Senza precedenti nella storia della Coppa Italia, la semifinale tra le squadre di Galbiati e Christian mette di fronte due dei progetti più ambiziosi del basket italiano
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La semifinale di Coppa Italia, per Dolomiti Energia Trentino e Pallacanestro Trieste, non è esattamente pane quotidiano. L'Aquila l'ha raggiunta una volta sola nella storia, nel 2016; i giuliani mancano addirittura da 30 anni all'appuntamento, quando il format della Frecciarossa Final Eight non era stato nemmeno introdotto. Del gruppo bianconero, solamente Forray aveva vinto una partita di Coppa Italia in carriera prima di giovedì: basterà il vissuto vincente nella competizione di Ruzzier, Brown e Brooks per far sì che Trieste, in un confronto inedito in Coppa Italia (palla a due alle 20.45), sovverta nuovamente il pronostico?
COME CI ARRIVANO
Bayehe assente per infortunio, Mawugbe e Zukauskas a lungo condizionati da problemi di falli: non poteva esserci situazione peggiore, soprattutto per le scelte sotto canestro, di quella vissuta da Trento nei primi 30' del quarto di finale con Reggio Emilia. La costanza al tiro di Myles Cale e la crescita nella gara di Niang hanno rovesciato l'inerzia della partita, insieme all'espulsione per tecnico+antisportivo di Faried, a inizio 4Q: 29-16 il parziale degli ultimi 10', 85-80 il tabellone alla sirena finale, la sensazione che Trento abbia sempre una risposta in più di qualsiasi domanda posta da emergenze o avversari. E l’incoscienza di un gruppo giovane, fondamentale in competizioni così brevi come la Final Eight.
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Sul 68-62 Trapani con 4'12" ancora da giocare, coi primi canestri di puro talento di Galloway e Robinson e l'antisportivo fischiato a Ruzzier, le speranze di vedere Trieste tra le semifinaliste della Frecciarossa Final Eight 2025 erano oggettivamente poche. Poi lo 0/2 ai liberi di Rossato, tanti errori dei siciliani ma soprattutto le giocate decisive di Jeff Brooks: la rubata sulla rimessa di Notae e l'appoggio per il 72-74 finale possono aver dato la miglior spinta emotiva possibile al gruppo di Christian, per affrontare un'altra sfida da underdog e perciò stupire ancora di più.
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I PRECEDENTI STAGIONALI
LBA, 7ª giornata, 9 novembre 2024, Trento-Trieste 76-68: con entrambi i roster al completo, i padroni di casa mantengono la striscia di imbattibilità di inizio Serie A nonostante una delle serate più complicate della stagione di Antonhy Lamb (10 punti ma 3/9 dal campo e 3 palle perse). Trieste, da parte sua, è protagonista della peggior prestazione dell'anno da 3 punti (7/32, 21.9%). Trento tocca anche il +21 poco prima dell'intervallo, prima di sciogliersi nella ripresa e permettere ai giuliani di rientrare sino al -2 (68-66 a 2'48" dalla fine, con tanto di tripla del sorpasso tentata da Valentine): i liberi di Ford e Pecchia mettono in ghiaccio l'incontro.
L'UOMO PIÙ IN FORMA
Più che i 12 punti e i 5 rimbalzi, sono stati i 14 assist distribuiti da Quinn Ellis nel quarto di finale con Reggio Emilia a rendere la sua prova "strepitosa", citando coach Galbiati. Distributore preciso (2 sole palle perse!), il britannico di formazione italiana è stato capace di mettere in ritmo tutti i compagni senza quasi che nessuno si accorgesse della sua pulizia di scelte. Considerando anche lo sforzo difensivo fatto su Winston, la curiosità è capire se lo staff tecnico dell'Aquila lo indirizzerà sulle piste di Ruzzier o quelle di Valentine, per un eventuale duello tutto talento e potenziale.
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Complici le scelte difensive di Trapani, concentrate a togliere spazio e ritmo ai palleggiatori triestini, Jayce Johnson ha trovato la 3ª miglior serata realizzativa da quando veste la canotta giuliana. Oltre agli 11 punti e 5 rimbalzi dei quarti di finale, il centro californiano ha mantenuto uno standard atletico all'altezza di Alibegovic e Horton, stazze che difficilmente vedremo riproposte da Trento. E nella sfida di campionato de Il T Quotidiano Arena, Jayce era già stato tra i triestini più efficaci (10 punti, 4/5 dal campo, 7 rimbalzi e 2 assist, 15 di valutazione)...
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LA CHIAVE TATTICA
Soprattutto nei primi tre quarti della partita con Reggio, in cui gli emiliani sono riusciti a muovere la difesa trentina insieme al pallone, la Dolomiti Energia non è sembrata avere alcuna possibilità di prevenire le spaziature verticali offerte da Faye e Faried. Dopo una sfida trascorsa a correggersi e riadattarsi, Trento ora si troverà di fronte Candussi e Johnson, lunghi completamente diversi dagli atleti dell'Unahotels ma ugualmente efficaci se trovati coi tempi giusti (il primo riaprendosi per una tripla, il secondo con tagli forti a centro area): quanti possessi impiegheranno i ragazzi di Galbiati a reagire alla novità?
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Le parole di coach Christian in conferenza stampa - "Ross è una mancanza enorme per noi e non lo possiamo rimpiazzare, ma possiamo muovere i pezzi attorno per performare nel miglior modo in questo momento" - indicano indirettamente la lacuna maggiore vissuta al momento da Trieste: Ruzzier (causa limitate soluzioni dal palleggio) e Valentine (eccessiva imprevedibilità) non sono ancora stati reali "controllori" del ritmo e del movimento ad alta velocità dei giuliani. La difesa aggressiva di Trento, tra show&recupero e cambi sistematici, metterà ancor più sotto stress i palleggiatori di Trieste: allo staff di Christian e alle guardie biancorosse il compito di far circolare la palla nella maniera meno confusionaria possibile.
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