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Italbasket del futuro: una squadra che intriga

La vittoria in Turchia manda bellissimi segnali per il post EuroBasket 2025: attorno a un Pajola che sembra capitano da sempre, la nuova generazione azzurra promette spettacolo

21 Feb 2025 - 09:12
 © FIBA

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Primo posto del gruppo B delle qualificazioni a EuroBasket 2025 da difendere, dopo l'87-80 della gara d'andata. Un migliore piazzamento in vista del sorteggio dei gironi del torneo che si terrà dal 27 agosto al 14 settembre tra Lettonia, Polonia, Finlandia e Cipro. Punti da guadagnare per scalare il ranking FIBA. Turchia-Italia, 5° turno del girone di qualificazione alla prossima rassegna continentale, aveva diversi motivi d'interesse, nonostante entrambe le selezioni fossero già qualificate. L'Italia dei giovani ha risposto più che presente all'esame di maturità: 67-80 e vetta del girone B garantita con un turno di anticipo.

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Sarr (giugno 2006), Spagnolo (gennaio 2003), Procida (giugno 2002), Basile (aprile 2000), Bortolani (dicembre 2000), Diouf (settembre 2001), Niang (maggio 2004): 7 gli Under 25 convocati per la trasferta a Istanbul, con Caruso e capitan Pajola appena oltre questo limite simbolico (rispettivamente luglio e novembre 1999). Un gruppo rinnovato per volontà del CT Pozzecco, curioso di capire se e come il nucleo che costituirà l'Italia del futuro avrebbe "vissuto la responsabilità del momento". Un primo tempo di grandissima intensità difensiva, il dominio a rimbalzo durante tutti i 40' del Basketbol Gelisim Merkezi e la resistenza al rientro fino al -7 (63-70) di una Turchia con più di un giocatore di massimo livello - Larkin, Osman, Korkmaz, Bitim - sono stati la miglior risposta possibile agli interrogativi su un gruppo forzatamente rinnovato, che sembra già aver trovato certezze attorno cui sviluppare.

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Matteo Spagnolo14 punti, 5/9 dal campo, 4/4 ai liberi, 4 rimbalzi, 2 assist (ma 4 palle perse) e 1 recupero in 27' - si è sentito ancor più responsabilizzato che non già all'ALBA Berlino in Eurolega, abbinando alla riconosciuta sensibilità tecnica in attacco la miglior prova della carriera a rimbalzo difensivo. Giordano Bortolani 16 punti, con percentuali sporcate da un secondo tempo da 1/7 al tiro, 4 rimbalzi e 1 palla recuperata in 24' (esattamente quelli giocati in totale con l'Olimpia Milano tra LBA, Eurolega e Coppa Italia dal 10 novembre 2024 a oggi!) - è stato realizzatore seriale nel primo tempo, attaccando nei primi secondi dell'azione quando possibile, e necessaria valvola di sfogo nella ripresa, quando la difesa a tutto campo della Turchia ha messo sotto pressione la circolazione azzurra, mantenendo una brillantezza fisica non scontata durante tutti i minuti sul parquet.

Più di tutti, però è emerso capitan Alessandro Pajola, al 50° gettone nell'Italia dei grandi. 12 punti, 3/5 da 3, 3 rimbalzi e 6 assist in 27': condizionato a inizio ripresa da un 3° fallo speso troppo presto, il play della Virtus Segafredo Bologna ha preso per mano il resto dei compagni nel momento topico. Prendersi triple da 8 metri allo scadere dei 24" non appartiene alla natura di Pajo, ma l'anconetano si conferma la guida ideale per prendere la decisione giusta al momento giusto: con compagni qualitativamente più forti o più abituati a contesti simili, non sarà mai Pajola a prendersi i tiri decisivi. Ma in Turchia serviva che li prendesse, e Alessandro li ha messi.

Sullo sfondo, la trasferta di Istanbul ha attestato il potenziale atletico di diversi elementi "accessori" del prossimo futuro di Italbasket: Procida, Sarr e Diouf sono corpi già pronti a rispondere alle sollecitazioni delle grandi d'Europa e del mondo, così come lo sarebbero due degli esclusi dell'ultimo minuto come Mannion e Saliou Niang - lala di Trento, tenuta a riposo per un attacco influenzale, potrebbe essere l'11° esordiente della gestione Pozzecco in occasione di Italia-Ungheria di domenica a Reggio Calabria.

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Tanta personalità per l'Italia dei giovani, tanta prontezza nel rispondere alle difficoltà emerse durante i 40' in Turchia. Caratteristiche simili a quelle della Trento vincitrice della Frecciarossa Final Eight 2025, costruita sugli investimenti, la "considerazione e il supporto" - stesse parole utilizzate dal CT Pozzecco per motivare la tornata di convocazioni - di talenti con potenziale da sgrezzare ed esaltare. Se per l'Aquila è una scelta dirigenziale trasformatasi in necessità, per attrarre attenzione e mantenere credibilità al cospetto di budget ben più onerosi, così dovrebbe diventarlo anche per Italbasket.

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Il materiale nelle selezioni giovanili non manca, con un occhio soprattutto all'annata 2007 che ha conquistato l'argento ai Mondiali U17 della scorsa estate. Suigo, Garavaglia e Perez - invitati recentemente al Basketball Without Borders, il primo potrebbe ottenere una scholarship per giocare al college di Illinois e il secondo è stato inserito nell'All-Star Selection del Camp - sono solamente 3 dei nomi che potranno dominare il dibattito cestistico azzurro del prossimo decennio. A patto di riconoscere al talento la giusta dose di pazienza, a prescindere dai risultati nell'immediato. E l'Italbasket del CT Pozzecco, e chi verrà dopo di lui, lo sta facendo con sempre maggior continuità.

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