa Final Eight è il più gustoso degli antipasti. L'ex Kazan e Bahcesehir ha pure da farsi perdonare la semifinale del 2024, con l'assenza "non giustificata" nel supplementare contro la futura vincitrice Napoli. Mai sottovalutare il cuore del campione, diceva Rudy Tomjanovich: Jamar, un campione, lo è eccome...

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LA CHIAVE TATTICA

Trento è la 1ª squadra in LBA per controllo dei rimbalzi totali nel corso di una gara: il 54.9% degli errori al tiro finiscono nelle mani dei bianconeri, spesso aiutati dal coinvolgimento di guardie e ali per creare superiorità numerica. Con la pesante assenza di Bayehe (4.6 rimbalzi di media, 4° miglior dato di squadra), il confronto nel quarto di finale della Inalpi Arena potrebbe vedere per la prima volta Trento "soccombere" nella specifica componente: Reggio Emilia è la 3ª migliore a rimbalzo (53.7% di Total Rebound Percentage), con Faye e Faried pronti ad aspirare qualsiasi carambola. Mantenere altissima l'asticella dell'attenzione, per la squadra di Galbiati, sarà fondamentale.

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Di fronte a una squadra di tanta corsa e ritmo come Trento (75.7 possessi a gara per i bianconeri), Reggio Emilia dovrà estremizzare la propria tendenza a rallentare i battiti della partita (71.9 quelli dell'Unahotels, 15° dato più basso del campionato, maggiore solo del 70.1 della Vanoli Cremona). Contando anche sulle difficoltà che Trento ha mostrato contro squadre più portate a eliminare la transizione rapida dal proprio piano partita (le sconfitte con Tortona e Cremona a cavallo tra 2024 e 2025), i quintetti di Dimitris Priftis potrebbero essere agevolati dal peso di una competizione a gara secca, dove il singolo possesso riveste ancora maggiore importanza.

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