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LBA, ecco Udine. Il presidente Pedone: "Ce la siamo meritata"

La squadra di coach Vertemati protagonista di una cavalcata storica. Il numero uno del club: "Questa promozione resterà per sempre"

15 Apr 2025 - 10:45
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Le sconfitte all'esordio stagionale con Rimini, nel primo derby friulano con Cividale e a Brindisi avrebbero potuto limitare le ambizioni dell'APU Udine. 3 stop nei primi 10 turni di LNP 2024/25 sono stati seguiti da altre sole 5 frenate nelle successive 23: a certificare aritmeticamente il ritorno in Serie A dei bianconeri dopo 16 anni di assenza dal massimo campionato, guarda caso, la vittoria con la principale inseguitrice Rimini nell'ultimo weekend.

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La promozione, festeggiata con 2 turni di anticipo rispetto alla fine della stagione regolare, sarà festeggiata a dovere nei prossimi mesi, come fatto intuire dalla gioia dei tifosi sul parquet del "Carnera" alla sirena finale di domenica scorsa. A unire entusiasmo e progettualità, come d'altronde fatto negli ultimi anni, ci pensa il presidente Alessandro Pedone, a partire dall'intervista rilasciata per l'edizione odierna del Messaggero Veneto: "Per vincere bisogna perdere e le sconfitte servono da insegnamento. L'ingaggio di Gracis e Vertemati (Direttore Sportivo e Coach dell'APU) ha fatto la differenza, già un anno fa avevamo una squadra forte, senza l'infortunio di Clark saremmo andati in finale e avremmo fatto soffrire Trieste. Prendiamo a modello una piazza come Trento: parleremo con gli americani per individuare giocatori che sposino la società e il progetto di gioco di Vertemati, che può essere riproposto anche al piano sopra. Niente prime donne. Noi entriamo in punta di piedi in una categoria che ci siamo meritati e in cui vogliamo fare bene".

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Lo sguardo del presidente, tra giocatori e strutture, è già al futuro: "Hickey (5° assistman del campionato, 5.3 assist di media a gara, e 4° per palle recuperate a partita) ha chiesto di poter restare: di solito accade l'inverso! Anche la sua famiglia sta bene qui. In settembre Vertemati gli ha detto "Tirerai e segnerai meno, ma vincerai il campionato": ci ha preso. Ne voglio tenere tanti. Nuovo palazzetto? Ci sono i 23 milioni della Regione, ora tocca a noi e Comune chiudere la pratica".

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Una soddisfazione personale, per Pedone, ma sempre rivolta al bene della comunità udinese: "Ho creato aziende che fatturano milioni, ma un giorno non ci sarò più e i miei soldi anche. La serie A regalata alla mia città resterà per sempre".

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Il successo, in attesa di scoprire quale sia l'altra promossa dal lungo cammino dei playoff di LNP, è stato celebrato anche da Gianni Petrucci. Così il presidente FIP, sempre sulle colonne del Messaggero Veneto: "Il Friuli Venezia Giulia è una terra di basket, con questo successo si prosegue nel solco della tradizione iniziato con la famiglia Snaidero. A Pedone ho fatto i complimenti per la perseveranza che ha avuto. Udine negli ultimi anni ha sempre lottato per il vertice, alla fine ha ottenuto quello che si meritava. In un campionato lungo e molto competitivo, se sei davanti vuol dire che lo meriti. Il gap tra LBA e A2 è ampio come sembra? La differenza sta più nei bilanci e nella lunghezza del roster, anche se Udine già quest'anno aveva 10-12 giocatori intercambiabili".

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Se la profondità del roster è stata una delle chiavi dei successi friulani, tra i meno intercambiabili di tutti è stato Mirza Alibegovic. Il capitano classe '92, tornato in Friuli nel 2023 dopo essere cresciuto nelle giovanili dell'allora Snaidero e gli esordi da professionista nella Udine 2009/10, ha raccolto tutte le sensazioni di queste ultime ore su Tuttosport: "Sto cercando di riprendermi. Avevo la pelle d'oca nel Carnera gremito. Esattamente 25 anni c'era papà Teo al mio posto e adesso è ricapitata la stessa cosa a me. Riportare la squadra della propria città in A è speciale. Ho più fame adesso che a 18 anni. E voglio provare a rigiocare in Serie A, in questa squadra di livello, 7 anni dopo l'ultima volta (Orlandina, 2017/18). Ora potrei sfidare in A mio fratello Amar, che sta facendo benone a Trapani. Questa società sale in A per restarci e per recitare un ruolo importante".

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