Nel 74-80 bolognese a Treviso, oltre all'ennesima serata di dominio tecnico di Shengelia, un #23 finalmente in fiducia è la miglior notizia per Ivanovic
© IPA
16 punti (4/4 da 2, 5/5 ai liberi), 5 rimbalzi, 8 assist, 5 falli subiti e +16 di plus/minus in 29': per rendere ancor di più l'idea del valore della partita di Daniel Hackett contro la Nutribullet Treviso, basti sapere che tutte le cifre corrispondono coi nuovi massimi stagionali, o al più li eguagliano, del playmaker della Virtus Segafredo Bologna tra Supercoppa, Coppa Italia, Eurolega e LBA.
Il 37enne di Forlimpopoli è andato a una serata efficace dal tiro dalla lunga distanza - 1/5 coi piedi oltre l'arco - dalla perfezioine: triple prese tutte in punta o con diversi metri di spazio, che un tiratore dal 34.8% stagionale in Serie A potrà tranquillamente realizzare in altre serate - dalla versione più fedele possibile al primo Hackett visto con la canotta delle Vu Nere.
© IPA
Il 2023/24 e l'inizio di questa stagione avevano fatto dubitare sulla consistenza, fisica e mentale, dell'ex CSKA Mosca: problemi persistenti alla cartilagine del ginocchio ne avevano compromesso l'efficienza sul parquet, inficiando anche la tenuta psicologica di Danny Boy, fattore fondamentale per la sua presenza ancora ai massimi livelli della pallacanestro europea.
© IPA
"Ho avuto un ultimo anno difficile, fisicamente orribile. Poi ci aggiunsi problemi miei. Il fuoco non era spento, ma affievolito. Ho fatto una battaglia con me stesso per non ascoltare nelle voci intorno questa falsa percezione che il mio tempo fosse passato": è stato lo stesso Hackett a parlarne, in una lunga intervista a Repubblica, nel corso dell'ultima settimana. Coincidenza vuole, poco prima di giocare le due gare migliori dell'anno per solidità e fiducia: se nell'Euroderby è stato cambio affidabile in regia di Pajola, nel posticipo del 25° turno di LBA l'ex Siena e Milano ha trovato pure protagonismo in attacco.
© IPA
La chiave individuata da coach Ivanovic per la vittoria a Treviso è stata, in linea col pensiero cestistico del montenegrino, la difesa "contro i loro tiratori, evitando di metterli in ritmo": questo lavoro è stato richiesto in minima parte a Daniel, impegnato a mettere più pressione sulla palla possibile quando gestita dall'ex Mascolo - contro avversari non esplosivi, un Hackett in queste condizioni è ancora ingiocabile in Serie A. La serata del Palaverde è stata però anche quella delle responsabilità offensive: sempre preciso e solido nel gestire i contatti nel pitturato avversario, non è un caso che siano stati di Hackett i due canestri dei primi vantaggi in doppia cifra della gara (49-60 e 59-70), quelli psicologicamente più tosti da digerire per gli avversari.
© IPA
Per la Virtus è l'ennesimo tentativo stagionale di riprendere una continuità di risultati: a Treviso è arrivata la quarta vittoria consecutiva tra LBA ed Eurolega, la prima affermazione in trasferta in Italia dal 66-98 con Tortona del 2 febbraio (il 2025 ha visto gioire le Vu Nere lontano dalla Segafredo Arena soltanto in altre due occasioni, prima della serata del Palaverde: il 17 gennaio a Monaco e il 5 gennaio a Reggio Emilia, col sorriso a metà per la fascite plantare di Clyburn). Come ribadito da Hackett, "la birra nelle gambe c’è. E c’è il fuoco dentro": il 17° scudetto della storia bianconera è nel mirino.
© IPA