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Ricordando il periodo vissuto insieme a Cantù e al Bayern Monaco, Andrea Trinchieri ha parlato dell'allora suo assistente Adrano Vertemati, protagonista come head coach della promozione dell'APU Udine, al Messaggero Veneto: "Adriano è stato fenomenale, perché ha dominato il campionato: gli hanno soltanto preso la targa, e neanche da vicino. Conosco bene le sue qualità: è stato bravissimo nella concezione della squadra e di aver valorizzato al massimo un giocatore come Hickey, che per gli avversari è stato un rebus irrisolvibile. Ha potuto contare su un nucleo di giocatori italiani che non solo conoscono benissimo la serie A2, ma l'hanno vinta più volte. Non era scontato che facessero "clic", ma il coach con un sistema di gioco funzionale al roster ha vinto alla grande la regular season, il modo più rapido per andare in serie A. I segreti della vittoria? Per vincere bisogna prima perdere. L'anno scorso Udine fece bene, ma si fermò in semifinale. Per me grandi meriti vanno a Gracis, non è mica un caso che avesse già vinto la serie A2. Dopo Treviso ha aperto un nuovo ciclo a Udine, sempre nel Nord-Est, in un'altra piazza con grande tradizione. Lui è stato una sorta di àncora per il club, la sinergia fra coach e direttore sportivo è stata da 10 e lode. A completare un tridente vincente c'è un presidente che è una persona di successo. Uno come Pedone vince ogni giorno nella sua professione: ha trasmesso fiducia e sicurezza alla squadra. Io dico che con questo trio ci sono i prodromi per qualcosa di buono anche al piano di sopra".